La Scuola Estiva di Sviluppo Locale

 

Seneghe e il suo territorio. Presso la Casa Aragonese si svolge la VI summer school sullo sviluppo locale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Benedetto Meloni

La Scuola Estiva di Sviluppo Locale “Sebastiano Brusco” come strumento di costruzione sociale delle politiche territoriali. Per il sesto anno consecutivo, e a seguito del successo delle edizioni degli anni precedenti, avrà luogo la Scuola Estiva di Sviluppo Locale intitolata a Sebastiano Brusco. La Scuola, che si svolgerà nell’ormai consueta cornice del COMUNE DI SENEGHE dal 18 al 23 luglio 2011, affronta il tema “Sviluppo locale, strutture di implementazione e Agenzie di sviluppo territoriale”.

La Scuola Estiva di Sviluppo Locale è promossa e organizzata dal Dipartimento di Ricerche Economiche e Sociali dell’Università di Cagliari, in collaborazione con il Dipartimento di Ricerca Sociale di Alessandria, il Dipartimento di Scienze Sociali di Torino, il Laboratorio di Economia Locale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore della sede di Piacenza, e il Comune di Seneghe. A testimoniare l’ampio respiro che l’iniziativa, nata nel cuore dell’Alto Oristanese nel Luglio del 2006, si è guadagnata sulla scena socio-economica nazionale, come punto di riferimento per il confronto e l’acquisizione di competenze specifiche sul tema dello sviluppo locale e delle politiche territoriali regionali ed europee, ai promotori originari si sono aggiunti nel tempo altri soggetti istituzionali: l’Istituto Ricerche Economiche Sociali del Piemonte, il Dipartimento Interateneo Territorio dell’Università degli Studi di Torino e Politecnico di Torino, il Dipartimento di Sociologia e di Scienza Politica dell’Università della Calabria.

Intorno alla Scuola si è costituita una comunità scientifica (uno invisible college), inserita in una rete internazionale, che coinvolge un numero ormai elevato di docenti e di alunni. La Scuola non ha certo “inventato” la problematica dello sviluppo locale, ma l’ha declinata in maniera originale, in particolare per la varietà di approcci teorici e di esperienze pratiche, riferite non solo a sistemi produttivi locali di tipo industriale. Uno dei tratti caratterizzanti la Scuola è stata costantemente la partecipazione di operatori e policy maker di diversa provenienza geografica e disciplinare, il che ha reso l’esperienza scientifico-didattica seneghese non solo uno spazio fisico del confronto e dello scontro tra narrazioni di casi di sviluppo locale, descritti e valutati sistematicamente per la loro esemplarità, ma anche un laboratorio teorico che si è andato via via consolidando.

la Scuola non ha un carattere esclusivamente accademico, ma intende aprirsi ai soggetti che nel territorio svolgono funzioni primarie relativamente al tema della promozione dello sviluppo locale. Si presenta di fatto come un corso di alta formazione intensiva, che si rivolge anche a portatori di esperienze sul campo, alle aziende e ai soggetti chiave dell’attuale quadro istituzionale (Regione, Province, Comuni e Camere di Commercio), operatori territoriali di sviluppo (Gal, Distretti), esponenti delle comunità locali.

La Scuola è dedicata alla memoria di Sebastiano Brusco, una figura vitalmente ibrida di economista e sociologo, di cui cerca di raccogliere lo spirito analitico, vocato alla ricerca dei meccanismi di costruzione sociale di ogni azione di policy finalizzata allo sviluppo a declinazione territoriale. Coerentemente con le linee cognitive di Progetto Sardegna, Brusco ha connesso lo sviluppo locale, per distretti e aree arretrate, ad una serie di interventi a un tempo molto difficili e poco costosi, basati sulla formazione e non sul trasferimento di risorse, sull’immissione delle competenze, sul nesso tra formazione e sviluppo, su centri di servizi reali che hanno a che fare con l’informazione e la formazione di saperi. Formazione intesa non solo come risposta ai bisogni formativi, ma spostata sulle capabilities, come capacità di rispondere in modo creativo al contesto.

Anche la scelta dello sfondo seneghese, come sede di svolgimento della settimana di dibattiti, seminari e lezioni nei quali la Scuola è articolata, non risponde a casuali considerazioni logistiche, ma riflette la volontà di riprendere, esattamente nello stesso luogo in cui ebbe origine, le fila di un’esperienza pionieristica, vecchia di mezzo secolo per ragioni strettamente cronologiche, ma estremamente innovativa nei propri intenti e nelle proprie pratiche, tanto da avere lasciato un’eredità preziosa, non solo sul piano simbolico, alla riflessione contemporanea sulla centralità dei territori come protagonisti della crescita economica.

