Novas sardas de sa chida, settimanale on-line della Fondazione Sardinia, Anno I, n° 12, domenica 29 aprile 2012

Editoriale di Salvatore Cubeddu, LETTERA APERTA a  Sua Eccellenza  Mons. Arrigo Miglio, nuovo Arcivescovo di Cagliari

IN CUSTA CHIDA,  rassegna settimanale della stampa sarda

Caro  Fratello Vescovo,

permettimi di rivolgerTi da questo sito della Fondazione Sardinia, associazione laica di cultura, un saluto di nuovo benvenuto nella terra di Sardegna. Lo faccio molto volentieri, con schiettezza e senza barriere di ruolo, ma con il rispetto di chi appartiene alla comunità cristiana della diocesi di Cagliari.

 

LETTERA APERTA

a  Sua Eccellenza  Mons. Arrigo Miglio,

nuovo Arcivescovo di Cagliari

Caro  Fratello Vescovo,

permettimi di rivolgerTi da questo sito della Fondazione Sardinia, associazione laica di cultura, un saluto di nuovo benvenuto nella terra di Sardegna. Lo faccio molto volentieri, con schiettezza e senza barriere di ruolo, ma con il rispetto di chi appartiene alla comunità cristiana della diocesi di Cagliari.

Già conosci la nostra Isola, non manchi da molto. Rispetto alla tua permanenza nel Sulcis le cose sono peggiorate, in tutti i territori e a tutti i livelli. Anche in quelli che saranno di Tua competenza e della cui specificità  altri Ti informeranno. La situazione è grave,  la fede in noi stessi traballa, le speranze si affievoliscono, il nostro stare insieme spesso vacilla.

Non voglio però trasformare questo primo gesto di saluto nel resoconto  delle disgrazie dei Sardi. Neanche penso di rivolgermi  a Te come a uno dei tanti protettori che inutilmente sono stati invocati o che si sono proposti nel lungo tempo della nostra storia. Non puoi fare molto, non chiediamo  a Te o alla Chiesa di risolvere i problemi della società. Siamo consapevoli che è di noi laici la responsabilità delle cose della nostra terra. Ai cristiani, semmai, si chiede  il sentimento fattivo della fiducia che il nostro popolo ce la possa fare (come tutti gli altri popoli). Il messaggio della speranza cristiana ci porta a credere che un differente re-inizio resti sempre possibile e il compito della solidarietà nei tempi del non-lavoro e  dell’incertezza trova alimento nel messaggio del Maestro che noi  cristiani annunziamo.

Noi Ti vorremmo accanto come un compagno di viaggio. Non di più, niente di meno. Tu, vescovo di origini piemontesi, che Ti fai sardo con i sardi perchè capace di fratellanza. Tu, amico dei tuoi preti perché nella Chiesa non ci sono padroni. Tu,  maestro dei giovani chierici, che intendi seguire da vicino e formare. Tu fratello dei laici, come Gesù di Nazareth, laico esso stesso. I Sardi rispettano i sacerdoti, forse come mai nella loro storia. Li vogliono, però,  coerente esempio  delle virtù cristiane. Se il regno di Dio è già arrivato, tocca alla Chiesa mostrarcene un anticipato splendore.

Noi oggi partecipiamo a quella diffusa e attiva sensibilità  che si propone di rispettare il territorio e il paesaggio della propria terra, di trovare nella positiva promozione dei suoi valori economici e naturali le risorse che consentano il benessere dei suoi cittadini e, finalmente, di far emergere in tutte le forme necessarie e possibili quella soggettività identitaria e culturale dei Sardi finora impedita o offuscata da molteplici servitù esterne e da gravi omissioni e responsabilità interne.

Consapevoli che la Sardegna vive un tempo cruciale della sua vicenda storica, noi intendiamo assumerci la responsabilità di valutare, parlare ed agire. In campi differenti, la Chiesa sarda – nel cui capoluogo arrivi  come pastore – e noi, che operiamo nei vari settori del sociale e del politico, dovremo assumerci responsabilità straordinarie per far fronte a una situazione decisamente fuori dall’ordinario.

