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Novas sardas de sa chida, settimanale on-line della Fondazione Sardinia, Anno II, n° 15, domenica 14 aprile 2013

Posted By cubeddu On 14 aprile 2013 @ 06:20 In Blog,Novas | Comments Disabled

IN CUSTA  CHIDA: rassegna settimanale di notizie sulla Sardegna.

Uccisi dalla crisi. Vertice per l’emergenza:”Nessuno si senta solo”. Dopo le tragedie degli ultimi giorni, tre drammi a Macomer, Orotelli e Serramanna, la Sardegna piange il suo sessantacinquesimo suicidio della crisi

LE CARCERI   in Sardegna, le uniche nuove  opere pubbliche ‘nazionali’. Il piano (2010) delle carceri in Italia prevede nuovi 11573 posti che renderanno meno afflittive le condizioni dei 65831 detenuti. Dei nuovi 1000 sono in Sardegna (Uta, Bancali, Uta, Massama), che si aggiungono ai 1800 esistenti. Chiuderanno Buoncamino  a CA e S. Sebastiano a SS.

Soru a Gavoi lancia il programma. Mentre Cappellacci alla Fiera si candidava per il bis alla guida della Regione, il suo avversario del 2009 riuniva i fedelissimi a Gavoi “per ripensare la Sardegna da cima a fondo”.

Il Forum di Serdiana. La ricetta di Sel: dialogo con M5S e rinnovamento. Il neodeputato Piras ripropone a Cagliari quello che i suoi fanno a Roma: «cosa intende fare il centrosinistra per rispondere alle istanze che provengono dalla società». Mutuando dall’esperienza dell’elezione di Pietro Grasso e Laura Boldrini alla guida di Senato e Camera, il segretario di Sel ha sottolineato il valore del «patrimonio della società sarda a disposizione di un governo di ricostruzione». A discutere c’era anche il capogruppo sicilano M5stelle Cancellieri. Il PD è  meno ottimista di Sel. Come a Roma.

Mercoledì scorso, in piazza d’Italia a Sassari I lavoratori dell’E.On. La multinazionale tedesca dell’enegia che manda a casa 120 lavoratori, viene invitata a lasciare la Sardegna. Richiesta impossibile: non siamo (ancora) indipendenti e siamo in Europa. Dove i tedeschi qualcosa contano. In piazza, con i sindaci del circondario, ci sono duecento persone, poche rispetto alla mobilitazione di qualche anno fa. La stampa comincia a dirlo: “… la gente non crede più in queste manifestazioni …”. Tutti contro tutti. Si spacca il gruppo consiliare del PSd’Az, i vecchi sardisti (Sanna e Planetta) contro i nuvoi (Maninchedda, Solinas e Dessì), senza che si capisca bene perché. Sel viene abbandonata dal gruppo dirigente sassarese, che accusa Vendola di personalismo; colpi di cosa post elettorali?

“Siamo disposti a mettere a disposizione tutto quello che occorre per dare una mano ai nostri fratelli laziali, ma non siamo in condizioni di accogliere i rifiuti in Sardegna”. Parla Cappellacci, rifiutando la richiesta del comune di Roma. “Non vogliamo neppure prendere in considerazione l’ipotesi, ma possiamo inviare uomini e mezzi”. Cappellacci non vuole, e soprattutto non può. La volta che Soru solidarizzò con Napoli, il suo partito e la sua attuale maggioranza fecero fulmini, saette  … ed aliga di fronte a casa del presidente della Regione.

 

Costa Smeralda, vertice Cappellacci-Qatar. Vanno avanti le trattative sul piano d’investimenti: indispensabile modificare il piano paesaggistico. Ma nel vertice, oltre che per il mattone, c’è stato spazio anche per un ulteriore tema: la protezione del territori dagli incendi. La Qatar Holding sarebbe pronta a finanziare una flotta antincendi fai da te dopo il taglio dei canadair dello Stato.

Questione, non ancora risolta in Costa  Smeralda: la compatibilità urbanistica dell’insediamento ideato dai nuovi proprietari. Per ora, in mancanza di una variazione allo strumento urbanistico regionale (il Ppr) non è possibile realizzare neanche uno dei 500 mila metricubi previsti, e dunque l’unica strada percorribile è quella del restyling dell’esistente, cosa peraltro in corso di realizzazione, anche se sulla trasformazione dei ventisette stazzi insiste ancora un gigantesco punto interrogativo. Cappellacci è spesso presente in Costa. Risolvere i problemi del Qatar agevolerà a risolvere i problemi dei suoi potenti amici palazzinari a Cagliari.