Nell’Alto Oristanese, infatti, si avviò il Progetto Sardegna dell’Oece (1958-1962), un esempio del tutto originale di ricerca-azione in un contesto comunitario locale, che assunse come suo paradigma distintivo la rilevanza delle dimensioni sociali dello sviluppo e della formazione del capitale umano e del capitale sociale come precondizioni delle iniziative di sviluppo territoriale. Quel modello di sviluppo così in anticipo sui tempi propugnava la valorizzazione del tessuto connettivo dell’attività economica locale, nelle sue risorse sia fisiche che umane, tanto potenziali e implicite nelle attività esistenti, quanto evidenti nei meccanismi della quotidianità.

“Esisteva, prima del decollo del Piano di Rinascita, un progetto molto promettente, basato sul paziente, lungo, complesso, creativo e inevitabile lavoro necessario per irrobustire l’esistente, per mettere in moto le forze endogene latenti, per partire da quei prodotti che, nei loro possibili sviluppi successivi, avrebbero trovato una legittima protezione economica nell’esistenza di un vantaggio comparato sicuro, perché radicato nella natura o nelle antiche tradizioni culturali dell’Isola.” (F. Pigliaru, 1999). Una valorizzazione da perseguire attraverso l’assistenza tecnica e la formazione, le sole strategie capaci di rafforzare le tradizioni culturali e del sapere tecnico locale, non malamente importato ma piuttosto “scoperto” in quanto occasione di crescita già esistente.

Il laboratorio dell’Oece, sospeso ben prima del decennio preventivato, si concluse con l’indicazione di un Centro di Ricerca e Formazione Internazionale per lo sviluppo locale in area mediterranea: un’indicazione raccolta, all’altro capo di un arco temporale di circa cinque decenni, dalla Scuola Estiva “Sebastiano Brusco”, che, nel succedersi delle sue edizioni, ne ha sviluppato la ratio.

La Scuola si articola in due momenti: il primo, della durata di tre giorni, si svolge sotto forma di lezioni frontali e definisce il quadro tematico generale, il secondo spazio, della stessa durata, è dedicato al confronto analitico-didattico e alla sperimentazione laboratoriale – da parte degli studenti partecipanti – di tecniche di progettazione e valutazione delle politiche pubbliche di sviluppo locale.
Benedetto Meloni

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
Scuola Estiva di Sviluppo Locale Sebastiano Brusco
DIPARTIMENTO DI RICERCHE ECONOMICHE E SOCIALI
09123 Cagliari – Viale Sant’Ignazio da Laconi, 78
070-6753750
www.scuolasviluppolocale.it
scuolaestiva@tiscali.it

 

 

Seneghe 18 – 23 Luglio 2011, Casa Aragonese.

Chi organizza

Per il sesto anno consecutivo, e a seguito del successo delle edizioni degli anni precedenti, dal 18 al 23 luglio 2011 avrà luogo a Seneghe la Scuola Estiva di Sviluppo Locale Sebastiano Brusco.

La Summer School di Sviluppo Locale “Sebastiano Brusco” è emanazione congiunta del Dipartimento di Ricerca Sociale dell’Università del Piemonte Orientale, del Dipartimento di Ricerche Economiche e Sociali dell’Università di Cagliari, del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università di Torino, del Laboratorio di Economia Locale dell’Università Cattolica di Piacenza e del Centro Studi di Sviluppo Rurale dell’Università della Calabria.

All’edizione di quest’anno aderisce anche Promuovi Italia SpA – società che opera alle dipendenze del Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – nell’ambito del piano formativo previsto nel Progetto Pilota “Azioni volte a favorire il passaggio di alcuni Soggetti Responsabili e Responsabili Unici della Programmazione Negoziata verso agenzie di sviluppo locale”.

Collaborano alla realizzazione il Comune di Seneghe, il Dipartimento Interateneo Territorio dell’Università degli Studi di Torino e Politecnico di Torino e la Condotta Slow Food Montiferru Barigadu Planargia.