Tra le tante questioni, una, e urgente, unisce la condizione della società locale a quella della Chiesa in Sardegna. E’ il destino delle decine di piccoli paesi in grave crisi demografica.  I paesi si svuotano, mentre Cagliari e il suo hinterland si ingolfa di abitanti e di problemi. La Chiesa in Sardegna (ma non solo) sta anticipando nella composizione demografica del suo personale, sacerdoti religiosi e suore, il dramma dei più di cento comuni sardi a rischio di estinzione. C’è una sola risposta alle difficoltà dei paesi e di Cagliari: una nuova proposta comunitaria che faccia incontrare l’individuale protagonismo economico con la fiducia collettiva che un futuro positivo sia possibile se ci sosteniamo reciprocamente in quanto partecipi di un comune destino. Per questo siamo convinti della bontà e dell’utilità di una vivace presenza cristiana. Per questo risulteranno utili gli indirizzi del Concilio Plenario Sardo, al quale già collaborasti.

Lo  spirito di positiva attesa e di amicizia, con la quale abbiamo deciso di indirizzarTi da questo sito il nostro ‘benvenuto’, ci fa rilevare che il Tuo arrivo nella nostra terra coincide con la settimana di ‘sa Die de sa Sardigna’ e con la   prossima festa di Sant’Efisio. La festa del Popolo sardo di oggi rinnova gli impegni di libertà, di eguaglianza e di fraternità che il Crocifisso che porti nel petto confermano ed ispirano. L’eroismo militante di Efisio rimane esempio anche civile di coerenza nei più nobili ideali.

Buon lavoro, dunque! E abarra cun Deus!

Salvatore Cubeddu

Cagliari, 29 aprile 2012

 

IN CUSTA CHIDA,  rassegna della stampa sarda della settimana

 

Miglio: «Sono qui per imparare»

«Sono contento ed emozionato di essere tornato in Sardegna, terra a me cara. Accolgo questa missione con lo stesso spirito che mi accompagna da quando venni consacrato vescovo venti anni fa: sono qui per imparare. Trovo una Chiesa forte, e spero di esserne all’altezza». Arrigo Miglio, nuovo vescovo di Cagliari, torna in Sardegna dopo una intensa e feconda esperienza nella diocesi di Iglesias, che diresse dal marzo del 1992 al febbraio del 1999.

 

Quegli onorevoli stipendi e la crociata dell’antipolitica

È vero che negli ultimi anni c’è stato un taglio del 20%. Solo nel 2011 i compensi sono stati ridotti di un importo tra 11.044 euro e 12.844 euro a seconda del luogo di residenza del consigliere regionale. Ma i compensi dei consiglieri regionali sardi restano i secondi più alti d’Italia, secondi solo a quelli della Lombardia e distanti da quelli degli onorevoli dell’Emilia Romagna che, tutto compreso, non arrivano a seimila euro.

 

Porcu (Pd): «Iniziativa utile solo a chi la promuove»

«I due quesiti in questione non hanno nessun impatto sui temi di cui dicono di trattare e dimostrano il carattere strumentale di questi referendum, utili solo per riportare alla ribalta politica i loro promotori. Il fatto che siano proposti da autorevoli esponenti della maggioranza certifica, peraltro, il fallimento di questa legislatura nella cui capacità di produrre riforme non credono più neanche le forze politiche al governo della Regione». « Dal 2004 sono stati fatti tagli del 20% delle indennità consiliari e nessuno ci ha battuto le mani. La vera sfida è quella di moltiplicare l’efficienza dell’istituzione oggi assai poco produttiva. Diversamente, qualsiasi costo sostenuto sarà troppo alto rispetto ai bisogni dei sardi».

