Novas sardas de sa chida, settimanale on-line della Fondazione Sardinia, Anno II, n° 34, domenica 22 settembre 2013

IN CUSTA CHIDA:  rassegna della stampa sarda della settimana.

 

Alla fine di questa domenica a Cagliari un credente potrà dire che “questo è davvero un giorno del Signore!”. Laicamente, potrà divenire una giornata storica se i giorni, le settimane ed i mesi che verranno faranno tesoro delle emozioni di questa giornata. Un sardo ogni quattro era a Cagliari con il Papa. La città, senza che nessuno probabilmente l’avesse scelto, è diventato una immensa sede religiosa. Senza che questo provocasse il fastidio del profumo d’incenso. Si trattava di una religione che ricerca l’uomo. In questo caso: anche il Sardo.

Passeggiate e dibattiti sulla mobilità. Un percorso che collegherà idealmente la Sardegna dal Nord al Sud sull’onda dello slogan “Bicimipiaci”. Un tandem che unirà dunque piccoli e grandi centri dell’Isola, tra cui Cagliari.

 

Il nuovo anno scolastico è partito fra trasferimenti e polemiche. A marzo, quando la Regione aveva approvato il piano di dimensionamento scolastico, era partita una rivoluzione: insegnanti trasferiti di sede, alunni iscritti d’ufficio in altre scuole. Ora che la stessa Giunta regionale ha fatto marcia indietro, adeguandosi a una sentenza del Tar, si rischia il caos: ci sono alunni che non sanno in che scuola andare e insegnanti che non sanno se la loro cattedra è a Cagliari o altrove. Per questo i sindacati ma soprattutto i presidi delle scuole della Provincia di Cagliari lanciano l’allarme: «Cambiare l’organizzazione scolastica a due giorni dall’inizio ufficiale delle lezioni creerà enormi problemi».

 

Non erano tantissimi i manifestanti protagonisti di una vivace iniziativa di protesta nelle strade del centro di Cagliari. Centinaia di aderenti al comitato “Sulcis in lotta” hanno sfilato in corteo prima di raggiungere il Palazzo di Giustizia per autodenunciarsi davanti al Procuratore Mauro Mura. «Non siete delinquenti, continuate a lottare», ha affermato il magistrato durante l’incontro con una delegazione cassintegrati, partite Iva, studenti e disoccupati.

Il ministero del Lavoro rende operativi gli incentivi previsti nel decreto del 28 giugno scorso e precisa che sono diretti alle imprese che assumono giovani tra i 18 e i 29 anni, con contratto a tempo indeterminato, fino al 30 giugno 2015. Le agevolazioni si applicano fin dalle assunzioni effettuate dal 7 agosto 2013.

«Se è vero amore ce lo dirà la Sardegna». Così recita uno dei ritornelli che sottintendono al lancio di “Sweet Sardinia”, il primo reality show ambientato sull’Isola in onda su La5 ogni settimana a partire da giovedì 19 settembre, ore 21.10. Otto puntate da 60 minuti (con repliche sabato e domenica) e altre 35 di daytime da mezz’ora l’una in onda dal lunedì a venerdì alle 18.10, per un programma, a cavallo tra il reality show e il factual, in cui l’amore e il rapporto tra le otto coppie protagoniste sono pretesto per raccontare la Sardegna, il suo mare, la lingua e l’enogastronomia.

Chimica verde, master e tirocini per Matrìca. Dovrebbero essere operativi nel 2017 i sette impianti di Matrìca, polo per la chimica verde che sta nascendo a Porto Torres nello stabilimento ex Eni e che, a pieno regime, potrebbe impiegare 270 addetti.

 

MAURO PILI  il rivoluzionario, 1. Pili non conferma se lascerà il Pdl. E neppure se si candiderà alla presidenza della Regione. Il progetto politico di Mauro Pili inneggia alla «rivoluzione sarda» contro uno Stato che ha l’Isola come l’ultimo dei suoi pensieri: «La mia carriera politica è un dettaglio davanti alle emergenze quotidiane». Obiettivo di Pili e del suo movimento “Unidos” è quello di mobilitare oltre 100 mila sardi nella petizione per chiedere la revoca della convenzione alla Tirrenia.

