Lo sguardo dei lettori, di Ignazio Camarda

La Sardegna e la retorica della bellezza.

.La Sardegna è bellissima. Anzi, molto bellissima.

Cala Goloritzè (nella foto) è un pezzo di paradiso in terra.L’Asinara è il paradiso degli asinelli bianchissimissimi.

La Giara è il paradiso dei cavallini che sgambettano felici sulle acque calme dei paulì.

La Pelosa se ne frega delle Maldive.Gli siùsius del Gennargentu sono unici al mondo.

Il costume delle donne di Oliena con la sua bellezza abbagliante, non ha pari in tutto il mondo.

La sagra di Sant’Efisio è la più lunga del mondo.

L’oleastro di Luras è il più bello, il più grande e il più vecchio del mondo e potrebbe avere 16 mila anni.

L’Ogliastra è la terra con gli abitanti più longevi del mondo.

La neve del Gennargentu è più bianca di quella del Monte Bianco.

Brancaleone Cugusi e Tore Canu non sono da meno di Raffaello.

La bellezza dei nuraghi sconfigge quella delle piramidi e i giganti di Monte Prama sconfiggono il discobolo di Mirone e l’Ercole Farnese di Glicone.

L’ospedale del Qatar sarà il piu bello del mondo.

Il Billionaire è il luogo della movida più bella del mondo e se viene chiuso per pandemia il sindaco di Arzachena è un pecoraio che non capisce nulla, per non dire altro.

E, anche, in quanto a bellezza fisica (io compreso, nonostante le ascendenze sicule) superiamo tutti, in barba a Lombroso.

I delinquenti sardi sono i più bravi del mondo (ovviamente nel delinquere).

Il formaggio sardo è il più buono del mondo (casu marzu compreso), ce l’ha spiegato Briatore, che di motori, di movide e di pastori se ne intende.

E la bellezza non può non suscitare amore, sempre che non sia in conflitto con la nuova politica o con gli affari.Ecco il senatore Calderoli che scopre con profonda gioia una terra a cui profonde il suo amore. Del resto si è accorto che amore e razzismo è un ossimoro, tanto che ha mandato un mazzo di rose all’ex ministro Cecile Kyenge.

Un imprenditore americano ha amato tantissimo la Sardegna e con grande dispiacere si era dimenticato di pagare le tasse, ma ormai è impossibilitato perché è all’estero e non ha l’Iban dello Stato italiano e poi non sa utilizzare internet.

Tutti gli uomini di spettacolo amano la Sardegna e scoprono spesso di avere bisavoli o trisavoli che vivevano in splendidi borghi delle aree interne, che poi sono quelli dove stanno gli uomini più veri, come quelli di una volta, che ora non si trovano più in nessun’altra parte del mondo.

E tanti avrebbero voluto nascere in Sardegna e non si capisce perché tanti giovani laureati se ne vanno in Continente o all’estero.

E, per cortesia, non scocciare chi sulla retorica della bellezza fa i propri affari, se no se ne vanno a Ibiza, alle Maldive, in Portogallo, in Cina, o alle isole Cayman, dove però non ci sono caimani ma banche off shore.

Insomma, soprattutto tra luglio e agosto, la Sardegna è piena di bellezza e circondata d’amore che sgorga da mille rivoli, anche i più impensati.

Ed è piena di una banale retorica ormai non più sopportabile. *

Ignazio Camarda (Già Professore ordinariodi Botanica Sistematicaall’Università di Sassari) . La Nuova Sardegna, 1 settembre