 

Pd sardo, decide Berlinguer

Dopo le 105 firme per la richiesta di convocazione dell’assemblea regionale Sanna scrive ai garanti presieduti dall’ex ministro. Il Pd sardo non sa uscire dal vicolo in cui si è ficcato con le liti interne, e allora la palla va alla commissione nazionale di garanzia

 

Sinistra, cantiere aperto

Incontra pareri frastagliati all’interno del PD la proposta avanzata dal segretario di SEL Michele Piras di «un cantiere per un nuovo soggetto politico della sinistra, che vada oltre Sel». E che porti, nell’Isola, a «una grande alleanza sovranista», basata sulla richiesta di un marcato autogoverno.

 

Duro scontro tra Diana (Pd) e Cappellacci

La continuità territoriale fornisce l’ennesima occasione per alimentare lo scontro tra il Pd e il presidente della Regione.

 

Fiaccolata, duemila contro la crisi. «Da fine maggio tornano i blocchi»

Almeno duemila persone a Siliqua, hanno dato vita a una fiaccolata silenziosa per ricordare le vittime della crisi: vittime nel senso più terribile della parola, non più solo artigiani o piccoli commercianti costretti a chiudere bottega ma uomini e donne che si sono tolti la vita perché strozzati dai debiti, dai crediti inesigibili, dalle scadenze fiscali, dagli adempimenti diventati incubi schiaccianti.

Credito alle imprese, è allarme rosso

Per le imprese sarde che attendono di essere pagate dalla pubblica amministrazione è scattato l’allarme rosso. Lo ha lanciato il prefetto di Cagliari, Giovanni Balsamo, durante l’ultima conferenza regionale del credito e la denuncia è stata avvalorata dai vertici della Banca di credito sardo.

 

Regione, il Sic Is Arenas si allarga: 4 mila ettari

Il Sic di Is Arenas passa da 1289 ettari a oltre 4 mila ettari. La Giunta regionale ha approvato l’ampliamento definitivo della nuova perimetrazione. Con la delibera approvata si fornisce una risposta per agevolare la risoluzione della procedura di infrazione comunitaria sul caso Is Arenas.

 

Il prefetto dopo gli scontri «Così evitato il peggio»

Il giorno dopo l’oltraggio alla città, con il centro presidiato massicciamente per consentire proprio nel giorno della Liberazione una manifestazione promossa da gruppi di neofascisti, i massimi responsabili, politici e operativi dell’ordine pubblico, prefetto e questore continuano a difendere la loro scelta di considerare simili, uguali, con lo stesso peso le due cerimonie: quella alla quale hanno partecipato le massime autorità politiche e civili, che ha ricordato la data simbolo della riconquista della libertà sul nazifascismo e quella che ha visto un manipolo di nostalgici, tra cui molti minori in compagnia dei genitori, agitare simboli del ventennio, e riproporre una cerimonia paramilitare con icone e parole d’ordine da dimenticare

 

Aerei, è il giorno decisivo

Giornata decisiva per la continuità territoriale aerea della Sardegna. Da ieri l’assessore ai Trasporti è a Bruxelles per incontrare i funzionari della Commissione europea che si occupano della materia e discutere della questione sarda. Ieri si è parlato di sovvenzioni alle low cost mentre oggi dovrebbe essere affrontato il nodo della continuità, dopo la chiusura senza offerte da parte delle compagnie della gara per assegnare le sovvenzioni pubbliche per le rotte onerate.

 

Partiti, caccia all’ultimo euro

Paradossalmente, il bilancio meno ricco è del Pdl sardo. Ma solo perché un bilancio sardo il Pdl non ce l’ha, né un tesoriere. Tutto centralizzato nazionalmente, compresi gli affitti delle sedi, con fatture a “Popolo della libertà – Via dell’Anima – Roma”. Invece il Pd sardo ha un suo bilancio e un suo tesoriere. Il consuntivo 2010, pubblicato sul sito pdsardegna.it (ma la trasparenza online nei partiti isolani è rara), parla di entrate per 934mila euro. Circa un terzo (312mila) sono rimborsi elettorali per le Regionali.

