E’ con il turismo che Bitti risorge, di Gianfranco Locci

Ne parla il sindaco Giuseppe Ciccolini.

La terribile alluvione del 28 novembre 2020 ha provocato morte e distruzione. Al tempo stesso, però, ha cementato una comunità desiderosa di reagire.

Ambiente e cultura sono per Bitti le basi del rilancio, come testimonia l’incessante viavai di turisti che anche negli ultimi mesi ha animato il territorio di questo angolo di Barbagia. E se da una parte, proprio nei giorni scorsi, una troupe di giornalisti e di amanti del mototurismo, guidati da Confagricoltura, ha scoperto le magie di Tepilora e del sito nuragico di Romanzesu, dall’altra il cuore di Bitti si è animato e ha accolto, grazie all’arte di Frida Kahlo.

In circa tre mesi la mostra multimediale dedicata all’artista messicana ha conquistato tantissimi visitatori.

La svolta turistica era nell’aria, la testardaggine e la buona volontà tutta locale hanno fatto il resto. Sì, le devastazioni ambientali hanno ferito ma non travolto il paese guidato dal sindaco Giuseppe Ciccolini.

 

La svolta turistica era nell’aria, la testardaggine e la buona volontà tutta locale hanno fatto il resto. Sì, le devastazioni ambientali hanno ferito ma non travolto il paese guidato dal sindaco Giuseppe Ciccolini.

La voglia di reagire ha preso il sopravvento. «In questi anni siamo diventati un paese-riferimento per tutti coloro che in Sardegna vogliono fruire delle mostre multimediali», dichiara il primo cittadino bittese: «Dopo Vincent Van Gogh e Leonardo Da Vinci, ci siamo confermati con Frida Kahlo. Quest’ultima sfida ci ha dato enormi soddisfazioni. La mostra potrà essere visitata fino al 9 luglio». Ravvivare il turismo delle zone interne puntando su un’offerta culturale ampia e variegata. Bitti si conferma sempre più meta turistica: sventola con orgoglio la sua nuova dimensione, intrisa d’arte e di ospitalità. E i numeri confermano la bontà delle scelte fatte. L’esposizione multimediale “Frida Kahlo, Viva la vita”, allestita negli spazi del cinema Ariston, rappresenta senza dubbio la punta di diamante. La proposta bittese destinata agli amanti di arte e cultura, tuttavia, è ampia. Ecco il dettaglio che fa la differenza e decreta il successo, di fatto giustificando una capatina nel Comune dell’entroterra sardo. Così, famiglie, scolaresche, studenti universitari e gruppi organizzati si sono immersi in un contesto insolito e hanno potuto ammirare anche il parco paleontologico BittiRex, con il nuovo padiglione Bittinsecta dedicato agli insetti, il museo della Civiltà pastorale e contadina e quello multimediale del Canto a tenore, l’unico in tutta l’Isola. Pacchetti turistici curati nei particolari hanno favorito anche la scoperta del sito archeologico di Romanzesu, custodito sull’altopiano di Bitti all’ombra del più esteso bosco di sughere della Sardegna. Visitatore d’eccezione è stato, lo scorso 28 aprile, l’ambasciatore degli Stati Uniti Messicani in Italia, Carlos Garcia de Alba Zepeda. Quel diplomatico che con le sue parole aveva sancito l’investitura: «Sono veramente impressionato. Perché vedere in un piccolo paese questa mostra di Frida Kahlo, così ben messa e supportata concettualmente, artisticamente e tecnologicamente, è da togliersi il cappello. Complimenti. Oggi il Messico è molto più vicino alla Sardegna».

Il Comune detta la linea, la comunità risponde. Questa la nuova strada imboccata da Bitti. La gestione degli ingressi e l’accoglienza per la mostra di Frida Kahlo ha coinvolto la cooperativa Istelai, realtà che cura le attività dell’area museale e di quella nuragica di Romanzesu.

 

 

Condividi su:

    Comments are closed.