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Novas sardas de sa chida, settimanale on-line della Fondazione Sardinia, Anno I, n° 27, domenica 23 settembre 2012

Posted By cubeddu On 23 settembre 2012 @ 15:20 In Blog,Novas | Comments Disabled

Editoriale: Glorie  sarde, di Mario Cubeddu

IN CUSTA CHIDA,  rassegna della stampa sarda della settimana.


Glorie  sarde, di Mario Cubeddu

Ci sono cose che senti, registri infastidito, cerchi di cancellare, ma non c’è niente da fare, ritornano. Qualche anno fa, come tutti gli anni, sinchè ho fatto l’insegnante, i miei migliori alunni partivano per andare a studiare “in Italia”. Era un problema, distanza, straniamento, spese. Incidentalmente mi dicono: Tizia non ha avuto problemi, il padre è consigliere regionale e ha comprato l’appartamento a Bologna, lei può stare tranquilla.   Fai i calcoli, perché a Bologna ci sei stato, hai amici, quanto ci vorrà, 300/400 mila euro minimo. Il suddetto consigliere regionale nasce insegnante come te, quei soldi vengono dalla politica. Un compagno di lungo corso istituzionale di sinistra,  PCI regolare, Togliatti Gramsci Berlinguer e tutto quello che è venuto dopo. E dici: accidenti, guarda un po’ cosa fa il consiglio regionale della Sardegna. Aveva ragione quel ragazzo del Mariano IV di Oristano di cui ho captato una conversazione, poteva avere 17 anni: io mi candido e divento consigliere regionale, sono sistemato a vita. Mi ha sorpreso una tale precoce intelligenza di come va il mondo. Non aveva questi voti in matematica e italiano, era pigro nello studio, scarso nei voti, ma non gli mancava l’intelligenza. E l’ho visto qualche anno dopo in TV, era già vicino al consiglio provinciale. Tanto di cappello alla costanza dei propositi.                                                                                         Spero solo che nel frattempo l’istituzione sia cambiata abbastanza da non lasciare spazio a uomini come lui, Ma sono certo del contrario. Insomma, avrete visto la graduatoria delle spese dei consigli regionali,  avrete visto che, per mantenere in vita l’operato istituzionale di un centinaio di persone in Sardegna, ci vogliono circa 100 milioni di euro, un milione di euro a persona. Vi siete resi conto che mentre tutta Italia guarda stupefatta la meraviglia di operai vicini a una miccia che forse farà esplodere quintali dI esplosivo ammassato per l’occasione a centinaia di metri sotto terra, mentre l’Europa si commuove per i cassintegrati appesi a cupole, fili tesi sul vuoto, baratri spalancati su fosse di leoni e di coccodrilli, i politici sardi di ogni colore continuano a godersi la seconda piazza del politico più numeroso e meglio retribuito d’Italia? Sono anche pronti ad indossare il casco e a trascorrere le notti all’addiaccio. Ma l’eroe in questo caso è corazzato dai privilegi del parlamento italiano! 80 consiglieri, 73 milioni di euro, un costo per sardo di 4400 euro, il più alto in assoluto contro i 3300 della Sicilia e i 729 euro a lombardo. Per questo abbiamo avuto l’autonomia, per questo sono morti i nostri nonni sul Carso, i nostri quadrinonni a Sanluri, i nostri antenati a Cornus e sulle frontiere del limes barbaricino: perché l’ultimo usciere, l’ultimo forestale, l’ultimo dipendente di un ente regionale assunto in maniere clientelare potesse godere una condizione di vita divina, quale i suoi simili non potranno mai neanche immaginare!                                                                                                                                                            Chi paga il conto ai nostri eroi, a tutti i consiglieri di destra e di sinistra? Ciascuno di noi con le tasse straordinarie che vengono trattenute sulle nostre pensioni e sui nostri stipendi. Sappiamo come ciascuno degli “onorevoli” (orribile parola di cui generazioni di politici non si sono vergognati di fregiarsi) riceva ogni anno, oltre gli emolumenti e le “indennità”, decine di  migliaia di euro in aggiunta per la propria attività politica. Ebbene, io che sono stato e sono iscritto al PD per amore di Renato Soru, la delusione politica più cocente dai giorni del giugno 1796 in cui Giomaria Angioy invece di affrontare i traditori cagliaritani preferì fuggire da Oristano verso un inutile esilio, mi chiedo: dove e come utilizzano i fondi della Regione sarda  i consiglieri regionali eletti nella mia provincia, quello di Oristano? Dove sta il resoconto euro per euro dei soldi nostri che ricevono ogni giorno? Hanno comprato anche loro l’appartamento ai figli che vanno a studiare a Bologna?