 

MAURO PILI  il rivoluzionario, 2 “Mentre tutti giocano al risiko della politica da salotto, la Sardegna cola a picco nel silenzio generale. Chiudono le fabbriche e nessuno fa niente per farle riaprire. La Sardegna viene esclusa dalle infrastrutture strategiche e tutti votano in silenzio quella decisione, infine l’Enel continua a speculare sull’energia». Ora promuove questa petizione contro la convenzione Tirrenia. Perché? «Tirrenia guida e controlla il più grande monopolio sui mari mai conosciuto prima e si perdono mesi in farsesche trattative ministeriali». Il nodo è solo Tirrenia? «No. Infatti Equitalia continua a far morire migliaia di imprese sarde e nessuno interviene, la Lingua blu devasta gli ovili senza che niente sia stato fatto in tempo utile, la burocrazia annienta Comuni e cittadini, la Sanità vittima di liste d’attesa infinite».

 

MAURO PILI  il rivoluzionario, 3.Che fare, allora? Ancora Pili: «È ora di reagire e agire. Occorre una rivoluzione sarda, senza complicità con chi difende e protegge i nemici della Sardegna». «Basta discriminazioni sui trasporti e sul divario insulare: se dobbiamo far parte dello Stato, dobbiamo farlo a pieno titolo. In caso contrario le strade non si possono che dividere. È giunto il momento di guardare in faccia lo Stato». Per questo si è appellato a Napolitano e a Letta? «Ognuno si assuma le sue responsabilità. Il Capo dello Stato e il premier prima di tutti. Se tengono davvero alla coesione nazionale diano risposte immediate. Entro questo mese la convenzione con la Tirrenia deve essere revocata, ed entro questo mese il Consiglio dei Ministri deve varare un decreto attuativo per il riequilibrio insulare della Sardegna».

 

MAURO PILI  il rivoluzionario, 4. Altrimenti? «Se il Capo dello Stato, il governo e i partiti che lo sostengono sono complici di questo sistema, noi non saremo loro complici. Saremo all’opposizione di questo sistema». Si candiderà? «È secondario in questo momento drammatico. Sarà una grande assemblea, nelle prossime settimane, a decidere se la Sardegna dovrà soccombere o reagire. Noi siamo pronti, insieme a coloro che sapranno archiviare i retaggi delle ideologie e dei dogmi e sapranno mettere davanti a tutti le soluzioni concrete per affrontare e risolvere i problemi della Sardegna. Del resto i giovani non attendono un posto di lavoro da destra o da sinistra, attendono un posto di lavoro. E questa è la priorità».

 

In due anni il prezzo del pecorino romano è aumentato da 4,8 a 7 euro al chilo. Le vendite hanno il vento in poppa. In un anno, nel 2012, il fatturato di questa produzione è cresciuto del 16,6%, passando dai 120 milioni dell’anno prima a 140 e con la previsione di raggiungere, nell’anno in corso, i 160 milioni di euro. «Quest’anno pensiamo che il latte possa assestarsi a quota 75 centesimi», osserva il presidente del Consorzio, Gianni Maoddi.

 

CAPOTERRA. Chiude dopo 35 anni l’impianto dell’Università per lo studio degli astri Il centro astronomico trasferito nel Campus di Selargius.

 

Barche, golf e cemento: scontro su Porto Pozzo. Progetto da 200 milioni di euro a Santa Teresa di Gallura. Cemento per oltre 25mila metri cubi, investimenti privati per 200 milioni di euro, nuovi e più razionali posti barca, un campo da golf a 18 buche. Il tutto vicino a un fiume, a un piccolo stagno, all’incontaminata penisola di Coluccia e alla peschiera di Porto Pozzo. La giunta comunale di centrosinistra promuove il progetto in attesa di un’assemblea pubblica che si terrà entro il 15 ottobre. Intanto fioccano le proteste degli ambientalisti.

 

Tiscali, titolo in altalena. Al 31 luglio la società aveva un’esposizione finanziaria per 192 milioni di euro. Negli ultimi 4-5 anni il fatturato di Tiscali è passato da 980 a 230 milioni di euro, con un crollo del 76%. Oggi Tiscali capitalizza circa 70 milioni di euro in Borsa e in un anno il titolo ha perso il 6%.

