Tre poeti sardi in gara su whatsapp nuova frontiera della sfida “a bolu”

Da Flussio a Sindia e Siniscola.

 

Una sfida a singolar tenzone se non fosse che siano tre i poeti chiamati al confronto serrato a suon di ottave e a colpi di rima. Tre poeti sardi impegnati a indossare i panni di altrettanti personaggi estratti a sorte dopo l’assegnazione del tema della gara: fiza, muzere e mama; figlia, moglie e mamma. Una vera e propria gara di poesia estemporanea… ma improvvisata su un palco del tutto nuovo rispetto a quelli tradizionalmente allestiti nelle piazze dei paesi in occasione di sagre e feste patronali. Angelo Maria Ardu, Sandro Biccai e Mauro Piredda, infatti, si sono sfidati su whatsapp, ottava dopo ottava, dando voce e anima alle tre figure femminili che impersonavano. Chiamati in causa dal giornalista della Nuova Sardegna Luciano Piras, i tre poeti hanno accettato la sfida sapendo che dal gruppo ristretto dell’applicazione informatica di messaggistica istantanea sarebbero andati a finire su “addurudduru”, il blog dello stesso Piras sul sito internet del quotidiano (basta cliccare sul link https://piras-sassari.blogautore.repubblica.it). Dove gli endecasillabi dei tre poeti, per un totale di sedici ottave ciascuno, di botta e risposta, stanno riscuotendo un successo oltre ogni aspettativa.Ad Ardu, nomen omen, è toccato l’arduo compito di gestire la parte della figlia, come un vero attore chiamato a usare una maschera totalmente diversa dalla propria figura. Appassionato di poesia fin da quando era un ragazzino, Angelo Maria Ardu, di Flussio, è tra i fondatori del concorso per sonetti e ottave “s’Isciareu”, di cui oggi è presidente di giuria. Allievo del poeta Gigi Piu, conosce bene le regole e la metrica delle varie forme di poesia sarda. I suoi primi componimenti sono del 2009. Nel giro di pochi anni ha vinto numerosi concorsi. Nel 2018 ha pubblicato la raccolta “Sinzos de poesia”. A indossare i panni della moglie, invece, era chiamato Sandro Biccai, di Sindia. Attento lettore fin da ragazzino della gloriosa rivista “S’Ischiglia” e delle poesie di Padre Luca Cubeddu, Melchiorre Murenu, Paulicu Mossa e Pipinu Mereu, Biccai ha sempre avuto un debole per le gare estemporanee a bolu. Anche lui, come Ardu, ha iniziato a scrivere versi in sardo nel 2009. Premiato in diversi concorsi, è stato segretario e presidente dell’associazione culturale “Rimas in Sindia”, oltre che presidente per quattro anni della giuria dell’omonimo concorso in sardo. Se Ardu e Biccai hanno dovuto districarsi tra l’ironico e il serioso dando voce a figlia e moglie, Mauro Piredda ha saputo controbattere a dovere mettendosi nei panni della mamma. “Banaroniesu” ama definirsi, visto che le sue radici sono a Banari ma vive a Siniscola. Poeta performativo, Mauro Piredda ha vinto il campionato sardo (con poesie in sardo) del Poetry slam edizione 2018. Bilingue, scrive sia in sardo sia in italiano; ha un blog, alaseraighinas.art, e porta avanti un innovativo quanto originale progetto poetico-musicale, “Piré”, con il musicista Luca Garau (pirepoetry.bandcamp.com).

LA NUOVA SARDEGNA,  19 giugno 2020

 

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