 

IN CUSTA CHIDA,  rassegna della stampa sarda della settimana.

Vertenza entrate, la Camera vota: «Subito i soldi»

Il miliardo e 300 milioni di euro arriveranno entro l’anno nelle casse della Regione Sardegna anche senza le lungaggini delle «norme di attuazione». E sarà scongiurato il rischio che i soldi non siano utilizzabili. L’accordo firmato nel 2006 da Romano Prodi e Renato Soru prevedeva che dal 2010 entrassero in vigore nuove norme, norme che però il governo Berlusconi non aveva attuato.

Il Comune sollecita la Regione sulla limba e le zone franche

Lingua sarda e zona franca sono state oggetto di discussione nel Comune di Tonara, ove l’amministrazione ha deciso di approvare due mozioni da inviare alla Regione. La prima affinché la Regione provveda immediatamente alla delimitazione territoriale ed alla emanazione delle norme di operatività delle zone franche. L’altra mozione invece riguarda la lingua sarda al fine di corredare la domanda per la preiscrizione a scuola, a partire dall’anno scolastico 2013/2014, del modulo relativo alla richiesta di avvalersi per i propri figli dell’insegnamento della lingua sarda così come previsto dalla normativa in vigore.

 

«Il Consiglio rispetti il referendum»

Il Comitato per la Costituente ha rivolto un pressante invito alla presidente del Consiglio regionale e ai capigruppo di maggioranza e di opposizione perché venga approvata in modo tempestivo la legge che istituisce l’Assemblea costituente, alla quale affidare la riscrittura dello Statuto di autonomia e della legge statutaria (su forma di governo e norme elettorali).

Miniera, Giunta sconfitta

Il siluro per i vertici della Carbosulcis centra anche la Giunta Cappellacci: che dovrà rimuovere il management della miniera, dopo il sì del Consiglio regionale alla mozione di censura dell’operato dei dirigenti di Nuraxi Figus. Per Chicco Porcu (Pd) la sconfitta della giunta «segna politicamente la fine della legislatura».

Saremar, ultimatum di Cappellacci

La legge sulla Flotta sarda sarà un banco di prova decisivo per la maggioranza di centrodestra. Lo dicono con chiarezza i capigruppo delle forze dell’alleanza

I Moratti aprono la Saras ai soci russi

Il titolo Saras vola in Borsa, (+6,57%) dopo l’annuncio che la società dei Moratti sta dialogando con la russa Rosneft per arrivare a una cooperazione. Saras ha necessità di un socio per le mutate condizioni di mercato e del crollo dei margini di raffinazione. L’impatto economico della Saras, in Sardegna è forte perché l’azienda, al di là dei posti di lavoro, ha una forte relazione con il tessuto produttivo circostante, (manutenzione, acquisti, trasporti) e secondo alcuni calcoli effettuati dall’ex Osservatorio economico della Regione pesa per circa due punti sul Pil dell’isola.

Fermata più vicina: spente altre 37 celle elettrolitiche

La fermata dell’Alcoa avanza inesorabile ma gli operai sono pronti a tornare in piazza. Con lo spegnimento di ulteriori 37 celle elettrolitiche, circa un terzo della sala elettrolisi (100 celle su 300) sarà ferma.

