RIDEFINIRE L’OCCIDENTE, di GIANENRICO RUSCONI

II nuovo spiritò solidale europeo attorno al vaccino anti-Covid, messo a· confronto con le divisioni degli Usa, sembra confermare l’esistenza di “due Occidenti”.

Il nuovo spirito solidale europeo attorno al vaccino anti-Covid ( anche se ora viziato dal comportamento un po’ scorretto della Germania) , messo a confronto con le divisioni e la confusione degli Usa, sembra confermare l’esistenza di “due Occidenti”, uno europeo e l’altro americano. La tesi dei “due Occidenti” si è diffusa soprattutto nel 2020 quando si è cominciato a parlare, anche in importanti congressi internazionali, di “venir meno dell’Occidente”, di un’ “Europa che non è più in Occidente”.

A questo punto sembra lecito chiedersi se il concetto stesso di “Occidente” non sia diventato una categoria obsoleta. Ma obsoleto non può essere inteso l’Occidente come realtà di fatto, per quanto mutata e mutabile. Obsolete sono eventualmente le immagini, i concetti e gli apparati analitici con cui l’Occidente è identificato come un tutto culturale e geopolitico.

La realtà storico-politica tradizionalmente e convenzionalmente chiamata Occidente ha subìto tali e tante mutazioni – reali o di percezione – che rendono impossibile identificarla in modo univoco. O anche definire con precisione la natura stessa delle trasformazioni in corso. Da qui la tendenza a parlarne in termini prevalentemente problematici se non negativi, di “de-occidentalizzazione”.

Le conseguenze si vedono anche nel rapporto tradizionale e convenzionale tra occidentali e non-occidentali. Ne elenco alcune.

1. Innanzitutto appare scorretto l’assunto della coincidenza tra Occidente e democrazia. Nello stesso Occidente europeo ci sono nazioni il cui sistema politico non può dirsi democratico (Ungheria, Polonia). Viceversa nel mondo “non occidentale” si esprimono sistemi politici che possono senz’altro definirsi democratici (Giappone).

2. Tutto ciò che qualifica la “modernità” (espressione tradizionalmente associata all’Occidente) è rivendicata anche dai non-occidentali che si ritengono moderni senza essere occidentali.

3. Lo storico macrosistema di potenza tra Occidente e non-Occidente è stato significativamente alterato dall’emergenza della Cina come “grande potenza”, verso la quale europei e americani non nascondono sensibili differenze di giudizio.

4. L’Occidente-Europa, contrassegnato innanzitutto dal duopolio Francia e Germania, è alla ricerca di un proprio ruolo attivo internazionale, anche in termini di sicurezza e di difesa. In questo contesto viene rimproverato specificatamente alla Germania la mancanza di volontà politica di investire la propria potenza economica nel progetto di valorizzazione dell’Occidente-Europa come “potenza” in generale.

Sono questi fattori che nel loro complesso hanno portato a parlare del ”venir meno” dell’Occidente così come è stato inteso convenzionalmente nel passato. Tutto questo per noi rappresenta una seria sfida a ridefinire l’Occidente.

La stampa,  2 GENNAIO 2021

 

 

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