Finalità e obiettivi

La Scuola Estiva di Sviluppo Locale è dedicata a Sebastiano Brusco perché cerca di raccogliere lo spirito delle sue azioni finalizzate allo sviluppo. La Scuola si svolge a Seneghe, nell’Alto Oristanese, e rappresenta simbolicamente il trait d’union con il Progetto Sardegna dell’Oece (1958-1962), che in quei territori ebbe luogo. Quel Progetto aveva infatti assunto, per primo e in largo anticipo, le dimensioni sociali dello sviluppo, il capitale umano, la formazione e il capitale sociale come precondizioni dei progetti di sviluppo locale. Il modello di sviluppo e i metodi di attuazione prospettati si basavano sulle risorse locali – sia fisiche che umane – su quelle proprie della quotidianità, nonché su quelle potenziali, implicite nelle attività esistenti.

L’esperimento dell’Oece si concluse con l’indicazione di un Centro di Ricerca e Formazione Internazionale per lo sviluppo locale in area mediterranea.

È questo lo spirito che ha orientato le prime cinque edizioni della Scuola e che ci accompagnerà nelle future iniziative.

Il tema della 6a edizione: Sviluppo locale, strutture di implementazione e Agenzie di sviluppo territoriale.

La Scuola si pone l’obiettivo di una maggiore diffusione della conoscenza progettuale nei soggetti territoriali impegnati nell’attivazione di politiche di sviluppo legate al tema delle agenzie di sviluppo locale.

Le ragioni di questa scelta derivano dalla centralità delle strutture dedicate, anche nelle politiche europee e regionali.

Due sono principalmente i motivi della scelta: in primo luogo si tratta di un tema trasversale che interessa molti aspetti teorico metodologici dello sviluppo locale e molte esperienze relative alle politiche (patti territoriali, pianificazione strategica, sviluppo rurale, progettazione urbana, ristrutturazioni industriali, ecc.); in secondo luogo consente, di conseguenza, di fare in qualche modo il punto tanto teorico-concettuale quanto politico-applicativo dello sviluppo locale.

L’obiettivo formativo della Scuola è di fornire quindi indicazioni sia di carattere generale, sia su tematiche specifiche per quanto riguarda le esperienze nazionali e internazionali in materia di agenzie di sviluppo. In particolare, saranno oggetto dell’attività formativa in tema di agenzie: i principi ispiratori, le caratteristiche, gli obiettivi, i punti di forza e di debolezza e le buone pratiche delle specifiche attività.

La tematica centrale delle Agenzie come strutture di implementazione chiama in causa alcune questioni relative alla ricerca, tra cui la relazione tra tecnica e politica (tempi e cicli dell’una per rapporto a tempi e cicli dell’altra); la relazione tra economia e politica (tempi e cicli dell’una per rapporto a tempi e cicli dell’altra); la continuità tra ideazione e implementazione; la relazione tra implementazione e successiva gestione; la condizioni della nascita e persistenza di un nuovo attore collettivo.

L’altra tematica su cui concentrarsi sarà quella dell’evoluzione / ristrutturazione / crisi delle agenzie, e più in generale degli effetti della crisi economica: riduzione delle risorse, utilizzo delle strutture per obiettivi diversi, minore centralità delle politiche, ritorno al government, eccetera.

L’obiettivo concreto è di mettere a disposizione dei Soggetti Gestori degli strumenti di Programmazione Negoziata (Patti Territoriali e Contratti D’Area) un piano metodologico in grado di ridefinire la propria mission e di ampliare e diversificare le proprie attività in funzione dei fattori di sviluppo delle aree di riferimento.

L’organizzazione

L’approccio con cui finora la Scuola Estiva di Sviluppo Locale ha affrontato il tema dello sviluppo locale consiste nel costante richiamo reciproco tra momento analitico e attuazione progettuale, tra ricerca scientifica-accademica e politiche territoriali di sviluppo.

La Scuola si articola in due momenti:

  1. il primo, della durata di tre giorni, si svolge sotto forma di lezioni frontali e definisce il quadro tematico generale. È un convegno aperto al pubblico, al fine anche di garantire una partecipazione quanto più ampia possibile;
  2. il secondo si svolge sotto forma di Laboratorio. Dura sempre tre giorni, si caratterizza come Scuola di Alta Formazione Professionale riservata agli iscritti. All’analisi approfondita di casi specifici nazionali si affiancano Laboratori tematici congruenti.

Chi partecipa

La Scuola, come si può dedurre dal programma e dai soggetti coinvolti, non ha un carattere esclusivamente accademico, ma intende aprirsi ai soggetti che nel territorio svolgono funzioni primarie relativamente al tema dell’implementazione delle politiche di sviluppo. Si presenta di fatto come un corso di alta formazione intensiva, che si rivolge non solo ad accademici e studenti, ma anche alle agenzie che operano nei territori del Mezzogiorno, e ai soggetti chiave dell’attuale quadro istituzionale (Regione, Province, Comuni e Camere di Commercio), operatori territoriali di sviluppo (Gal, Distretti), esponenti delle comunità locali, con il fine di creare una comunità di esperti che ogni anno si incontra per discutere come progettare strategicamente e attuare le politiche legate al territorio.

