Novas sardas de sa chida, settimanale on-line della Fondazione Sardinia, Anno III, n° 13, domenica 30 marzo 2014.

IN CUSTA CHIDA: notiziario settimanale della Sardegna.

Mercoledì il presidente della giunta, Francesco Pigliaru, presenterà le dichiarazioni programmatiche al consiglio regionale e il giorno successivo, sul programma di governo dei prossimi cinque anni, si aprirà il dibattito.

“Vorremmo progettare da subito e con entusiasmo il futuro, invece siamo costretti a impiegare molto tempo per correggere i disastri provocati dal cattivo governo e dal non governo di questi ultimi cinque anni”, ha detto il Presidente Pigliaru. “Una Regione cresce e può affrontare la crisi solo se chi la guida ha saputo mettere “fieno in cascina”. Veniamo da una stagione segnata da errori fondamentali, si è fatto credere che la Regione sia un creatore diretto di lavoro. Se non saremo in grado di dire con coraggio che il lavoro non lo creano gli enti pubblici ma le imprese, continueremo a prendere in giro le persone, soprattutto i più giovani.

Nel gruppo misto in consiglio regionale sono in troppi e troppo diversificati: due rispettivamente per Sinistra Sarda e Centro democratico e uno per Irs, Uds, Zona franca e Fratelli d’Italia. Una situazione a dir poco imbarazzante che rende difficile anche la gestione della conferenza dei capigruppo che oggi vedrebbe una sostanziale parità tra presidenti della maggioranza e dell’opposizione. Le cose potrebbero cambiare da giovedì prossimo con la scissione del gruppo misto con la costituzione di una formazione di destra (è l’ipotesi più probabile), lasciando nel nucleo originario gli altri partiti. Così il centrosinistra sarebbe maggioritario anche nella rinione dei capigruppo, quella che decide l’ordine dei lavori dell’assemblea.

Prima riunione diGiunta. Salta il Ppr di Cappellacci, quello approvato due giorni prima delle elezioni. Al di là dei contenuti, solo per questo atto sarebbe dovuto essere bocciato. A chi l’aveva promesso?  Ora Ugo protesta… ma che faccia!!!

Il Consiglio regionale ha completato l’ufficio di presidenza: i vice di Gianfranco Ganau saranno Eugenio Lai di Sel e Antonello Peru di Forza Italia. Due questori alla maggioranza (Alessandro Unali del Prc e Pier Mario Manca del Partito dei sardi) e uno alla minoranza (Giorgio Oppi dell’Udc, votato anche da tre del centrosinistra). Per il ruolo di segretario d’aula è stata scelta Daniela Forma del Pd.

Nel discorso d’insediamento di Ganau, che è partito dall’emergenza lavoro che affligge l’Isola: «Dobbiamo dare speranza e dignità al popolo sardo». Ha poi insistito sulla necessità di difendere l’autonomia regionale, anche rendendo più moderne le istituzioni con una serie di riforme: «Statuto, legge statutaria, legge elettorale, rapporti con le autonomie locali».

Green Italia, il movimento verde nato a marzo con l’assemblea di fondazione a Roma, sbarca in Sardegna. E si prepara alle Europee. Un’alternativa per gli ecologisti che non si ritrovano né nei due poli, né nelle forze antagoniste ai due poli.

Il Movimento Zona Franca di Gigi Sanna guarda avanti. Ricomincia la lotta per la conquista di una fiscalità agevolata nell’Isola ripartendo dai 5039 elettori che hanno voluto dargli fiducia. «Proseguiremo la rivendicazione del diritto della Sardegna a essere Zona Franca attraverso un doppio binario: sarà quindi perseguito il percorso legale per il riconoscimento internazionale dello status giuridico che attende da 65 anni di essere applicato, attraverso l’Associazione Zona Franca Sardegna».

Il ministro del Lavoro Poletti lo ha ribadito qualche giorno fa: anche il 2014 sarà un anno di grande sofferenza, soprattutto sul fronte occupazionale. E se la riforma degli ammortizzatori sociali è tra le misure urgenti contenute nella riforma del lavoro, il Jobs act di Renzi, gli ultimi dati diffusi dalla Cgil non lasciano spazio a ottimismi: sono oltre 480mila i lavoratori in cassa integrazione in tutta Italia e 30mila in Sardegna.

Business in crescita tra carni, formaggi e ortaggi. In totale gli imprenditori sardi aderenti alle Op sono 466 con un fatturato che al 31 dicembre scorso ammontava a 8.750.000 euro. La produzione spazia dai latticini agli ortaggi, dalla carne alla frutta e viene richiesta soprattutto da fuori «visto che i consumi sardi sono limitati dalla popolazione poco numerosa», fa notare Ignazio Cirronis, presidente di Copagri Sardegna.

“Il confronto con i sindacati inizia oggi, e sono certo che sarà un confronto costante e costruttivo, in cui i punti di accordo e condivisione supereranno quelli di divergenza, ragionando insieme. Il mondo è cambiato, problemi nuovi hanno bisogno di soluzioni nuove. Solo attraverso politiche moderne possiamo restituire alla Sardegna la speranza, e ai giovani e ai disoccupati un futuro di lavoro. Dobbiamo avere il coraggio delle scelte, con determinazione e senso di responsabilità”. Così il Presidente della Regione Francesco Pigliaru ha aperto la sua relazione al XIII Congresso della Cgil sarda.

La crisi economica e sociale in Sardegna si potrà affrontare soltanto se la Politica avrà una visione d’insieme e, in sostanza, se la nuova legislatura sarà «costituente». E’ uno dei concetti-base che Gianfranco Ganau ha espresso ieri nel suo discorso d’insediamento in Consiglio regionale. Come aveva detto, a caldo, la settimana scorsa subito dopo l’elezione, Ganau ha ribadito l’intenzione di svolgere un ruolo di garanzia e di tutela a favore di tutta l’assemblea regionale.

Irs conferma che Gavino Sale non aderirà al gruppo Soberania, formato da Rossomori e Partito dei sardi. «Le distanze negli obiettivi e nella pratica politica ce lo impediscono», afferma una nota, che poi sente il bisogno di «ribadire il sostegno a Pigliaru e alla coalizione»: conferma indiretta dei timori circolati martedì, dopo la scelta di Sale di tuffarsi nel gruppo misto.

 

 

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