L’11 settembre moschee aperte ai cristiani contro il terrorismo. L’idea del presidente delle Comunità arabe in Italia

I cristiani nelle moschee per dire a gran voce «no» a ogni forma di terrorismo nell’anniversario degli attentati alle Torri Gemelle: è l’idea di Foad Aodi, presidente delle Comunità arabe in Italia. L’intenzione è quella di riprendere il percorso di unità e armonia iniziato a luglio, quando 23 mila musulmani si erano recati nelle chiese per testimoniare l’orrore per l’assassinio di padre Jacques Hamel, morto in Francia per mano dell’Isis.

Il giorno stabilito sarebbe, appunto, l’11 settembre e ci sono state «più di mille adesioni, anche se non ha ancora risposto all’appello la Grande Moschea di Roma. Confidiamo – spiega Aodi – nella loro partecipazione. Non sarà un momento di preghiera come qualcuno teme ma di riflessione comune per un nuovo rinascimento, senza più divisioni». E non finisce qui: oltre alla giornata dell’11, le porte saranno aperte a chiunque voglia partecipare anche il giorno dopo.

 

In tutta la Penisola

Dal Piemonte alla Puglia, passando per Ravenna e Ostia: sono tantissime le Comunità arabe italiane ad aver già confermato. «L’iniziativa è rivolta a visitatori cristiani e laici, dal Nord al Sud del Paese, per mandare un messaggio di pace e sostenere il dialogo interreligioso, anche come strumento contro il terrorismo». Tra le città che per prime hanno aderito spiccano Torino, Catania e varie comunità in Emilia Romagna, Marche e Lombardia.

 

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