Sardi di ‘su disterru’, ‘sa Limba’, cammino di Fede e cultura, a cura del Circolo ‘SU NURAGHE’ di Biella

La stampa sarda, e non solo, ha dato ampio spazio alla nuova sensibilità della Chiesa nei confronti della lingua sarda. L’approfondimento e la continuità di questo impegno sono rappresentati dal lungo lavoro di don Antonio Pinna e dai suoi collaboratori presso la Facoltà Teologica di Cagliari. I nostri compatrioti del grande circolo dei sardi di Biella hanno promosso – con la Facoltà Teologica, l’Istituto di Scienze Religiose di Oristano e la Fondazione Sardinia – il convegno di Oristano (15 novembre 2014), ma sono stati loro i protagonisti del rapporto con il Vaticano. Mons. Ignazio Sanna, arcivescovo di Oristano, ha autorizzato la celebrazione della messa in limba a Narbolia, il 16 novembre 2014.

FOTO: la delegazione dei Sardi all’estero seduta in prima fila al fianco del Papa.

Papa Francesco saluta, benedice e apprezza convegno Limba sarda

Città del Vaticano, 11 novembre 2014 – In occasione del convegno organizzato dal Circolo Culturale “Su Nuraghe” di Biella e patrocinato da diverse realtà dell’Isola, che si tiene ad Oristano nei giorni 15 e 16 novembre, sul tema: “Pregare in sardo in Sardegna e dentro e fuori dall’Isola”, Sua Santità Papa Francesco rivolge il suo cordiale e beneaugurante saluto, esprimendo vivo apprezzamento per la lodevole iniziativa volta a riflettere sui valori tradizionali della cultura sarda ed esorta a proseguire il fruttuoso scambio di beni umani e spirituali per un sempre più incisivo impegno nella comunità ecclesiale e nella società civile. Il Santo Padre invoca su codesta Regione dalle profonde radici cristiane, la celeste protezione della Madonna di Bonaria e, mentre chiede di pregare a sostegno del suo ministero petrino, imparte di cuore a Vostra Eccellenza, al presidente del Circolo, agli organizzatori, ai relatori e a tutti i partecipanti l’implorata Benedizione apostolica, propiziatrice di fecondo cammino sulla via del bene, estendendola volentieri all’intera Arcidiocesi.

Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità

Allegato: messaggio di saluto e benedizione di Papa Francesco al Convegno di Oristano.

 

 

 

Gli emigrati sardi in udienza da Francesco, il Papa con la valigia

I Sardi di su disterru, gli emigrati dei 70 circoli sardi aderenti alla FASI, la Federazione Associazioni Sarde Italia, insieme a rappresentanti di altre Federazioni del vecchio e del nuovo continente incontreranno Papa Francesco nell’udienza di mercoledì 10 dicembre alle ore 8.30, nella sala Paolo VI.

Giungeranno a Roma anche dalla lontana Australia e dall’Argentina, terra di Bergoglio, per portare il saluto al fratello con la valigia in mano, confortati dalla consapevolezza che il Papa, per esperienza sua e dei suoi familiari, conosce la situazione di chi si trova in terra straniera tra parlanti un’altra lingua per loro “non materna”.

Da Biella, i Sardi di Su Nuraghe, guidati dal presidente Battista Saiu, hanno fatto pervenire nei giorni scorsi, presso la Santa Sede, i testi della preghiera dei Vespri della Madonna e della Missa in lingua sarda, autorizzata, quest’ultima, ad experimentum dall’Arcivescovo metropolita di Oristano, mons. Ignazio Sanna.

Due esempi – al centro del convegno organizzato da Su Nuraghe a Oristano nello scorso novembre – del lavoro che si sta facendo in Sardegna per favorire una partecipazione più incarnata e inculturata alla preghiera della Chiesa universale.

Messaggio che arriva da Biella e dai Circoli di emigrati sardi del Piemonte, regione che certo evoca per lo stesso Sommo Pontefice l’importanza delle radici della propria Fede.

Contributo concreto dall’Isola e dal mondo dell’emigrazione in difesa delle radici cristiane, che non può non passare attraverso la difesa della lingua dei popoli, che, per noi è quella del popolo sardo.

Simmaco Cabiddu

Allegato: valigia del papa

 

 

Sardi di ‘su disterru’, ‘sa Limba’, cammino di Fede e cultura

A Roma per incontrare il papa. Invito e messaggio raccolto dai 70 circoli sardi aderenti alla FASI, la Federazione Associazioni Sarde in Italia, unitamente a rappresentanti di altre federazioni estere del vecchio continente europeo e anche da oltre oceano, con la significativa presenza di Vittorio Vargiu, della Federazione degli emigrati sardi in Argentina, membro dell’Ufficio di Presidenza della Consulta dell’Emigrazione, presso la Regione Autonoma della Sardegna.
Nelle prime file, attendendo l’arrivo del papa, è stato intonato il canto “Deus ti salvet Maria”, seguito da una esplosione di gioia nel sentire dai microfoni il nome della Federazione delle Associazioni Sardi in Italia che li raccoglie, scandito dal cerimoniere, accanto a quello di altre realtà italiane e straniere, annunciate nelle rispettive lingue, non ancora in quella sarda.
Poi le parole del papa col suo linguaggio semplice, incentrate sul recente sinodo dei vescovi, caratterizzato dalla ricerca della verità attraverso la sincerità nei pronunciamenti liberi dei singoli padri sinodali, affrontando problemi importanti per l’attualità degli argomenti e il risvolto mediatico a cui il papa ha accennato, sottolineando che bisogna saper ascoltare l’altro: “nella ricerca della verità non bisogna essere come nelle tifoserie degli stadi”, dove si affrontano confini netti tra diverse fazioni.
Passando tra i presenti seduti nelle postazioni d’onore, il Santo Padre ha stretto molte nostre mani, ricevendo dalle donne sarde della Fasi un pregevole ricamo ad uncinetto che lo ritrae.
Poi, una più ristretta rappresentanza è stata ricevuta dal vescovo Giovanni Angelo Becciu di Pattada (Sassari), al quale sono state consegnate alcune copie di “Missa de unu santu o una santa martiri”, III volumetto della collana “Eucologicon Sardiniae” edito dalla Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna, con la messa in Limba, autorizzata “ad experimentum” dall’arcivescovo metropolita di Oristano, mons. Ignazio Sanna, chiedendo incoraggiamento nel proseguire il cammino di Fede e di cultura.

Il presule, già a conoscenza dell’experimentum, si è dimostrato interessato ai progetti di traduzione in corso e ben al corrente dei dibattiti isolani sulla standardizzazione della lingua.
Completata la visita immersi nelle stanze affrescate da Raffaello e vista su Roma da sopra il colonnato del Bernini, anche l’incontro con il sottosegretario di Stato di Sua Santità è terminato con grande cordialità.

Simmaco Cabiddu

Allegato:  Città del Vaticano, Sardi all’udienza del Papa; rappresentanti della FASI con la presidente Serafina Mascia e mons. Giovanni Angelo Becciu


 

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