Sardigna e Catalogna: como e semper LIBERTADE! SALUTO AI FRATELLI DI CATALOGNA * di LUIGI BATTISTA PUGGIONI, (Da «Il Solco», 24 marzo 1922).

Anche noi vogliamo creare, come voi avete creato e andate creando, un pensiero sardo, un’anima sarda, una vita sarda, una tradizione di vita e di civiltà …..

I titoli da  LA NUOVA SARDEGNA: Notte e mattinata in cella, poi Puigdemont è libero, Il sottosegretario Gabrielli non ha dubbi sulla validità del provvedimento. UN BRACCIO DI FERRO LUNGO CINQUE ANNI. «C’è un mandato, lo abbiamo eseguito», Al via al Teatro civico la grande festa catalana ma lui preferisce non presentarsi. La presidente del Parlamento Borràs: «La grande amarezza è diventata gioia». L’attesa dei mille in piazza: applausi e cori per il leader. Sulla Sardegna tutti gli occhi della Spagna. Il caso puigdemont. La politica sarda si è schierata compatta contro l’arresto del leader indipendentista. Centinaia di sostenitori sulla nave arrivata da Barcellona, lo sbarco a porto torres. Solinas: «La nostra vicinanza al popolo catalano»

 

 

Fratelli catalani, a nome degli autonomisti dell’isola di Sardegna che innanzi a voi, bagnata dallo stesso mare Mediterraneo, vive e lotta e palpita con le sue migliori energie per conquistare quell’ideale per il quale voi con fede profonda e con tenacia mirabiri combattete da secoli, io vi rivolgo il primo saluto fraterno, vi porgo l’augurio della vittoria che meritate.

Voi volete sia riconosciuta autonomia di vita spirituale, economica, politica a quanti vivono nella vecchia gloriosa terra di Catalogna e delle Baleari e parlano la lingua catalana che ha raggiunto espressioni superbe nel campo dello spirito.

Lottare per togliervi alla soppressione dei castigliani che non vi comprendono e che vi umiliano, che vogliono impedire ai vostri bimbi di apprendere nelle loro scuole le ricche armonie della lingua materna, che non consentono liberi reggimenti di popolo ai vostri comuni, che attentano alla robusta vita delle vostre rigogliose industrie, che vorrebbero impedire il fatale svolgimento creativo della vostra vecchia razza secondo le naturali tendenze originali e geniali.

Sognate la vostra magnifica Barcellona come è nel canto dei vostri poeti, nella mente dei vostri pensatori, nel cuore del popolo.

Volete una libera trionfale affermazione della civiltà catalana nel mondo.

Anche noi, grandi gloriosi fratelli che ci avete preceduto e superato nelle vittorie, sognamo una Sardegna rinata nella sua fiera dignità e indipendenza spirituale ed economica; anche noi lottiamo tutti i giorni con tutte le forze perchè il sogno diventi realtà.

Anche noi vogliamo creare, come voi avete creato e andate creando, un pensiero sardo, un’anima sarda, una vita sarda, una tradizione di vita e di civiltà che concorra a comporre la grande armonia della nuova civiltà mediterranea che inizia fra le tormentose passioni di oggi la sua opera. Come fratelli maggiori, con giovanile fierezza, vi salutiamo, vi tendiamo la mano con fiducioso amore. Verremo nel maggio, attraverso il mare che ci divide e che ci congiunge, a portarvi la parola del nostro amore, a ricevere quella della vostra fede tenace.

Gli autonomisti della Sardegna guardano con amore alla Catalogna.

Viva la Catalogna! Viva la Sardegna!

Viva la Federazione Mediterranea!

 

 

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