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Novas sardas de sa chida, settimanale on-line della Fondazione Sardinia, Anno II, n° 27, domenica 7 luglio 2013

Posted By cubeddu On 6 luglio 2013 @ 06:09 In Agricoltura,Blog,Novas | Comments Disabled

IN CUSTA CHIDA: notiziario settimanale della Sardegna.

SARDIGNA BENIDORA. L’omicidio/suicidio delle campagne sarde. 1.  “Chimica verde” alla conquista dell’agricoltura sarda, Matrìca attira gli agricoltori ai suoi progetti attraverso degli incentivi. Firmata l’intesa con Coldiretti per la produzione del cardo. Il protocollo prevede che Matrìca corrisponderà agli agricoltori associati alla Coldiretti il valore del seme e della biomassa del cardo preventivamente dichiarati “garantendo la compensazione tra quanto ricavato dalla coltura e quanto anticipato dall’azienda”.

SARDIGNA BENIDORA. L’omicidio/suicidio delle campagne sarde. 2. Verso un ‘ matrica bis’ per la conquista delle pianure cagliaritane. Centrale biogas, il Ministero dà il via libera. L’intervento riconvertirà l’ex zuccherificio Villasor di Eridania Sadam, chiuso ormai dal 2006 a seguito della riforma comunitaria del settore bieticolo-saccarifero. Il nuovo impianto sorgerà nell’area industriale di Macchiareddu, nel comune di Assemini. Darà occupazione, a regime, a circa 270 persone, compresi i 45 provenienti dall’ex zuccherificio oggi in cassa integrazione.

SARDIGNA BENIDORA. L’omicidio/suicidio delle campagne sarde. 3. L’uva acerba dà più soldi. Contributi a chi fa marcire i grappoli per limitare la produzione: la regione stanzia 372 mila euro ma arrivano soltanto 32 richieste. Si tratta della cosiddetta “vendemmia verde”, che di verde ha ben poco. In sostanza, chi ritiene che sia meglio non vendemmiare, fa una domanda alla Regione, che garantisce una somma consistente per tagliare i grappoli acerbi e lasciarli marcire sui campi. A metterla in pratica sono soprattutto i piccoli proprietari che, con 3.000 euro per ettaro per una vigna doc, preferiscono non affrontare le difficoltà del mercato del vino e non sobbarcarsi il rischio di impresa.

SARDIGNA BENIDORA. Il saccheggio del territorio. Soru: “Puc fermi perchè Cappellacci scoraggia i sindaci”. Urbanistica nel caos, con appena 9 piani urbanistici comunali approvati. “L’obiettivo della giunta è demolire il Ppr, questo crea incertezza delle regole. Ma non ci riusciranno”: l’ex governatore, che del Ppr è il padre, difende la sua creatura, la sua idea di tutela ambientale e di sviluppo dell’isola, di un’economia “che non si può sollevare grazie al mattone vacanziero”.

SARDIGNA BENIDORA. La vendita delle coste. Ppr 2, gli obiettivi di Cappellacci. La giunta vuole allentare i vincoli delle zone costiere. Un Ppr in vigore e un altro in embrione. I Comuni faticano ad adeguare i Puc allo strumento urbanistico vigente e tra poco potranno essere obbligati a confrontarsi con due piani diversi. Restrittivo quello di Renato Soru, maglie più larghe per quello fortemente voluto dalla giunta guidata da Ugo Cappellacci.

SARDIGNA BENIDORA. Cagliari uber alles. Nicola Rassu: gli uffici stanno lavorando a pieno ritmo. L’assessore regionale all’Urbanistica smorza le polemiche e indica i due fronti di intervento: l’esame dei piani urbanistici comunali preludio della successiva verifica di coerenza con il Ppr, e la revisione dello stesso Ppr “che sarà pronto tra qualche mese”.

Cellino si è finalmente rassegnato a pagare i debiti con il comune di Cagliari, 2,3 milioni. Il Cagliari vuole iniziare la pulizia del Sant’Elia. Prima di far entrare gli operai che monteranno le tribune (quelle di Is Arenas oppure quelle già ordinate in Spagna) ci sono una serie di lavori da sbrigare: pulire, ridipingere, predisporre il cantiere.

 

Vinyls, i giudici sono orientati per l’esercizio provvisorio. Se è vero, infatti, che il fallimento della Vinyls è deciso, è altrettanto chiaro che esistono problemi di sicurezza nello stabilimento di Porto Torres da quando i lavoratori hanno abbandonato gli impianti dove sono stoccate tonnellate di sostanze cancerogene e altamente infiammabili.

La gestione dell’acqua, Abbanoa ha scoperto 25mila “fantasmi”. Censimento utenze: La Maddalena prima fra i furbetti, è risultato “fuori ruolo” olre il 47% dei contatori. E la procura sta indagando sui fondi pubblici alla società, in particolare per l’eventuale uso di fondi destinati a investimenti per le spese correnti che comporta una violazione di legge.

Cagliari capitale dell’innovazione. Il 12 e 13 luglio due giorni di confronto con centodue imprese con “Sinnova 2013″, primo Salone dell’innovazione che si svolgerà nel complesso polifunzionale di Santa Gilla. Un camper girerà la Sardegna per quattro giorni alla ricerca di nuove idee da promuovere (www.barcamper.it). Infine sabato sera è prevista una conferenza spettacolo moderata dal giornalista e direttore di Wired Riccardo Luna, dal titolo “Storie di futuro”, in cui si illustrerà la Sardegna tra tradizione e futuro.

