Gli ambientalisti festeggiano: il Consiglio di Stato ha bocciato l’ampliamento della Rwm, la fabbrica di bombe di Domusnovas, di Simone Farris

Rwm, gli ambientalisti festeggiano. Accolto il ricorso al Consiglio di Stato: bocciato l’ampliamento della fabbrica di bombe. Una vittoria in Appello che ribalta la sentenza del Tar Sardegna del luglio del 2020: i giudici amministrativi di Cagliari avevano respinto il ricorso presentato da alcune associazioni contro le modalità di autorizzazione e di attuazione del progetto di ampliamento da 40 milioni di euro voluto dalla Rwm Italia all’interno dello stabilimento che grava sui comuni di Domusnovas e Iglesias. Il Consiglio di Stato (Quarta Sezione), al quale si sono appellati Italia Nostra Sardegna, Assotziu Consumadoris Sardigna e Unione Sindacale di Base Sardegna, ha accolto in parte il ricorso e i motivi aggiunti instaurati in primo grado. La sentenza «Si annulla – si legge nella sentenza – il provvedimento unico del 9 novembre 2018 emesso dal Comune di Iglesias e la delibera della Giunta Regionale del 15 gennaio 2019». In sostanza, il Consiglio di Stato ha reso nulli i provvedimenti con i quali il Comune di Iglesias aveva autorizzato la realizzazione dei nuovi fabbricati denominati R 200 ed R210, e la Regione aveva ritenuto di non dover assoggettare alle verifiche della Valutazione d’Impatto Ambientale il nuovo Campo Prove (il cosiddetto R 140 sempre in territorio di Iglesias). Una mazzata per l’azienda bellica che comporta un azzeramento dell’iter burocratico per le tre strutture (R 200, R210 e R140) e, forse, anche l’abbattimento di quanto già realizzato.  Nel parziale accoglimento del ricorso pesa il fatto che l’azienda bellica aveva richiesto autorizzazioni separate per le tre strutture, ritenendo che per la loro portata ridotta queste non necessitassero di una onerosa verifica dell’impatto ambientale (“Via”). Secondo gli ambientalisti (che avevano contestato anche vizi di natura edilizia, urbanistica e ambientale), che sulla questione hanno avuto ragione, si trattava invece «di uno spezzettamento artificioso delle richieste autorizzative, volto ad eludere verifiche più scrupolose, e della mancata applicazione della “Via”». Il Consiglio di Stato ha anche stabilito che quello della Rwm sia un «impianto chimico integrato per la produzione di esplosivi» e che quindi debba rispettare quella specifica normativa esistente. «Un grande risultato per tutte le organizzazioni, i gruppi e i singoli che in questi anni si sono spesi senza risparmio su questa vertenza», recita una nota delle tre associazioni ricorrenti. Giovedì scorso alle 10.30 gli ambientalisti hanno tenuto un sit-in Davanti al Consiglio Regionale a Cagliari per analizzare e discutere su quanto deciso dal Consiglio di Stato.

L’Unione Sarda, 12 novembre 2021

 

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