Questo aspetto dell’apertura alle buone pratiche territoriali è stato ulteriormente accentuato in questa edizione. I temi metodologici della progettazione dello sviluppo locale delle quattro precedenti edizioni (integrazione, governance, inclusione progettuale e valutazione) sono declinati a partire da progetti territoriali specifici, metodologicamente attrezzati, per mettere a fuoco il rapporto tra ricerca, politiche, programmi e progetti di sviluppo locale.

I destinatari

Pubblici dipendenti, operatori di sviluppo locale, aziende

- Soggetti Gestori della Programmazione Negoziata e referenti territoriali di Promuovi Italia SpA., Agenti di sviluppo, Dirigenti e funzionari di Regione, Enti regionali, Province e Comuni, operatori di sviluppo locale dei Gal, delle Camere di Commercio, aziende con una quota di partecipazione di 700 € comprensiva di iscrizione e ospitalità.

Studenti

  • 13 studenti del MASL, con una quota di iscrizione di 200 €. La quota relativa all’ospitalità sarà coperta dal MASL.
  • 10 laureandi o neolaureati, con una quota pari a 600 €, comprensiva di iscrizione e ospitalità.
  • 10 studenti, da selezionare sulla base del merito, usufruiranno di una borsa di studio e pagheranno una quota di iscrizione di 200 €. L’importo della borsa coprirà le spese dell’ospitalità e sarà a carico delle Facoltà di appartenenza.

Crediti formativi e attestati di partecipazione

La partecipazione alla Scuola Estiva di Sviluppo Locale Sebastiano Brusco permette agli studenti di maturare, sulla base delle indicazioni dei rispettivi Corsi di Laurea, con presentazione di un elaborato e verifica finale, un numero specifico di CFU. Inoltre, a coloro che ne faranno richiesta, verrà rilasciato un attestato formale di partecipazione alla Scuola.

Iscrizione

Per iscriversi alla Scuola è necessario inviare una richiesta di iscrizione all’indirizzo scuolaestiva@tiscali.it entro e non oltre il 15 giugno 2011, indirizzata alla Segreteria della Scuola Estiva di Sviluppo Locale Sebastiano Brusco, presso il Dipartimento di Ricerche Economiche e Sociali, contenente i propri dati, l’organizzazione di appartenenza, recapiti telefonici, interessi di ricerca, curriculum vitae e altri elementi utili ai fini della selezione.

A seguito della comunicazione di conferma dell’iscrizione occorre provvedere al pagamento della relativa quota di iscrizione sul Conto Corrente Bancario intestato a:

  • Dipartimento di Ricerche Economiche e Sociali, Banco di Sardegna (V.le Bonaria)
  • Codice IBAN: IT81I0101504800000000043306

Specificando:

  • la causale del versamento: Scuola Estiva Sebastiano Brusco – VI Edizione;
  • il nome e cognome dell’iscritto.

PROGRAMMA PROVVISORIO

PRIMA PARTE - Teorie, meccanismi, strumenti analitici.

La prima sezione sviluppa una riflessione più generale/politica sul significato dello sviluppo locale tra coesione e competitività e sul ruolo delle agenzie in Italia come strutture di implementazione: processi di governance, rapporti con regioni, UE, enti locali, guardando non solo all’esperienza italiana, ma anche ad alcune esperienze europee.

LUNEDI 18 LUGLIO 2011

Mattina ore 9:00

Saluti: Antonio Luchesu (Sindaco di Seneghe), Giovanni Melis (Rettore dell’Università degli Studi di Cagliari), Antonello Arru (Presidente della Fondazione Banco di Sardegna), Gianfranco Bottazzi (Direttore del DRES)

Mattina ore 9:30 – 13:00

Sviluppo locale tra coesione e competitività: quale strutturazione organizzativa

Introduce e coordina Benedetto Meloni (Università di Cagliari)Relatori Angelo Pichierri (Università di Torino), Laurent Sansoucy (OCO Global, Paris), Franco Mantino (INEA)

Discutono Filippo Barbera (Università di Torino), Enrico Ciciotti (Università Cattolica di Piacenza)

Pomeriggio ore 15:00 – 18:00

Le Agenzie, strutture di implementazione e storie di trasformazione

Introduce e coordina Filippo Barbera (Università di Torino)

