Gli italiani e il porno on line, di Nicola Lecca

L’Italia è uno dei Paesi europei che registra, ogni giorno, la maggior quantità di traffico su Pornhub, mentre Milano e Roma si sono rivelate, nel 2022, le città al mondo con più accessi a Youporn.

A un amico, che mi insisteva che il sesso è la nuova religione dell’umanità, rispondevo che non è “nuova”, ma era stata già la religione prevalente, prima che le religioni ‘storiche’ (l’ebraismo, il cristianesimo, l’islamismo, il buddismo),  prendessero il controllo sulle ‘religioni naturaliste’. Queste ultime sono  fiorite a partire dalla rivoluzione neolitica (circa diecimila anni orsono) e stanno oggi prevalendo  nella forme dell’ossessione sessuale e in  coincidenza con la crisi delle fedi rivali. Solo che il sesso … non è trascendente. Tutt’altro! (S. C.)

L’Italia è uno dei Paesi europei che registra, ogni giorno, la maggior quantità di traffico su Pornhub, mentre Milano e Roma si sono rivelate, nel 2022, le città al mondo con più accessi a Youporn.

Gli smartphone hanno il grande pregio di aver reso quasi tutto immediatamente disponibile: ma questo è anche il loro più grande difetto. Se è vero che, oggi, noi possiamo facilmente organizzare un viaggio e fare la spesa online anche in piena notte, è altrettanto vero che gli smartphone offrono costantemente, e su un piatto d’argento, l’accesso alla pornografia.

La scorsa estate ho incontrato un infermiere di ventiquattro anni impiegato presso un ospedale nel reparto di rianimazione. Quel ragazzo mi ha raccontato che aveva intenzione di attraversare mezza Europa a piedi: da Berchtesgaden ad Atene. Incuriosito, gli ho chiesto come mai avesse deciso di avventurarsi in una simile impresa: e lui mi ha risposto che lo faceva per rafforzarsi e per dimostrare a se stesso la propria determinazione, nella speranza che questo lo avrebbe aiutato a vincere la sua dipendenza dalla pornografia online, diventata, ormai, una vera e propria ossessione.

Poi ha aggiunto: “Le persone delle generazioni precedenti alla mia non avevano facile accesso alla pornografia. A quei tempi occorrevano una particolare motivazione e una certa disponibilità economica; si doveva uscire di casa per acquistare il materiale pornografico, in un’edicola o in una videoteca, e questo risultava scoraggiante. Al contrario, le nuove generazioni crescono assediate dalla pornografia: sempre disponibile sugli schermi degli smartphone a qualunque ora del giorno e della notte”.

È la disponibilità immediata a complicare le cose: a intrappolare le menti in dinamiche compulsive sempre più torbide e vorticose.

Non potrò mai dimenticare il giorno in cui, durante un viaggio in treno, ho chiacchierato con un ragazzino di 18 anni il quale mi ha confessato di essere diventato letteralmente schiavo delle chat per gli incontri online. Quasi tutti i giorni, quel giovane di bell’aspetto non resisteva alla tentazione di contattare nuove ragazze per soddisfare le proprie pulsioni sessuali che, di volta in volta, si facevano sempre più elaborate e fantasiose. “Mi bastano dieci minuti per trovare una tipa disposta a fare sesso” – mi ha detto. E siccome non ci credevo me lo ha dimostrato: si è seduto accanto a me, ha preso in mano il suo smartphone, e, dopo un rapido scambio di foto e di messaggi, ha rimediato un appuntamento per quella stessa sera. “Vede? È troppo facile per riuscire a resistere” – ha puntualizzato con trionfante rammarico.

Insomma: ci hanno messo il mondo in mano. Ma non tutti, non sempre, hanno l’abilità di saper scegliere ciò che è più conveniente: soprattutto gli adolescenti, ancora impreparati a valutare la reale necessità di innescare abitudini che rischiano di trasformarsi in azioni compulsive, e, dunque, in una schiavitù.

L’effetto buffet “all you can eat” offerto dagli smartphone ricorda tanto i tormenti di Pinocchio nel paese dei balocchi. Ah! Quanto era difficile per quel burattino diventato umano fare ricorso al libero arbitrio, e resistere a quelle tante tentazioni, divenute così vicine e abbondanti! Insomma: gli smartphone – entrati nelle nostre case come un cavallo di Troia – ci hanno portato il paese dei balocchi in casa, trasformando noi tutti – ma soprattutto i più giovani – in anime perennemente tentate da un’infinità di superstimoli. Arduo rimanere sempre in controllo. Arduo riuscire, di volta in volta, a prendere con misura e con responsabilità la decisione più vantaggiosa.

L’Unione Sarda, 28 marzo 2023

 

 

 

Condividi su:

    Comments are closed.