Sa chistione sarda est sa chistione de sa limba sarda, di Franciscu Masala

(Scrittore. Presidente del Comitato per la lingua sarda). Articolo pubblicato nel periodico del gruppo sardista in consiglio regionale nel marzo 1981.

 

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Alluvione, la rabbia di Olbia “Ci hanno lasciato soli

LA STAMPA 06/01/2014 - sessanta giorni fa nel capoluogo morirono 13 persone, gli sfollati sono ancora migliaia. Il sindaco: “Consiglio comunale a Roma per protestare contro il governo”

 

 

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Islam e cristianesimo. Dove il dialogo inciampa, di Sandro Magister

Nella “Evangelii gaudium” papa Francesco ha dettato le regole del rapporto con i musulmani. Il gesuita islamologo Samir Khalil Samir le esamina ad una ad a una. E ne denuncia i limiti.

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Novas sardas de sa chida, settimanale on-line della Fondazione Sardinia, Anno III, n° 1, domenica 5 gennaio 2014.

IN CUSTA CHIDA: notiziario settimanale della Sardegna.

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Anno nuovo: come continuare a camminare, di don Aldo Antonelli.

 

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Augurios de su 2014!

Po totu cussu chi disizais!!!!!!


Fabio Maria Crivelli: quel primo giorno isolano di sessant’anni fa, di Gianfranco Murtas

La coscienza civile di un liberal a sostegno di una difficile avventura professionale in Sardegna. Note ed osservazioni.


L’autore è da tempo impegnato in una vasta ricerca sulla storia del giornalismo sardo fra Ottocento e Novecento. In tale quadro sta meglio studiando le vicende de L’Unione Sarda nelle due cruciali fasi dell’impianto liberale (1889-1920) e della ripresa nel secondo dopoguerra fino alla svolta programmatoria di centro-sinistra (1943-1963). Read more »

2013, BILANCIO DI UN ANNO TRISTE, di Gianni Mula

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Per una Sardegna nuova, di Salvatore Cubeddu

La situazione drammatica dell’economia, della condizione sociale e della fragilità culturale invoca, oggi in Sardegna, politiche nuove, esige intelligenza progettuale e capacità creativa.

 

 

 

E’ il momento storico a dirci che non c’è posto per una politica di sopravvivenza, per l’ordinaria amministrazione e neppure per un progressismo moderato. Si tocca con mano lo stato di depressione e ancora peggio la chiusura di ogni orizzonte, che ci fa dire: “non ce la facciamo, non ne usciamo, non c’è nulla da fare”. Troppe cose in Sardegna sono accadute senza ideazione e senza progetto, così si è offuscata persino la speranza di progettare, è stata cancellata la prospettiva del futuro, è stato tolto il diritto di sognare. Nell’idea di Sardegna manca l’amore della speranza perché non c’è tensione desiderante, capace di creatività.

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DONNE VITTIME E QUINDI COLPEVOLI!, di don Aldo Antonelli

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