LE ZONE INTERNE ISOLA NELL’ISOLA: di Nando Buffoni

Dove va la Sardegna? E’ una domanda ricorrente in ogni legislatura regionale per analizzare lo stato di “salute” economica e sociale dell’Isola. Che la Sardegna sia una nave difficilissima da governare non lo scopriamo oggi. “Evaporata con residui dannosi”, la “vision” della Rinascita, abbiamo proceduto a tentoni ostacolandoci a vicenda con slogan, risultati quasi sempre come fuochi d’artificio. E mentre ci sbizzarrivamo tra i fuochi fatui, scopriamo che la Sardegna – a nostra insaputa (o colpevole copertura?) – si è “sdoppiata”. Sono comparse due Sardegne: “Sardigna ‘e Intro” e “Sardigna ‘e Foras”. I termini sono mutuati da uno scritto straordinario di Giacomo Mameli il quale li aveva adottati in un contesto diverso. Non sono certo che abbiamo preso coscienza del “nuovo” modulo: è una degenerazione del sistema o è il risultato di scelte errate nel passato? I due sistemi sono compatibili oppure contrari? Ossia, il sistema dinamico (Sardigna ‘e Foras) tende a partecipare allo svuotamento della “Sardigna ‘e Intro”? Domanda successiva: perchè l’area “trainante” non determina ricadute positive nell’area “in degrado”? Ricordo che la “Sardigna ‘e Intro” nasce come “Zone interne” (negli anni ’60 e metà degli anni ’70 già individuata come area “a rischio”) e si è trasformata in area in spopolamento (il pericolo era già stato anticipato alla fine degli anni ’80). Lo sdoppiamento ha reso più complessa la situazione economica e sociale della Sardegna. Infatti, qualsiasi progetto che miri a riequilibrare i due sistemi che non colloquiano fra di loro, dovrà elaborare un mix di politiche economiche e sociali che consentano all’area dinamica di continuare a crescere e, al tempo stesso, di creare nella Sardigna ‘e Intro le condizioni di tutela della persona umana e dell’ambiente ed evitare che diventi un “Parco servizi per anziani e badanti”. L’ipotesi Canarie, cui la Sardegna dovrebbe ispirarsi, se ho ben inteso, nell’opinione del Governatore della Regione Sarda, sembra inserirsi in un quadro di agevolazioni fiscali. Naturalmente, c’è da chiedersi quali politiche fiscali siano compatibili con le necessità delle due Sardegne. Allo stesso modo, le posizioni dei sostenitori del superamento dello spopolamento appaiono distanti da una politica economica e sociale compatibile con le due Sardegne. In breve, le politiche economiche e sociali appropriate a sostenere la Sardigna ‘e Foras, sono compatibili con quelle necessarie per garantire che nella Sardigna ‘e Intro si determini eguale protezione dei diritti della persona umana? Sembrano esservi meno dubbi che ci troviamo di fronte a una Sardegna più protetta (anche per meriti propri) e una con minore tutela (ricordiamo l’eguaglianza delle opportunità), quasi fossimo di fronte a un “umanesimo differenziato”!A esser franchi, Sardigna ‘e Intro è destinata a svuotarsi. Pertanto, è necessario che il tema dello spopolamento venga inserito, con le caratteristiche specifiche, nell’alveo di un progetto regionale globale mentre ad oggi, pare che il fenomeno sia proiettato fuori dal contesto regionale generale. Un quesito: il progetto di “insularita’”, il progetto di “metanizzazione”, il progetto “tariffario” dei trasporti, non dovrebbero essere calibrati in modo da tutelare anche l’area meno protetta? Keynes con la Sardegna c’entra pochissimo. Infatti, nella “Sardigna ‘e Intro” abbiamo un “moltiplicatore sterile” e, nella Sardegna “dinamica”, un moltiplicatore con effetti diffusivi positivi ma molto deboli. Infine, a quanti hanno chiesto se in Sardegna stiamo perseguendo lo “sviluppo integrale” e cercando di costruire la “casa comune”, lascio ad essi la risposta. Postilla. Suggerimento non richiesto e, forse, tardivo. Un piccolo nucleo di tecnici, preferibilmente locali, costituito a tempo determinato presso la Presidenza oppure presso l’Assessorato alla Programmazione, potrebbe contribuire a identificare e calibrare il mix di politiche appropriato a fronteggiare la situazione delle “due Sardegne”. NANDO BUFFONI

 

Condividi su:

    1 Comment to “LE ZONE INTERNE ISOLA NELL’ISOLA: di Nando Buffoni”

    1. By Mario Pudhu, 3 marzo 2020 @ 08:30

      Cale «progetto regionale globale»? Sempre cussu chi faghet “i conti senza l’oste” de sa dipendhéntzia?
      Cussu de “Le Canarie”?
      Inoghe mi paret chi semus s’ísula de sos Canarjos e Canes sempre apedhendhe e… cani imbàuat e procu pascit. ‘Progetu únicu universale eternu’ a dipèndhere, che a totu sos inghiriagrastos ispetendhe chi sa Roca pru manna de totu sas rocas de Ulíana s’iscazent che froca in die de sole.