 

Campi per coltivare la creatività. Occasioni di crescita per la fascia d’età 17-21 anni, a cavallo tra scuola e università: ricca d’idee ma povera d’esperienza. L’iniziativa si intitola Creativity Camp Sardegna e punta a offrire gli strumenti per trasformare le idee in progetti concreti. Il progetto nasce con l’obiettivo di sollecitare tra i ragazzi la creatività imprenditoriale.  Lo scopo è avvicinare i ragazzi, migliorare l’autostima, lavorare sulla motivazione e la capacità di concretizzare le proprie idee.

Gianluca Cotza, natali e vita in Piemonte ma origini a San Giovanni Suergiu, tecnico specializzato per professione e cantautore per passione, ha vinto la sua battaglia contro l’ex assessore regionale all’Agricoltura Andrea Prato e l’associazione “I Pratici”: non potranno più utilizzare il marchio per il movimento politico Il Quinto Moro. Il giudice della Sezione speciale delle imprese del Tribunale di Cagliari, con una sentenza depositata pochi giorni fa, ha stabilito che l’unico titolare di contrassegno e simbolo è Gianluca Cotza. Il marchio (ideato nel 1998) è stato depositato nel maggio del 2008, e la verifica delle categorie merceologiche registrate (tra cui la Classe 41 riservata ad attività sportive e culturali).

Legambiente chiede nuove norme per un settore che crea lavoro. La Sardegna può diventare un laboratorio di innovazione nel campo energetico e produttivo ma servono regole certe per evitare speculazioni. È questo in sintesi l’appello lanciato da Legambiente. Nonostante la costante contrazione dei consumi di energia per effetto della crisi industriale (nell’Isola – 10% nel 2012), la Sardegna può, però, diventare laboratorio di innovazione: energia solare, idroelettrica, eolica, geotermica, quella prodotta dalle biomasse, dalle maree e dalle onde.. «Sarebbero sufficienti 7.000 ettari in tutta la Sardegna, appena lo 0,3% dell’intera superficie, per creare un sistema che garantisca ai sardi l’autosufficienza energetica».

La Regione: non ci sarà alcun impianto eolico davanti all’Asinara. Il no secco arriva dopo l’insurrezione dei sindaci Bocciato per sempre l’eolico nella Nurra. Tutti i progetti vengono rispediti al mittente perché rientrano nella fascia costiera e in zona archeologica. La decisione degli uffici regionali non ammette margini di ripensamento. Quell’area ha un valore paesaggistico e archeologico che non può in alcun modo essere alterato.

Vincenzo Onorato, patron di Moby e titolare del 40% di Cin (la Compagnia italiana di navigazione che ha acquistato Tirrenia), ha detto che «non sarà rispettato il piano industriale della società e non sarà perfezionata la fusione con Moby». Da qui la contrapposizione all’altro socio di maggioranza, il fondo d’investimento Clessidra (che detiene il 35%). E’ presto per capire cosa succederà nel caso in cui il patto non venga rispettato.

Sulla strada statale 131, nel tratto di Serrenti compreso fra Nuraminis a Sanluri, oggetto dei lavori (infiniti) di ammodernamento, sono ricomparsi dopo molti mesi gli operai. Un drappello sparuto (4 operai e due automezzi) dalle otto erano impegnati nella pulizia dai detriti che invadono la carreggiata ridotta ad una mulattiera. Non è chiara quale sia l’intenzione dell’Anas.

Secondo il ministero della giustizia italiano, che decide su carceri e carcerati. «La capacità ricettiva ottimale complessiva dei 12 istituti penitenziari della Sardegna è pari a 2.257 posti letto», spiega De Gesu, «alla data odierna i posti effettivamente disponibili, al netto di quelli temporaneamente non utilizzabili per ristrutturazioni, sono 1.943. I detenuti attualmente presenti negli istituti sardi sono 2003. II tasso effettivo di affollamento regionale è quindi pari al 103%, ovvero 103 detenuti ogni 100 posti, contro il dato nazionale pari a circa il 140%: 140 detenuti ogni 100 posti». Quello della Sardegna, spiega Gianfranco De Gesu è «il Provveditorato con il minor tasso di affollamento d’Italia. Per effetto dell’attivazione delle due nuove strutture di Cagliari e Sassari, la capacità ricettiva regionale aumenterà di circa 400 posti”. Sul fronte organici. «Alla data del 21 marzo scorso a fronte di un organico regionale di 1.324 unità ne erano in servizio 1.262, il 95%». Non solo: «II 22 marzo con proprio Decreto, il ministro della Giustizia ha determinato la nuova ripartizione delle dotazioni organiche del Corpo di Polizia penitenziaria che, come da noi richiesto, assegna alla regione 1.834 unità; ben 510 in più rispetto al precedente». Aspetto, quest’ultimo, apprezzato anche nel documento firmato dalle segreterie Sappe, Osapp, Uil Pa e Cisl Fns.

