Storia

STORIA DELLA FONDAZIONE SARDINIA

La storia della Fondazione Sardinia è rappresentata dalle sue iniziative espresse in incontri, convegni, pubblicazioni, riviste, documentati all’interno di questo sito www.fondazionesardinia.eu .

La Fondazione Sardinia, prima che come fondazione vera e propria, è stata pensata, agli inizi degli anni ’80 del secolo scorso, quale centro-studi al servizio delle politiche culturali e di governo del Partito Sardo d’Azione durante la sua fase di governo iniziata nel 1984 e conclusasi nel 1989.

Prima che il movimento per il rinnovamento del partito sardo venisse sconfitto (1989 – 1995), si era fatto in tempo a promuovere la trasformazione della commissione cultura in Fondazione Sardinia, registrata quale associazione culturale presso il notaio Vacca in Cagliari il 16 febbraio 1991. La Fondazione Sardinia fu da subito autonoma dagli organismi politici.

 

(Dallo Statuto, Art 2). La Fondazione ha lo scopo di:

- promuovere iniziative di studio, convegni e ricerche sull’insieme delle problematiche economiche, culturali, sociali, politiche della Sardegna;

- sulle sue espressioni organizzate in Sardegna e al livello Europeo o Extraeuropeo;

- promuovere e coordinare iniziative di formazione culturale civica e politica degli operatori interessati ad approfondire il complesso delle tematiche riguardanti la Sardegna, anche istituendo appositi centri territoriali;

- attuare tutte le iniziative tendenti ad incrementare la presa di coscienza e il diretto protagonismo dei Sardi verso obiettivi di autoconsapevolezza e protagonismo economico, sociale, politico e culturale.

Per il raggiungimento dei sopraddetti scopi la Fondazione utilizza tutti gli strumenti della comunicazione di massa. e collabora. con enti, istituti, società a. ciò deputati.

 

Il primo presidente della Fondazione è stato Vindice Ribichesu, per tutto il periodo in cui la sede è rimasta in via San Lucifero in Cagliari. Dopo il trasferimento in piazza Santo Sepolcro 5, lo ha sostituito l’allora vicepresidente Bachisio Bandinu. Placido Cherchi ha preso il posto di vice. Salvatore Cubeddu, che nei mesi in cui era segretario aggiunto del PSd’AZ e coordinatore della commissione cultura ne era stato il promotore, ne è diventato il direttore con l’inizio dell’attività (1993).

 

Per un’associazione culturale, e di sardi, la continuità di un impegno comune per più di venti anni rappresenta un traguardo già esso stesso di grande rilievo. I componenti della Fondazione (vedi il curriculum) provengono da appartenenze differenti, in molti casi multiple. Sono presenti politici di professione, sindacalisti e intellettuali; docenti universitari, dirigenti statali, insegnanti nelle scuole superiori, giornalisti, artisti e liberi professionisti; laici e cattolici (e un sacerdote); sardisti, federalisti, indipendentisti; sono presenti le specializzazioni più varie, ma tutte nel campo delle scienze umanisticbe, dove si copre tutto lo spettro delle competenze.

 

Il curriculum che descrive le attività dei due decenni riempie di scrittura fine cinque pagine di fogli A4. Grazie alla giovanile passione per la registrazione filmica di Andrea Meloni­ – - poi diventata professione e cura sistematica di ogni iniziativa – gran parte delle iniziative sono ripercorribili in testo e in video nel sito www.fondazionesardinia.eu .

 

La Fondazione, infatti, ha tenuto seminari di studio per giovani e non giovani, ha condotto ricerche mirate su alcuni settori della vita economica e sociale della Sardegna, ha sollecitato e finanziato progetti di studio da parte di giovani talenti, ha provveduto a diffondere i risultati della sue ricerche con manifestazioni pubbliche, pubblicazioni e presentazioni di libri; ha inoltre collaborato con altre associazioni culturali per una migliore divulgazione dei temi trattati. La stampa, ed in genere il sistema dei mezzi di comunicazione di massa, ha, di volta in volta, dato ampio risalto alle manifestazioni della Fondazione che sono state sempre seguite da un pubblico folto e attento.

Alcuni dei materiali prodotti costituiscono, già da ora, oggetto di ricerca per studiosi e studenti, per tesi di laurea o altre opere.

Inoltre la Fondazione sta ordinando archivi, documenti fotografici sulla storia dell’autonomia della Sardegna avendo avuto in dote l’archivio storico del Partito sardo (1943 1986), tutto l’archivio personale di Titino Melis, alcuni fondi personali di dirigenti sardisti (recente il dono prezioso della lunga intervista a Paolo Pili donatoci dallo storico prof. Leopoldo Ortu, già disponibile nel sito) e dai quali sono stati già trattati materiali per studi già pubblicati o di prossima pubblicazione.

(estratto dall “Introduzione: per il 20° della Fondazione Sardinia, un caso associativo di impegno politico e culturale, di Salvatore Cubeddu)