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Novas sardas de sa chida, settimanale on-line della Fondazione Sardinia, Anno III, n° 31, domenica 10 agosto 2014.

Posted By cubeddu On 11 agosto 2014 @ 08:39 In Blog,Novas | Comments Disabled

IN CUSTA CHIDA: notiziario settimanale della Sardegna.

Una lunga battaglia attorno alla necropoli punica. Quattordici anni, finora, di progetti, accordi e liti giudiziarie con un unico denominatore comune: il colle di Tuvixeddu e gli edifici residenziali, il parco archeologico e le strade al suo interno. Tutto ha inizio il 15 settembre 2000 con l’accordo di programma per la sistemazione urbana e ambientale di 48 ettari. Nel 2006 la Giunta Soru estende i vincoli all’area oggetto dell’accordo e fa sequestrare i cantieri edilizi e del primo tratto dell’asse viario Cadello-San Paolo. Nel marzo 2011 il Consiglio di Stato stabilisce che la Regione non sbagliò a imporre i nuovi vincoli previsti dal Ppr e ad annullare le concessioni per la costruzione degli edifici. Ma nel maggio 2013 il lodo arbitrale ha riconosciuto 77,8 milioni di euro a Cualbu.

Poligoni come discariche, ennesimo sfregio all’Isola. Le soglie di contaminazione salgono verso l’alto, l’inquinamento da attività militare potrà arrivare ai livelli di quello dei siti industriali. Un’altra pessima notizia per la Sardegna, la regione italiana che è oppressa dal maggior numero di servitù militari e che deve subire l’ennesimo affronto del Governo, che ha approvato il decreto per equiparare le aree militari a quelle industriali.

Sardex nel carrello della spesa. Apre a Decimomannu il primo supermercato dove gli acquisti potranno essere effettuati utilizzando la moneta complementare che vale esattamente un euro. Si chiama “Meglio Sardo” e la filosofia del progetto (con una forte attenzione per il marketing locale) vuole privilegiare i prodotti sardi: non è un caso se il 70% della merce esposta proviene da imprese sarde aderenti al circuito di credito commerciale nato a Serramanna e oggi presente in altre sei regioni italiane.
L’apocalisse di commercio e turismo tra fallimenti e concorrenza selvaggia. Apocalisse di un comparto, quello del commercio-turismo nelle province di Nuoro e Ogliastra, che affanna, si sfalda, va giù a picco senza appello: negli ultimi quattro anni hanno abbassato per sempre le saracinesche 3417 imprese, a fronte di 2049 nate ex novo, con un saldo tra aperture e cessazioni di meno 1368 esercizi.
Assalto alle coste sarde: nuove ricerche petrolifere. È come una calamita: la costa sarda continua ad attrarre le grandi compagnie petrolifere. Dopo l’assalto della società texana Schlumberger, adesso si fanno avanti i norvegesi: la Tgs Nopec geophysicalcompany Asa ha fatto domanda per scovare idrocarburi nei fondali tra il Mar di Sardegna e la costa delle Baleari. E il comitato “No al Progetto Eleonora” è già in trincea per cercare di arginare «l’ennesimo attacco all’Isola dietro il paravento dell’energia rinnovabile.
Le martoriate coste della Sardegna. Le coste italiane in 25 anni sono state «martoriate», divorate in più parti dal cemento, per far spazio a villaggi, residence, centri commerciali, porti, autostrade, dighe e barriere che ne hanno alterato il profilo. E la Sardegna, con la Sicilia e l’Emilia Romagna, detiene la poco onorevole maglia nera. Il tutto nel dossier del Wwf «Cemento coast-to coast: 25 anni di natura cancellata dalle più pregiate coste italiane».
Cassa integrazione e mobilità, futuro a rischio per 23mila sardi. I numeri messi sul tavolo da Cgil, Cisl e Uil non disegnano uno scenario roseo per il lavoro in Sardegna. Dal 31 agosto finisce la mobilità per 15.240 lavoratori e per i circa 8.000 che usufruiscono della cassa integrazione in deroga il problema è rimandato al 30 novembre. Adesso l’obiettivo è affrontare l’autunno strutturando un piano per l’occupazione che tenga conto di chi non lavora e di chi non percepirà ammortizzatori sociali.
Le Cortes apertas danno il via alla rivoluzione del turismo. La promozione di “Autunno in Barbagia”, che per la prima volta avrà un sito internet interamente dedicato, è già partita. L’idea è quella di intercettare i flussi dei potenziali fruitori a partire da chi si gode il mare della Sardegna e di innovare all’insegna del “gamification”. In altre parole, sarà un gioco telematico a promuovere “Autunno in Barbagia” anche attraverso social e siti.
Chi ha voluto la Blue Tongue? E ora indaga la Procura di Cagliari. I vaccini utilizzati contro la Blue Tongue hanno provocato un danno economico di immani proporzioni in Sardegna, dove non erano stati preventivamente testati. Affidata al nucleo investigativo del Corpo forestale un’inchiesta a 360 gradi. Si comincerà dal modo con in cui il virus, sconosciuto in Italia, 13 anni fa è arrivato negli ovili sardi.

