Novas sardas de sa chida, settimanale on-line della Fondazione Sardinia, Anno I, n° 30, domenica 21 ottobre 2012

IN CUSTA CHIDA, rassegna della stampa sarda della settimana.

 

 

 

 

 

 

IN CUSTA CHIDA, rassegna della stampa sarda della settimana.

Orani, un nuovo volto per il museo Nivola

Finalmente il museo Nivola è pronto per essere inaugurato. Dagli Stati Uniti è già arrivata Claire, figlia di Costantino e di Ruth Guggenheim (scomparsa nel 2008). Il museo presenta la complessa e variegata opera di Nivola in un percorso cronologico.

In piazza i familiari delle vittime dei poligoni

Mentre il governo annuncia 75 milioni in tre anni per la bonifica dei poligoni di tiro delle forze armate, le associazioni sarde dei familiari delle vittime militari tornano in piazza nel consueto sit-in mensile, in piazza del Carmine a Cagliari, promosso dal comitato Gettiamo le basi.

 

«Sono a rischio 50 milioni di fondi europei»

I ritardi della burocrazia possono costare molto caro all’agricoltura sarda. La lentezza nella spesa dei fondi comunitari ha rischi concreti. Attualmente, la percentuale di avanzamento della spesa sul Programma di sviluppo rurale è al 41,6%. In sostanza, su 1,2 miliardi di risorse da impiegare sono stati spesi poco meno di 540 milioni.

 

Mitilicoltori, rinnovate le concessioni

La Regione si prende un altro anno di tempo per varare la legge che detti le regole sulle aree in cui far crescere l’oro nero del golfo. A Cagliari l’aula approva una leggina sprint che proroga di un anno la validità delle concessioni demaniali.

Ventiquattro mafiosi a Tempio

Un tempo l’isola dei mafiosi era l’Asinara, ora rischia di diventarlo la Sardegna intera. Ventiquattro detenuti pericolosi (tra cui cinque ergastolani) sono stati trasferiti nel nuovo carcere di Nuchis, una frazione di Tempio.

Ai 70 mafiosi e camorristi destinati a Tempio si devono aggiungere i 125 già annunciati a Massama (Oristano) e oltre 300 prossimi «41 bis» destinati a Nuoro, Sassari e Cagliari. Una polveriera pronta a esplodere e le reazioni di protesta non si sono fatte attendere.

 

Pili: «Un penitenziario nato già vecchio»

Delle tre nuove strutture penitenziarie sarde, Nuchis è stata la prima a entrare in funzione e ad accogliere detenuti condannati per mafia e camorra. Il pericolo naturalmente non è tanto quello interno al carcere, piuttosto sono le infiltrazioni mafiose o camorristiche in un territorio ancora sano ma oggi piuttosto debole. Insomma, si teme soprattutto il movimento indotto intorno al carcere. Un po’ come in passato era avvenuto a Carbonia, nel Sulcis, dove erano stati confinati esponenti della criminalità organizzata con gravi ripercussioni sul fronte dell’ordine pubblico.

 

Continuità aerea, la doppia tariffa per i non residenti

Una sola tariffa residenziale, almeno due (alta e bassa stagione) per gli altri passeggeri. È questa la proposta ancora ufficiosa della conferenza di servizi (Regione, ministero dei trasporti ed Enac) per la nuova continuità territoriale aerea.

Meridiana Fly fa rotta su Alghero

Prosegue la spietata guerriglia tra compagnie per il dominio nei tre aeroporti sardi. L’obiettivo di Meridiana, in risposta alle mire espansionistiche di Ryanair su Olbia, è lo scalo di Alghero. Meridiana intende dilatare la stagione turistica sino a sette mesi facendo svernare nell’isola i turisti del Nord Europa e dell’Est. Per far questo punterà su tariffe scontatissime e sull’azione della Regione per la realizzazione di altri sei campi da golf, accanto a quelli di Is Molas, Is Arenas e del Pevero

I veleni della miniera per costruire la 131

Ci sono quattro persone indagate per le scorie nocive utilizzate per realizzare undici chilometri e mezzo di statale 131, fra Sanluri e Sardara. Nel sottomanto bitumoso erano finite in corso d’opera oltre 700mila tonnellate di materiale di risulta con alte percentuali di mercurio, arsenico, cadmio e altri metalli pesanti, provenienti dalla miniera d’oro della “Sardinia Gold Mining”, in territorio di Furtei.