 

 

Ecco i costi della politica in Sardegna

Il “costo politico” della Regione è molto più alto di quello delle Province che, tra le istituzioni elettive, sono le meno care in assoluto. La guerra dei numeri è riesplosa nell’attesa che il tribunale di Cagliari si pronunci sul ricorso presentato dalle Province contro quattro dei dieci referenedum sardi del 6 maggio. Per quanto riguarda i costi degli organismi istituzionali si osserva come la Regioneha secondo i calcoli dell’Ups una spesa complessiva di 104 milioni (71 solo il Consiglio), che valgono qualcosa come 62,3 euro pro capite per i sardi. Gli organismi delle Province sono invece più leggeri e arrivano a 6,5 milioni, pari a 3,89 euro per ciascun sardo.

 

I dipendenti occupano lo stabilimento

Hanno perso il lavoro, hanno fatto corsi di formazione, si sono dovuti accontentare anche della cassa integrazione a zero ore. Ma, ora, i lavoratori della Ineos films si sono spazientiti e hanno deciso di occupare lo stabilimento.

 

Il Qatar “chiama” i prodotti isolani

Sempre più stretto il legame tra la Sardegna e il Qatar. Ieri la Camera di commercio di Cagliari ha presentato una progetto di internazionalizzazione per le aziende sarde (in particolare quelle dell’enogastronomia), che consente di promuovere i prodotti nella città medio orientale di Doha, dove sorgerà un grande e lussuoso centro commerciale.

 

Incentivi, parte il monitoraggio della Regione

Quanti soldi hanno preso le imprese sarde grazie alle numerose leggi di incentivazione? Quanti posti di lavoro hanno creato, quale sviluppo è stato messo in circolo, e cosa non ha funzionato? Gli strumenti per lanciare start up o per aiutare vecchie aziende sono stati veramente utili? «Non siamo in grado di rispondere a queste domande», ammette l’assessore regionale alla Programmazione Giorgio La Spisa. Poi promette: «Entro questa legislatura faremo la legge, semplice, per avviare una valutazione sulle politiche per le imprese».

 

 

Imprese sarde, micro e sofferenti

Le imprese sarde sono troppo piccole: in media contano poco più di tre dipendenti. Dimensioni ridotte, che diventano uno svantaggio quando c’è da competere nei mercati. Non solo. Per le micro aziende «è più difficile sviluppare attività di ricerca e di innovazione che al contrario sono prerogative delle imprese di grandi dimensioni, così come la vocazione internazionale», spiega Franco Manca, direttore del Centro studi L’Unione Sarda. Nelle fasi di crisi, però, le dimensioni contenute possono essere anche un vantaggio: «Una micro impresa», conclude Manca, «è più flessibile, riuscendo così ad affrontare meglio una riconversione produttiva».

 

Serre fotovoltaiche: 200 licenziati

Nella grande centrale di Narbolia che ancora non funziona c’è già stato il corto circuito. I lavori li ha bloccati il Tar la settimana scorsa e i cinesi hanno reagito alla loro maniera: in quarantott’ore, forse anche meno, hanno fatto scattare i licenziamenti. Dall’oggi al domani più di duecento operai si sono ritrovati senza lavoro.

 

La Ila all’imprenditore di Iglesias

Lo stabilimento di laminati della Ila di Portovesme è ufficialmente dell’imprenditore di Iglesias Ninetto Deriu. Il verbale di assegnazione della gara con la quale era stata messa all’asta alla fabbrica è stato consegnato ieri all’imprenditore dai curatori fallimentari.

 

Fiera, rivolta dei commercianti

Alla fine hanno vinto i commercianti. Le cose alla Fiera non stavano andando bene, e i gestori degli stand che stanno popolando il recinto fieristico hanno deciso di dire la loro per salvare la baracca, ottenendo che i visitatori, dal lunedì al venerdì, potranno entrare gratis alla rassegna.