Relatori Massimo Bressan (IRIS di Prato), Valentina Pacetti (Università di Milano Bicocca), Annalisa Magone (Amministratore delegato Torino nord ovest)

Discutono Angelo Pichierri (Università di Torino), Flavio Ceravolo (Università di Pavia)

SECONDA PARTE – Esperienze, tipologie, trasformazioni

La seconda sezione riguarda esperienze concrete di strutture di implementazione dello sviluppo locale. Negli studi di caso si tratta di scegliere i temi avendo presenti dicotomie quali urbano-rurale; nazionale-locale; pubblico-privato; strategia-implementazione. Le esperienze delle agenzie aiutano non solo a mettere in luce alcune tipologie interpretative, ma anche a concentrarsi sulle trasformazioni più recenti e l’impatto della crisi economica.

MARTEDI 19 LUGLIO 2011

Mattina ore 9:00 – 13:00

Le agenzie di sviluppo locale: origini, tipologia, condizioni di efficacia ed efficienza nelle esperienze italiane ed estere più significative

Introduce e coordina Adriana Luciano (Università di Torino)

Relatori Alessandro Mario Ferrario (Politecnico di Torino – Tecnogranda SpA), Flavio Ceravolo (Università di Pavia), Veronica Piras (Università di Torino)

Discutono Aide Esu (Università di Cagliari), Luca Garavaglia (Università del Piemonte Orientale)

Pomeriggio ore 15:00 – 18:00

L’esperienza Leader e i GAL: i principi Leader sono ancora attuali? Esperienze di trasformazione verso i distretti rurali

Introduce e coordina Ada Cavazzani (Università della Calabria)

Relatori Pino Gaudio (INEA), Silvia Sivini (Università della Calabria), Francesco Di Iacovo (Università di Pisa)

Discutono Franco Mantino (INEA), Antonello Podda (Università di Cagliari), Veronica Piras (Università di Torino)

MERCOLEDI 20 LUGLIO 2011

Mattina ore 9:00 – 13:00

Le esperienze relative alle buone pratiche nel Progetto Pilota “Azioni volte a favorire il passaggio di alcuni Soggetti Responsabili e Responsabili Unici della Programmazione Negoziata verso agenzie di sviluppo locale”: punti di forza e di debolezza, condizioni di successo e cause di scarsa efficacia. Promuovi ItaliaSpA

Introduce e coordina Angelo Pichierri (Università di Torino)Relatori Enrico Ciciotti (Università Cattolica di Piacenza), Paolo Rizzi (Università Cattolica di Piacenza)

Discutono Adriana Luciano (Università di Torino), Luca Garavaglia (Università del Piemonte Orientale)

TERZA PARTE - Laboratori sugli strumenti di implementazione e analisi di caso.

GIOVEDI 21 LUGLIO 2011

LABORATORIO – Promuovi Italia SpA

ore 9:00 – 18:00

Alessandro Dattilo

Europrogettazione

LABORATORIO – ANFOSC ore 9:00 – 18:00

Roberto Rubino

Il progetto di valorizzazione territoriale di una filiera agroalimentare. Il latte nobile.

LABORATORIO – Università della Calabria ore 9:00 – 18:00

Alessandra Corrado e Annamaria Vitale

Promuovere l’innovazione per lo sviluppo territoriale

VENERDI 22 LUGLIO 2011

LABORATORIO – Laboratorio Economia Locale di Piacenza ore 9:00 – 18:00

Fabrizio Maiocchi

Business Plan di un progetto di sviluppo locale o di un progetto europeo

LABORATORIO – Università della Calabria ore 9:00 – 18:00

Alfredo Sguglio e Silvia Sivini

L’animazione territoriale e la comunicazioneLABORATORIO PREVISTO – Agenzia Laore (RAS) ore 9:00 – 18:00

In fase di definizione un laboratorio gestito da tecnici dell’Agenzia Laore, responsabile del programma Leader per la Regione Sardegna, sul tema PSR GAL

SABATO 23 LUGLIO 2011

LABORATORIO – Università di Torino ed ENAIP Piemonte ore 9:00 – 13:00

Filippo Barbera e Ezio Bertolotto

Un caso di interesse nel torinese: l’Agenzia Zona Ovest. Un caso di nascita e persistenza di un’agenzia di sviluppo dall’esperienza dei Patti provinciali.

LABORATORIO – Ires Piemonte ore 9:00 – 13:00

Stefano Aimone

Agenzie al lavoro: analisi di casi esemplari relativi a progetti di sviluppo locale in contesti montani del Piemonte


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