 

Sanità, ecco la nuova legge

La legge «taglia posti» è passata, in Consiglio regionale. Nei 18 articoli finali, sono elencate solo le linee generali (due quelle imposte dallo Stato, occupazione posti letto e rapporto abitanti-posti letto, 3,7 ogni mille), insieme ai tredici decisi dalla giunta: dalla casistica operatoria al tasso di mortalità. Fra un mese questa traccia sarà girata ai manager delle Asl. Saranno loro e soltanto loro a dover «individuare i posti in esubero, per poi presentare una proposta territoriale di riordino della rete ospedaliera». Tutto senza che ci siano altri interventi del Consiglio e in un quadro molto delicate: ci sono 1500 posti da tagliare e in molti ospedali cova già la rivolta.

 

Sanità, dubbi e critiche

Giudizi negativi sulla legge che ridisegnerà la rete ospedaliera in Sardegna sono stati espressi dai sindacati. CGIL, CISL e UIL evidenziano il rischio di un ritorno al campanilismo e di un peggioramento dell’offerta dei servizi.

«Risparmiare non paga: costa»

Gli ospedali nuoresi sono espressamente citati tra quelli che dovranno concorrere a eliminare tra i 1300 e i 1500 posti nell’isola. E il salvataggio di Sorgono tentato dall’emendamento Barracciu (che risparmiava dalla mannaia i nove “piccoli” dell’isola) finchè è durato si sarebbe limitato solo a trasferire i tagli programmati su altri ospedali.

Start up innovative: parte la nuova sfida

Il Decreto sviluppo 2.0 del Governo intende lanciare, anche in Sardegna, la sfida a un nuovo modello di sviluppo: aiutare le imprese a crescere favorendo l’ingresso di investitori esterni disposti a scommettere sulle neonate società che, proprio nella fase di start up, hanno maggiore necessità di capitali.

 

I marciatori per la pace chiedono lavoro per l’Isola

Sette chilometri di marcia da Gesturi a Laconi per dire no alle guerre e chiedere attenzione per le zone depresse. Alla versione sarda della Assisi-Perugia hanno preso parte un migliaio di persone tra associazioni, rappresentanti sindacali, amministratori giunti da tutta l’Isola per dar man forte a minatori, pastori, operai del parco Geominerario.

 

Vita da cassintegrate al tempo della crisi

L’isola dei cassintegrati non è più l’Asinara. È un triangolo immaginario nella Sardegna centrale, tracciato tra le zone industriali di Ottana, Bolotana e Macomer. Tra cassa integrazione, mobilità ed esodi incentivati qui c’è probabilmente una delle più alte incidenze nazionali di ammortizzatori sociali in proporzione al numero degli abitanti.

«Fermiamo la produzione»

Dallo stabilimento di Guspini non dovrà uscire una piastrella. Gli ottantanove dipendenti della Ceramica Mediterranea hanno deciso di usare le maniere forti per opporsi alla procedura di licenziamento e messa in mobilità di trentanove di loro.

 

Orani, gli operai forestali occupano il Comune

Nuova clamorosa protesta degli operai dell’Ente foreste di Orani che hanno bloccato l’accesso al municipio. Hanno voluto rendere nota la loro situazione, ancora legata alla vertenza insoluta in merito agli usi civici di cui l’area destinata al cantiere forestale di Sa Serra, secondo la Regione, sarebbe gravata.

Cgil al sindaco: «Torni indietro»

Duro attacco della Cgil al sindaco di Cagliari e presidente della Fondazione del TeatroLirico Massimo Zedda, sulla nomina del nuovo Soprintendente Marcella Crivellenti.

 

 

 

 

 

La Regione traduce i classici per salvare la lingua dei padri

Traduere pro creschere (tradurre per crescere), è il progetto regionale per rendere in sardo opere di Sofocle, Joyce, Kafka, Stevenson e altri scritti della grande letteratura europea.

 

Incontri a Roma per Alcoa e Ottana, ma nessuna novità

Si sono svolti al ministero dello Sviluppo economico due tavoli tecnici sulle vertenze Alcoa e Ottana. Proseguono intanto le trattative tra il governo e Alcoa per la vendita dello stabilimento di Portovesme.

 

Maninchedda resta fuori, rivince Sanna

Il Psd’Az non finisce di stupire. In meno di ventiquattr’ore è riuscito a passare dalla scissione all’unanimità. E così il congresso ha rieletto per acclamazione Giacomo Sanna alla presidenza del partito. Il dissidente Maninchedda avrebbe voluto chiudere ora l’esperienza con la giunta Cappellacci per rafforzare il dialogo con il centrosinistra.

 

Ricostituito il Movimento femminile

Con oltre sessanta firme di delegate e ospiti, è stato ricostituito il Movimento femminile sardista

 

 

 

 

 

 

 

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