Portoscuso, countdown sul futuro di Alcoa. Conto alla rovescia tra i cassintegrati Alcoa per la tanto attesa svolta nella vertenza-alluminio. La prima decade di agosto se n’è quasi andata senza che il famoso “Memorandum of Understanding” sia stato presentato dal Governo alla Glencore.

Treno, metro e bus: un solo biglietto. Quello che in mezzo mondo è una cosa scontata (un biglietto unico per i trasporti locali: treno, bus, metro), per la Sardegna è una grande novità: Massimo Deiana, l’assessore ai Trasporti, se ne rende conto nel presentare il nuovo “titolo di viaggio integrato” varato dalla Giunta Pigliaru: «Non stiamo inventando niente, cerchiamo di portare la Sardegna nel ventunesimo secolo».
«Il museo Nivola non è al capolinea». L’assessore regionale della Pubblica istruzione Claudia Firino rassicura sul futuro del museo e smorza l’allarme lanciato dal presidente della Fondazione Nivola, Giulio Chironi.

Odissea di due turiste sui bus: 13 ore da Olbia a Barisardo. Estate 2014: odissea nello spazio. Quello sardo, si intende. Quello in cui due turiste hanno impiegato tredici ore per coprire con i mezzi pubblici una distanza di 160 chilometri: da Olbia a Barisardo. Tredici ore passate a rincorrere autobus e tentare di ragionare con impiegati a dir poco indifferenti.
La fuga dello Stato dalla Barbagia. La fuga dello Stato dalla Barbagia spopolata è un trend insistente degli ultimi anni. Il primo smottamento nel 2007: la Banca d’Italia chiude la sede di Nuoro. I giudici di pace vengono spazzati via nelle sedi minori del Nuorese. Inps e Inpdap diventano una cosa sola. Camera di commercio e Prefettura come possibili nuove caselle del lungo elenco delle soppressioni. Idem per l’ospedale Zonchello.
Accordo Pigliaru – Scano: la Regione ha deciso di condividere con gli Enti locali la metà delle risorse fuori Patto di stabilità, frutto dell’intesa con lo Stato. I 320 milioni saranno divisi in due, 160 ai Comuni e 160 alla Regione.

Noa canta la pace e l’amore. La cantante e percussionista israeliana a Sa Domu e S’Orcu: «La musica è una medicina» Sarebbe bastato il titolo del primo brano cantato davanti alla tomba dei giganti di Siddi a lanciare un messaggio dalla Marmilla alla Striscia di Gaza: “Shalom”. Ovvero “Pace”.

Dove vanno i soldi dei sardi. La Banca popolare dell’Emilia Romagna, capogruppo di Banco di Sardegna e Banca di Sassari, chiude il primo semestre 2014 con un utile netto complessivo di 42,5 milioni di euro a fronte di una perdita di circa 20 milioni nello stesso periodo dello scorso anno.

Governo bugiardo. «Strabico e smemorato». Non usa mezzi termini il deputato sardo del Centro democratico, Roberto Capelli, contro il Governo che ha «dimenticato la Sardegna e ciò che è accaduto il 18 novembre scorso». Il riferimento è all’alluvione. Cosa resta da fare? «Io ho esaurito gli strumenti democratici a mia disposizione. Ho presentato mozioni, interrogazioni, emendamenti, e ho sollecitato i colleghi a fare altrettanto. Spero che non si debba arrivare al primo anniversario della catastrofe senza aver dato risposte, non abbiamo bisogno di voci di solidarietà ma di azioni concrete».

 

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