I minatori: via il blocco della discarica

Dopo quasi un mese, i minatori hanno deciso di sospendere la protesta, rimuovendo il blocco che impediva ai mezzi in arrivo dalla centrale termoelettrica dell’Enel di scaricare i rifiuti della combustione nella discarica. Una situazione che rischiava di avere gravi ripercussioni sulla centrale Enel anche in termini occupazionali.

Call center, la chiamata è chiusa

Mille manifestanti hanno scioperato per ricordare che le società del mondo delle telecomunicazioni – da Tiscali, Sky, Telecom, H3G fino ad arrivare al più piccolo call center- sono un tassello importante dell’economia isolana. Si contano più di diecimila occupati: molti di loro rischiano di essere mandati a casa.

Futuro di Ottana, Regione assente

«Sbaglia chi dice che l’industrializzazione della Sardegna centrale ha prodotto solo fallimenti nei suoi quarant’anni di storia. Ci ha permesso di costruire le nostre case, far studiare i nostri figli». L’intervento accorato di un operaio svela il senso profondo della vertenza Ottana. Nel nord e nel sud della Sardegna sono gli industriali a voler scappare, qui c’è un imprenditore, Paolo Clivati, che vuole restare, e certo avrà le sue buone ragioni economiche per farlo, ma chiede condizioni precise perché ciò accada.

Edilizia, in settemila hanno perso il lavoro

Il numero degli addetti è sprofondato nel giro di quattro anni. Un settore strategico come quello dell’edilizia spazzato via dalla furia della crisi. Il settore si porta dietro un indotto gigantesco. Basti pensare che all’apertura di ogni cantiere di mettono in moto altre 47 attività correlate: dalla carpenteria alla ceramica, dall’idraulica ai laterizi.

Piccoli paesi muoiono disperati

Giovani senza lavoro. Uffici e servizi che chiudono. E famiglie giovani che scappano dai piccoli paesi. Il funerale dell’Alta Marmilla sembra prossimo «Qui non abbiamo l’Alcoa, ma facciamoci sentire» è il sunto dell’ intervento lanciato su facebook dal sindaco di Villaverde e condiviso dai colleghi del territorio.

Agricoltura e pastorizia in ginocchio

Se dieci anni fa in Sardegna gli ettari coltivati erano 85 mila, adesso si sono ridotti a 35mila. Il dato singolare è che ultimamente il ricambio generazionale è sensibile, e molti giovani scommettono sull’agricoltura.

Peste suina, dalla Regione sette milioni per le aziende

La Giunta regionale ha stanziato oltre 7 milioni di euro per fornire aiuti economici alle aziende suinicole della Sardegna danneggiate dalla peste suina africana nel biennio 2011-2012 e per la realizzazione di strutture di allevamento in linea con le norme sanitarie.

Microcredito, c’è il nuovo fondo

La Sardegna ha destinato 500 mila euro per un fondo per il microcredito interregionale per la realizzazione di programmi e progetti di microimprenditorialità da finanziare con gli strumenti del microcredito. Lo scopo del microcredito è consentire a persone che hanno caratteristiche tali da escluderli dai finanziamenti bancari, a creare una nuova impresa.

Nell’Isola 179 imprese con fatturati eccellenti

Sono 179 in Sardegna le aziende «in salute» cioè, secondo l’analisi elaborata dall’agenzia di rating italiana Crif (Cra), società di capitali con fatturato superiore a cinque milioni di euro e un rating che ricade nelle classi di eccellenza da A1 ad A4. Mentre a livello nazionale lo studio ha evidenziato che sono oltre 24.000 le imprese ad avere un rating top performer.

C’è il pecorino per i vegetariani

La Sardegna continua a consolarsi con le sue eccellenze, anche in agricoltura. La Erkiles di Olzai produce un eccellente pecorino a caglio vegetale (Intintos) specifico per i vegetariani. Davide Chiai (Barisardo) esporta in vaschette di plastica termosaldate il prelibato casu axedu. Fra le eccellenze anche il torronificio di Sant’Andrea Frius della famiglia Melis, che gestisce una filiera a chilometri zero.