 

Ma il partito del mattone tifa contro l’esposizione

C’è un partito trasversale in città che tifa contro la Fiera Campionaria. E’ il partito delle famiglie, legato mani e piedi alla lobby del mattone, da sempre impegnato nella trasformazione del frontemare storico in un luogo senza matrice, rivolto a un turismo immaginario ma in realtà ancorato ai soliti interessi cementizi. Il progetto, ripreso con chiarezza nel piano regolatore del porto, prevede una teoria di attività che parte dall’area della Remosa a Macchiareddu e si allarga fino alla «grande piazza sul mare» sostenuta dalle giunte di centrodestra, per proseguire oltre l’ammiragliato e fondersi con Sant’Elia. La Fiera è un ostacolo a questo piano, un «tappo» che interrompe la riminizzazione del lungomare, dove gli strateghi della città futura hanno previsto hotel e strutture d’accoglienza. Sono anni che si pensa di trasferire l’esposizione in periferia, il crollo di quest’anno sembra favorire il disegno al punto da alimentare il sospetto che sia stato pilotato.

 

Eridania, serve il decreto

L’Eridiana Sadam (Gruppo Maccaferri) conferma la volontà di investire nel progetto di riconversione, ma resta in attesa del decreto attuativo sulle energie rinnovabili per definire le fonti di finanziamento nel suo business plan. . L’obiettivo del progetto è la creazione di una filiera agroenergetica, integrata con il territorio, con una forte sinergia fra il mondo agricolo e quello industriale, riconvertendo i terreni un tempo dedicati alla coltivazione della barbabietola.

 

Un miliardo per il lavoro in cambio di pochi posti

Prendiamo una legge d’incentivazione regionale che nell’arco di dieci anni ha immesso nel sistema economico un miliardo e 270 milioni di euro: è la legge 37 che, attraverso un suo articolo, ha sostenuto il cosiddetto Piano del lavoro. Più di un miliardo erogato senza valutarne gli effetti e per creare poche centinaia di posti di lavoro è un fatto davvero inquietante. Lo studio è stato presentato dai responsabili del Censloc, Marco Fadda e Filippo Spanu, in una tavola rotonda condotta dall’economista Francesco Pigliaru con l’assessore alla Programmazione, Giorgio La Spisa.

 

Costi troppo alti, cancellato il Boat show

Il fiore all’occhiello della nautica isolana si arrende alla crisi. Dopo sette anni Porto Rotondo rinuncia al Boat Show. Dal 2005 la fiera degli yacht e delle barche teneva a battesimo la stagione del borgo. Un appuntamento irrinunciabile per appassionati e curiosi, che si teneva sempre tra la festa della Liberazione e il Primo maggio.

 

L’imprenditore Deriu rassicura: «Non ci sarà speculazione»

Sedici milioni di investimento, edifici per 64 mila metricubi su un’area di 20 ettari, 250 posti letto, 300 dipendenti tra diretto e indotto, 220 per la costruzione che durerà due anni. Sono i numeri del Centro termale extralusso dell’imprenditore Ninetto Deriu . Ce n’è abbastanza per accendere l’allarme rosso speculazione. In soldoni: chi garantisce che, ottenuto il via libera, Deriu non costruisca un complesso immobiliare da spezzettare e vendere ricavando lauti guadagni?

 

Alla scoperta dell’acqua calda

Il destino del Centro termale a cinque stelle che un imprenditore di Iglesias progetta di costruire lungo la costa di Sant’Antioco (davanti alla spiaggia di Coa Quaddus) è legato proprio all’acqua calda: sarà la materia prima del lussuoso albergo. Senza acqua, niente hotel. Per il no irremovibile è Italia Nostra. Un centro termale lo vedrebbe bene ma non sulla costa.

 

La Consulta del Geoparco al Quirinale

Una delegazione della Consulta delle associazioni del Parco geominerario, che da 213 giorni presidia permanentemente la sede della Presidenza della Regione Sarda di Villa Devoto, in via Oslavia a Cagliari, verrà ricevuta questa mattina al Quirinale.