I tre grandi elettori sardi del nuovo capo dello Stato italiano saranno, come nel passato, i presidenti della Regione e del Consiglio regionale, e il capogruppo del primo partito d’opposizione. Nell’ordine: Ugo Cappellacci, Claudia Lombardo, Giampaolo Diana. Dal 18 aprile si uniranno al Parlamento per eleggere il successore di Giorgio Napolitano.

Giovedì 18 aprile, quando le Camere inizieranno le votazioni per il nuovo capo dello Stato, al Quirinale arriverà una delegazione sulcitana: i delegati del movimento Partite Iva che porteranno gran parte delle centomila cartoline con le quali si chiede al presidente della Repubblica di farsi garante dell’applicazione immediata della zona franca integrale.

Un migliaio di ettari sbancato dai militari nel Salto di Quirra per impedire l’accesso «di animali e persone nelle aree interdette al transito in quanto sequestrate dalla Procura di Lanusei”. Il giudice per le indagini preliminari Giovanni Massidda ha invece  ordinato ai ranger di Muravera di mettere i sigilli a tutta l’area interessata dai lavori e bollato come «falso o parziale» quel racconto, che aveva convinto i Comuni a dare l’ok all’intervento. «In teoria le opere dovrebbero ricollegarsi alla bonifica ambientale, ma in concreto sono indicate dall’autorità militare come “destinate allo svolgimento di campagne di addestramento e sperimentali, condotte da militari e ditte civili, che prevedono tra l’altro l’effettuazione di test esplosivi”.

Alluvione di Buenos Aires, la solidarietà dei circoli sardi

L’alluvione che alcuni giorni fa ha devastato la provincia di Buenos Aires ha colpito gravemente la comunità degli emigrati sardi. Dieci famiglie collegate al Circolo sardo “Antonio Segni” di La Plata hanno perso tutto. Nella sede del Circolo si sono intanto sistemate due di queste famiglie. I Circoli vicini di Buenos Aires hanno inviato vestiario e generi di prima necessità; intanto la FASI (Federazionei Associazioni Sarde in Italia), tramite la sua Presidente Serafina Mascia, ha chiesto all’Assessorato del Lavoro della Regione Autonoma della Sardegna di poter cambiare la destinazione del contributo assegnato per il progetto “Piazza Sardegna” di La Plata in modo da dare un aiuto alle  famiglie che ne hanno più urgente bisogno.

Il sindaco di Olbia: senza aerei è allarme incendi. Il primo cittadino prepara anche un’ordinanza che impone ai privati di tenere puliti i propri terreni, previste multe record. La macchina del tempo riporta la Gallura 30 anni indietro.

Torre dei fenicotteri, s’indaga sul contratto Regione-Zuncheddu

Il fascicolo riguarda l’affitto di un palazzone a Santa Gilla. Solo per le pulizie annue il costo sarà di 120mila euro. Il contratto di affitto biennale e la procedura di selezione con cui l’amministrazione regionale ha acquisito alcuni locali del complesso immobiliare “I Fenicotteri” dell’editore Sergio Zuncheddu per realizzarvi la nuova sede di Sardegna.it (società in house della RAS con 150 dipendenti) è al centro dell’ inchiesta giudiziaria.

 

 

 

 

 

La Nurra minacciata dall’assalto dell’eolico.

Parte da Stintino la battaglia contro l’installazione di nuovi impianti. Il sindaco Diana:”Un business per le società, un danno per i territori”.

 

Vinitaly, e’il Vermentino l’arma dell’isola per l’export.

Occhi puntati su India, Cina, Giappone e sugli altri mercati dell’Estremo Oriente. E Argiolas scommette sul Turriga che quest’anno celebra i suoi vent’anni.

 

 

 

 

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