IL MODELLO SULCIS. La marcia su Cagliari del Sulcis in rivolta. Protesta silenziosa: in 250 tra artigiani, negozianti e partite iva davanti ai palazzi del potere. Chiesto lo sblocco dei fondi cig.

IL MODELLO SULCIS . La rabbia del Sulcis, i soldi per i cassintegrati dopo una giornata di blitz. Al termine di una lunga giornata di protesta gli indignati del Sulcis tornano a casa stanchi, ma soddisfatti. “All’assessorato regionale al Lavoro sono state firmate circa 800 determine che permetteranno ad altrettante aziende di accedere ai fondi per la cassaintegrazione” ha spiegato il segretario regionale dei metalmeccanici della Cisl.

260 MILIONI MANCANTI. L’annuncio serale attenua, in parte, la brutta notizia arrivata alle 16,30, dopo 13 ore di manifestazione e tre di colloqui serrati fra i sindacalisti della Cisl territoriale e l’assessore Mariano Contu: la notizia che la Regione i soldi per gli ammortizzatori non li ha. Né per il Sulcis Iglesiente (4.000 tra cassintegrati e lavoratori in mobilità) né per quelli di tutta l’Isola (15 mila). Mancano, ha spiegato l’assessore Mariano Contu, 260 milioni di euro: soldi che lo Stato deve dare alla Regione, la quale – passaggio ulteriore – dovrà girarli all’Inps che li erogherà ai destinatari.

FAMIGLIE IN BILICO. «A qualcuno spettano 700 euro al mese, ai cassintegrati in deroga, al terzo rinnovo, 300: pochi soldi, e la stragrande maggioranza non ha visto nemmeno quelli. Come si fa? La situazione è insostenibile», si accalora Rino Barca, della Fsm Cisl. Le determine sbloccate a ieri mattina erano soltanto 1.600: quelle in attesa 13.400. Dietro ognuna di quelle pratiche c’è una famiglia che da mesi (anche sei, nei casi peggiori) si arrangia come può con bollette, imposte, rate dei mutui.

La post-democrazia, il degrado politico che ha affondato le nostre speranze. Secondo Radhouan Ben Amara, consigliere regionale del Pdci, la politica del nostro tempo sfuma nell’apatia generale, nel cinismo: è la post-democrazia, la post-politica; è il governo del cambiamento ma senza nessun progetto e nessuna prospettiva. Oggi abbiamo bisogno di interpreti del mutamento dei tempi, di creatori di pensieri, ma con i piedi ben piantati nella realtà di fango.

 

Call center, la voce della protesta. La generazione mille euro è viva (nonostante la retribuzione) e lotta. Nel Cagliaritano sono circa diecimila i giovani che lavorano nei call center e più di cento sono in sciopero perchè la loro azienda, la Zuritel di via Contivecchi a Cagliari (il ramo online della Zurich Connect assicurazioni), ha cambiato il loro contratto, senza il consenso dei sindacati.

“No alla centrale a carbone”. Il deputato di Sel, Michele Piras, boccia il progetto di riconversione a carbone della centrale elettrica di Ottana che divide Confindustria e sindacati da Coldiretti.

Lingua sarda per chi partecipa ai concorsi». La conoscenza della lingua sarda come elemento di valutazione in concorsi e selezioni del Comune: la proposta arriva con un ordine del giorno depositato dai consiglieri del centrosinistra presso il Comune di Cagliari  Enrico Lobina,Giuseppe Andreozzi, Giovanni Dore, Nando Secchi.

Dopo il referendum di due anni fa. Cappellacci commissaria cinque delle otto province sarde. Il presidente guarda lonatano, mette infatti commissari amici. Le elezioni regionali sono vicine.

La Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della riforma delle Province contenuta nel decreto Salva Italia («la Regione aveva presentato ricorso rivendicando la propria autonomia», ricordano dallo staff del presidente Ugo Cappellacci) e il loro riordino, che ne prevede la riduzione in base ai criteri di estensione e popolazione. Non è materia da disciplinare con decreto legge, ha stabilito. «La decisione non tocca la Sardegna», dice il deputato Pierpaolo Vargiu (Sardegna Si Cambia). Di diverso avviso Roberto Deriu (Ups): «Ora Cappellacci faccia rientrare anche la Sardegna nella legalità costituzionale».

 

Zona franca, il fronte si unisce. Le mozioni presentate da Giampaolo Diana per il Pd, da Franco Mula per i Riformatori, da Claudia Zuncheddu per Sardigna libera e da Efisio Arbau per La Base – seppur nelle diversità – impegnano il presidente della Regione a farsi garante con lo Stato per il rispetto del decreto legislativo 75 del 1998, che prevede l’attivazione di punti franchi in sei porti sardi e nelle aree industriali contigue, attraverso una deroga della presidenza del Consiglio.Si è concordato anche con l’impegno di esitare una legge che diventerà la proposta dell’assemblea per l’attuazione della Zona franca. Che tutti vogliano le agevolazioni fiscali è assodato. Ma non si capisce se la maggioranza persegua quella doganale fiscale o quella integrale.

 

 

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