Cola a picco il turismo balneare

La tipologia del nuovo turista cagliaritano? Volo a basso prezz, mezzi pubblici o auto noleggiata in aeroporto e due o tre pernottamenti nelle strutture ricettive di Cagliari tra hotel e bed and breakfast. Un abisso rispetto al turista pre crisi che prenotava il traghetto, si portava dietro auto e molti bagagli. E stava nell’isola, spesso il più lontano possibile dalla città, almeno sette-dieci giorni.

Turismo in camper: il Comune premiato per l’organizzazione

Importante riconoscimento per l’amministrazione comunale di Sardara, premiata al concorso nazionale 2011 “I Comuni del turismo all’aria aperta”, promosso da varie associazioni del settore camper e caravan, della filiera dell’industria automobilistica e del turismo.

I segreti del gigante rosso

Sensazionale scoperta archeologica nell’area del Nuraghe Arrubiu a Orroli. Durante i lavori di scavo nella tomba dei giganti, a 150 metri di distanza dal nuraghe, sono emersi alcuni bronzetti e numerose perle devozionali appartenenti al XII e al XIII secolo avanti Cristo. La scoperta è destinata a stravolgere le vecchie convinzioni degli storici: i bronzetti ricomparsi a Orroli sono prodotti autoctoni e non risalgono al periodo dei primi contatti con i popoli fenici.

 

Le Acli rilanciano la scuola di politica «Serve una nuova classe dirigente»

«Oltre alle emergenze industriali e occupazionali, in Sardegna esiste anche un’emergenza di formazione della classe dirigente che deve essere ai primi posti dell’agenda politica». A sostenerlo è Ottavio Sanna, presidente regionale delle Acli, che ha presentato in una conferenza stampa la nuova edizione della Scuola di formazione politica e sociale.

Olbia, rubate 13 tonnellate di cozze alla diossina

Un grosso quantitativo, 13 mila chili di cozze (13 tonnellate) provenienti da Taranto, è stato fatto sparire dal golfo di Olbia in cui era stato tenuto sotto sequestro sanitario. Qualcuno l’ha rubato, di notte, forse per vendere le cozze al veleno sul mercato nero.

Un progetto faraonico per il rilancio

La WDL srl, società isolana con alle spalle alcune banche nazionali, ha presentato un progetto per il rilancio di Porto Torres. Con 45 milioni di euro, si prevede di creare nuove strutture (tra cui un albergo di 14 piani con un ristorante panoramico lungo la spiaggia della Renaredda, un anfiteatro da tremila posti, uno yacht club, una sala mostre, un centro iperbarico, strutture ricettive, ecc.), valorizzare quelle già esistenti, la costruzione di spazi destinati alle attività turistiche e il potenziamento della viabilità

Alitalia taglia voli ad Alghero e Cagliari

Finita l’estate dei grandi incassi le compagnie aeree ricominciano a fare e a disfare la programmazione dei voli infischiandosene allegramente delle esigenze dei sardi. La notizia dell’ennesima beffa sui cieli isolani ha scatenato immediate reazioni politiche.

A Is Arenas partita a forte rischio

Niente festa domenica a Is Arenas. Cagliari-Roma, seconda partita in casa, dovrà emigrare o chissà. Sicuramente lo spettacolo per i tifosi salta: lo stadio non ha la conformità. Qualcuno pensa si tratti di un’esagerazione ma le forze dell’ordine sono irremovibili. I sindacati di polizia sostengono l’impossibilità di operare sufficientemente tranquilli fuori e dentro uno stadio non finito e non a norma.

La rivoluzione di Miglio

Prima mini rivoluzione da parte del nuovo arcivescovo di Cagliari. Monsignor Arrigo Miglio ha scelto il ritiro mensile del clero per ufficializzare le nuove nomine ai vertici della Chiesa diocesana. Si parte con la riorganizzazione degli Uffici, alcuni dei quali inesistenti o devitalizzati dalla precedente gestione, a cominciare da quelli delle Comunicazioni sociali e della Pastorale del lavoro, affidati a don Giulio Madeddu.

 

 

 

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