FLOTTA SARDA. Gli atti acquisiti dalla Finanza

I documenti richiesti dalla procura della Repubblica della Corte dei conti sulla Flotta sarda sono stati consegnati ieri dall’assessorato ai trasporti e dalla Saremar alla guardia di finanza, incaricata di acquisire delibere e bilanci dopo l’avvio dell’indagine preliminare sui conti di noleggio, l’estate scorsa e questa, dei traghetti Dimonios e Scintu dopo l’esposto presentato dagli armatori e anche per valutare la congruità economica dell’operazione Flotta Sarda.

 

Inchiesta Jihad, indagato prof di Cagliari

Un gruppo che si scambiava informazioni e postava su siti quasi alla portata di tutti materiale e commenti sulla Guerra Santa all’occidente, composto in prevalenza da italiani (e questa è la principale novità), è stato smantellato ieri con una complessa operazione guidata dalla Digos di Cagliari.

 

Mezzo milione in valigia, indagato Usai

Bloccato sul treno alla frontiera di Ponte Chiasso, l’ex presidente del consorzio industriale di Cagliari Sandro Usai nascondeva mezzo milione di euro e 2600 dollari tra camicie e biancheria intima. Fermato dai funzionari della dogana, si è salvato pagando una sanzione di 195mila euro ed è rientrato in Italia col resto. Era il 10 maggio del 2006. Saldato il conto col fisco, l’avvocato padre e padrone del porto canale di Cagliari è ora indagato dal pm Giangiacomo Pilia che con l’aiuto della Polizia tributaria cerca di scoprire l’origine e soprattutto la destinazione di una somma che appare sorprendente.

 

I tartassati: salvateci dalla morsa dei debiti

Una festa per ricordare la Liberazione. Ma anche per chiederla: un appello per il rilascio di Rossella Urru, la cooperante di Samugheo rapita a ottobre in Algeria, è stato lanciato dal palco di piazza del Carmine alla chiusura della prima parte della manifestazione organizzata per il 25 aprile. Non solo storia, ma anche molto presente: Liberazione ieri era una parola che valeva un po’ per tutto. Anche per la crisi e per i debiti delle cartelle Equitalia: nel corteo c’era anche una delegazione del Presidio piazzale Trento, da mesi in trincea contro banche e agenzia di riscossione.

 

La crisi schiaccia l’agricoltura

Confagricoltura: ben 245 sono allevamenti ovicaprini. Nella provincia di Cagliari più chiusure Sono 870 le aziende “defunte” nel primo trimestre dell’anno La crisi economica non lascia scampo all’agricoltura sarda. Nel primo trimestre del 2012, hanno chiuso i battenti 870 aziende: 245 sono allevamenti ovicaprini, 144 si occupano della coltivazione di ortaggi e 101 sono aziende cerealicole. Lo rileva Confagricoltura, in una indagine svolta sulla base dei dati di Unioncamere.

 

Articolo 18, nell’Isola ricadute su 120 mila dipendenti privati

Mette paura ai lavoratori, allenta vincoli ritenuti troppo ferrei secondo le aziende. La modifica dell’articolo 18, nodo centrale della riforma del lavoro portata avanti dal Governo Monti, in Sardegna dovrebbe avere effetti meno tetri che altrove. Nell’Isola circa il 3 per cento delle aziende (4.695, su un totale di 156.500) ha organici superiori ai quindici dipendenti.

 

Urbanistica: altri tecnici nei guai

È sempre più lungo l’elenco dei tecnici olbiesi che, secondo i carabinieri, avevano l’abitudine di preparare in studio concessioni in sanatoria, certificati di agibilità e tutte le altre modifiche dei progetti, necessarie per mettere a posto le carte di un immobile in vendita.

 

Rio Irvi ucciso dai metalli

Depuratore milionario, piccolo e inadeguato, e i metalli pesanti finiscono sulla spiaggia di Piscinas. Lo stato delle acque del rio Irvi, che scorre in località Casargiu, tra le miniere di Montevecchio e Ingurtosu, è preoccupante. Nonostante siano stati spesi quasi 2 milioni di euro dal pozzo escono 50 litri al secondo e ne vengono depurati solo 15.