 

 

Fotovoltaico, la denuncia di M5S sulle serre. La denuncia riguarda il progetto della Enervitabio in una zona agricola di oltre 70 ettari del comune di Narbolia. Il progetto prevede la realizzazione di 1614 serre fotovoltaiche (di 200 metri quadrati ciascuna) con 107 mila pannelli fotovoltaici suddivisi in tre comparti. La loro realizzazione costituirebbe una variazione d’uso di tali aree e non sarebbero chiare le garanzie sul rispetto dei valori ambientali e paesaggistici.

 

“Fenice”, la riconversione ecologica dei cementifici. Si tratta di utilizzare un processo grazie al quale è possibili utilizzare le ceneri delle centrali termiche per la produzione di polimeri da utilizzare quali sostituiti del cemento e non quali suo additivi. Gli attuali cementifici potranno riconvertirsi quasi a costo zero. E’ probabile che lo stesso processo possa essere applicato per risolvere, almeno in parte, il problema dei fanghi rossi del Sulcis.

 

Papa, in campo mille agenti. Presentato il programma ufficial della visita del Santo Padre, domenica prossima a Cagliari. Numerose strade chiuse: “Limitate l’uso dell’auto”. Circa 600 bus tra pullman Arst e privati in città, più navette e bus Ctm.

Agricoltori liberati dalla legge-capestro. Spazzato via l’incubo della “Legge 44″ e delle vendite giudiziarie. La Regione ottiene dall’Europa la cancellazione del maxi debito dopo venticinque anni vissuti nel terrore: quei milioni pubblici finora marchiati come illegittimi aiuti di Stato e quindi da restituire per forza, sono stati trasformati in contributi de minimis e sollevati dal  peccato originale.

 

Anci Giovani, Alessio Mandis eletto nuovo presidente. “La formazione dei giovani amministratori locali della Sardegna”. E’la sfida più importante per Alessio Mandis, 28 anni, sindaco di Gonnostramatza.

 

Start-up in crescita: Sardegna dodicesima. La Sardegna punta sempre di più sulle start up innovative. La regione sarda, con 20 censite su un totale nazionale di 811, si colloca, con la Liguria, al 12° posto della classifica guidata dalla Lombardia (152 start up, il 18,7%).

 

 

Cassa integrazione, da Roma il governo stanzia 22 milioni per gli assegni. I trasferimenti dello Stato continuano comunque a essere con il contagocce. “La Sardegna – scrive l’Assessore regionale del Lavoro Mariano Contu – ha avanzato da tempo una richiesta di 220 milioni per coprire tutte le richieste di ammortizzatori sociali”.

Sei progetti di qualità per il rilancio del Sulcis. Agroalimentare, ambiente, turismo, energia verde. Questi gli ambiti dei progetti premiati dal concorso di idee “99 ideas” finalizzato alla crescita e allo sviluppo sostenibile del territorio.

L’itticoltura finisce in “rete”. Ad Alghero, per iniziativa di Maricoltura, nasce una nuova filiera che prevede un collegamento diretto con il commercio al dettaglio dei prodotti. L’acquacoltura rappresenta un settore che in un anno e mezzo di crisi ha segnato un trend di crescita con un aumento del trenta per cento sul prezzo di vendita.

Porto Torres si candida per i lavori sulla Concordia. L’idea, nata quasi per scherzo sulla bacheca Facebook dell’assessore alla Programmazione della Provincia di Sassari, Enrico Daga (Pd), ha innescato un acceso dibattito.

L’Osservatorio spegne le luci. Chiude dopo 35 anni l’impianto di Poggio dei Pini (Capoterra) dell’Universita di Cagliari. Verrà trasferito a Selargius, nel Campus della scienza di Cuccuru Angius. Tra borsisti e personale di ruolo, nell’ex stazione astronomica, nata nel 1978 e ribattezzata Osservatorio nel 2002, lavoravano in cinquanta. (nella foto, l’osservatorio di San Basilio)

Caccia, il Tar impallina la prima domenica. Sì al ricorso ambientalista, al calendario mancano parere Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e pianao venatorio.

 

 

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