Senatore M5S Cotti critica in sardo in aula al ddl riforme costituzionali e poi sventola la bandiera dei Quattro mori

Roma, 15 luglio 2014 – “Em a bolli donai a sa chi arrapresentat su guvernu sa bandera nosta. Speru diaderus chi s’Arreforma de bosàterus sperefundada siat e aici puru is crecus de unu merixeddu schinnitzosu”. Così l’esponente del Movimento 5 Stelle Roberto Cotti ha chiuso il suo intervento, in Senato (dove peraltro è vietato l’utilizzo di qualsiasi altra lingua se non quella italiana), sventolando la bandiera sarda dei Quattro mori, durante il dibattito sulle riforme.

Nel suo intervento il senatore sardo del Movimento 5 Stelle ha detto che “appare chiaro a tutti, dai contenuti del dibattito in atto, che i sardi giudicano ampiamente insufficienti le attuali attribuzioni di poteri conferiti ala Sardegna dalle leggi vigenti, nonché dalla loro spesso discutibile applicazione, così ci troviamo nella paradossale situazione in cui mentre ci accingiamo a chiedere più autonomia, arriva qualcuno che, senza tanti complimenti ma con una esemplare arroganza, propone di sfilarci da sotto il naso anche quella poca autonomia attuata grazie alla nostra carta fondamentale”.

Così Cotti durante il suo intervento: “La Sardegna? Sono venuti meno i motivi della specialità? Io ho provato a guardare la cartina geografica. L’ho capovolta, girata e rigirata, ma la Sardegna, ve lo assicuro, continua a rimanere staccata dalla penisola italiana. Ho anche provato a scrutare, dall’aereo, per vedere se qualche lingua di terra avesse per caso prosciugato una porzione di Tirreno, riunendo in un territorio contiguo Sardegna ed Italia: niente, il mare è sempre là. Che ruolo ci aspetta? Ancora quello del passato, che ha visto la maggior parte dei boschi della nostra isola brutalmente eliminati per approvvigionare di legna la penisola? O quello di fornitrice di uomini-carne da macello in attività militari come la carneficina della prima guerra mondiale di cui ricordiamo i tristi racconti di Emilio Lussu? O come preda di affaristi e cementificatori di coste?”.

“Ho fatto omaggio della bandiera dei 4 mori alla ministra Boschi - ha detto Cotti - per ricordare alla stessa non solo quanto teniamo alla nostra identità, ma anche per sottolineare la nostra ferma opposizione ad ogni decisione del governo di stampo centralistico. La Sardegna è una Nazione con sue forti peculiarità e lo testimonia la nostra bandiera, molto più antica di quella italiana, riconosciuta in tutta Europa: una testimonianza della nostra esistenza e del nostro essere, che non può essere semplicemente “adeguato previa intesa” a identità lontane storicamente e geograficamente da noi”.

p.s.

In allegato la trascrizione integrale dell’intervento del senatore Roberto Cotti

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