 

Le querce secolari monumento regionale

Li ha scolpiti il vento, i fuochi estivi li hanno evitati ma gli abitanti del centro minerario li hanno protetti e conservati per qualche secolo: ora le querce che insistono e resistono prepotenti alla furia del maestrale tra la Valle dei Nuraghi e la pianura di Murrecci  del Comune di Gonnesa sono monumenti naturali.

 

Per il gigante già spesi oltre 185 milioni di euro

Risucchiato nel gorgo del fallimento dell’impero guidato da Don Verzè il San Raffaele quasi ultimato alle porte della città di Olbia è diventato in pochi mesi da struttura di eccellenza a simbolo delle incompiute. Da mesi è scattata una corsa contro il tempo, una specie di diplomazia clandestina, per assicurare un futuro alla struttura. In prima fila in questa battaglia il senatore del Pd Gian Piero Scanu.

 

Profondo rosso per Meridiana: persi 110 milioni

Una perdita di 110 milioni di euro, la peggiore della sua storia, e una continuità aziendale che dipende sostanzialmente da fattori quali l’aumento del costo del carburante e l’andamento della stagione turistica. Sono tempi difficili per il gruppo Meridiana fly e anche l’integrazione con Air Italy, per ora, non ha dato i frutti sperati, almeno a leggere i dati del bilancio consolidato 2011.

 

Nel terzo polo è frizione tra Udc e Fli

Il terzo polo rischia di andare in crisi in Sardegna. Nuove tensioni sono emerse nel rapporto tra Udc e Fli, in particolare all’interno del gruppo comune in Consiglio regionale.

 

Sardafidi, l’utile vola a 5 milioni

Enrico Gaia, riconfermato alla presidenza di Sardafidi, il primo consorzio fidi del Centro-Sud Italia, sente ancora più forte il mandato che gli è stato affidato per altri tre anni.L’Assemblea ha approvato un bilancio che traduce in numeri l’attività svolta: 5.286.686 di utile. Poi i dati che fanno di Sardafidi il primo consorzio fidi, misurati sullo stock delle garanzie: oltre 514 milioni di erogato e oltre 220 milioni di garantito.

 

Resta la servitù militare sull’isola di Santo Stefano

L’isola di Santo Stefano resta prigioniera della servitù militare di Guardia del Moro. Il Consiglio di Stato ha accolto la richiesta di sospensiva della sentenza del Tar presentata dal ministero della Difesa.

 

Stipendi arretrati, sale la tensione tra i lavoratori Aias

Continua la protesta dei dipendenti dei centri Aias e della Fondazione Stefania Randazzo per gli stipendi arretrati. Lotte e proteste si sprecano, ma ancora oggi gli operatori sanitari vantano il credito di due mensilità e il 10 maggio prossimo anche la terza busta paga potrebbe non essere onorata per tempo.

 

Un milione per Tiscali: nuovi fondi dalla Regione

Circa un milione di euro. È la rilevante somma che verrà utilizzata per un serio intervento di recupero all’interno della dolina, messa in sicurezza e sistemazione definitiva degli accessi principali di Tiscali sia da Dorgali che da Oliena. Il primo vero intervento dopo cinquemila anni, da quando il villaggio nuragico venne costruito in cima al monte Tiscali, forse per sfuggire alle invasioni dei Romani.

 

Villa Clara rinasce, è un polo culturale

Sarà uno dei fiori all’occhiello della città. Ieri il presidente della Provincia Angela Quaquero ha inaugurato la nuova biblioteca provinciale “Emilio Lussu” a Villa Clara: 1.600 metri quadrati di interni, più altrettanti di esterni, inoltre servizi tecnologici come accesso internet con wi-fi gratuito e MediaLibraryOnLine , cioè il prestito digitale gratuito di libri digitali, manuali, musica, filmati. Tutto nell’ex manicomio, tornato a nuova vita come polo culturale.


 

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