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Novas sardas de sa chida, settimanale on-line della Fondazione Sardinia, Anno I, n° 26, domenica 16 settembre 2012

Posted By cubeddu On 16 settembre 2012 @ 10:11 In Blog,Novas | Comments Disabled

Editoriale: CANDO SI PESAT SU ‘ENTU EST PREZISU BENTULARE, di Giacomo Meloni. IN CUSTA CHIDA: rassegna della stampa sarda della settimana

IL VENTO di Vangogh

Editoriale: CANDO SI PESAT SU ‘ENTU EST PREZISU BENTULARE


CANDO SI PESAT SU ‘ENTU…EST PREZISU BENTULARE:  la prima riflessione sulla rivoluzione annunciata. A TRAMATZA NASCE LA CONSULTA RIVOLUZIONARIA,  di Giacomo Meloni, segretario generale della CSS

 

Cagliari, 15 settembre 2012

Ieri a Tramatza si respirava un’aria diversa. La tensione dei 600 e più partecipanti all’assemblea generale di tutti i Movimenti facenti parte della Consulta Rivoluzionaria  era altissima. Certo pesavano le situazioni drammatiche dei soggetti colpiti da questa crisi socio-economica-occupazionale devastante, che ha cacciato nella depressione e disperazione pastori, artigiani, commercianti, operai, piccole e medie aziende ed intere famiglie.

Ieri qui a Tramatza vi era uno spaccato vero della società sarda, di quella società a cui i massmedia si interessano soprattutto  quando  la disperazione diventa comunicazione-spettacolo, come sicuramente (fatte le debite eccezioni) sono stati i casi clamorosi di attestazioni di solidarietà sospetta e pelosa, talvolta  strumentale, utilizzata  da non pochi personaggi politici, che si sentono già in campagna elettorale e non hanno un benché minimo rispetto per il dramma che sta vivendo il popolo sardo.

Gli interventi erano pieni di rabbia, ma tutti riuscivano a coinvolgere la platea e a suscitare quei sentimenti di appartenenza che ti fanno scoprire la freschezza della politica quando è legata saldamente ai problemi di chi li vive in carne ed ossa. La vecchia politica sembrava distante anni luce  e sicuramente è rimasta fuori da quella sala dove era invece  presente un pathos che ti prendeva alla gola, ti attraversava la persona, i coinvolgeva totalmente.

L’apertura dei lavori da parte di Felice Floris, leader del Movimento Pastori Sardi – brevissima,  piena di indicazioni di lotta, incisiva e puntuale, capace di riscaldare il cuore,  soprattutto dei pastori presenti in forze – dà inizio agli interventi, numerosissimi, tra cui quello di Andrea Impera. Il  leader del Movimento artigiani e commercianti Liberi del Sulcis ha un nodo alla gola quando dice che, uscendo di casa nel suo territorio, tocca con mano la disperazione della sua gente, che si imbottisce di ansiolitici perché non ce la fa più a reggere gli avvisi di mora, le scadenze fiscali, le minacce di fallimento, col terrore che gli venga sequestrata l’Azienda o perfino la casa dove abita con la famiglia. Eppure, continua il suo intervento sollevando il tono di voce: ci sarebbe la possibilità di nuovo sviluppo per la nostra Isola, istituendo  immediatamente   la Zona Franca, che la stessa Cancelliera Angela  Merkel sul quotidiano tedesco Der Spiegel  sollecita quando dichiara in una recente intervista:”Se i politici sardi non dormiranno, la Zona Franca in Sardegna potrà diventare a breve una realtà”.Ma i nostri politici, la Giunta ed il Consiglio Regionale sono latitanti e, se entro il 30 giugno del 2013 non faranno gli atti richiesti dalla CE, perderanno definitivamente questa grande opportunità.

Intervengono, quasi di fila, i leader indipendentisti presenti: Gavino Sale di IRS, Bustianu Cumpostu di Sardigna Natzione, l’on. Claudia Zuncheddu di Sardigna Libera. Si dichiarano tutti disposti a fare un passo indietro per costruire un blocco sociale forte e unito, mantenendo ognuno la propria identità, ma capaci di lasciare propri simboli e bandiere per costruire insieme un’unica piattaforma e un progetto capace di essere portato a compimento per cambiare radicalmente la Sardegna. Gli stessi concetti ribadiscono Felice Floris  e Fortunato Ladu del MPS, il Segretario Nazionale della Confederazione Sindacale Sarda-CSS Giacomo Meloni (più volte interrotto dagli applausi dell’Assemblea), da Efisio Arbau del Movimento La Base di Nuoro, dall’impetuoso Ivan Garau leader del Movimento Artigiani Liberi, da Marco Mameli portavoce del Presidio di Piazzale Trento e del Movimento antiequitalia e usura bancaria.

E’ un grande giorno e forse un avvenimento storico. Mai in Sardegna si era formato  un blocco sociale così forte e coeso, che si costruisce intorno ad una piattaforma e ad  un progetto unitario capace di fare paura ai partiti e alla classe politica dominante. Esso è capace di rompere molti equilibri e, soprattutto, non è un fronte semplicemente contestatario. Finora la politica del governo e della Regionale, con le Istituzioni,  ha risposto tappandosi occhi e  orecchie,  facendosi scudo delle forze dell’ordine che vergognosamente sono state  mandate a bastonare pastori e operai, rei soltanto  di difendere i posti di lavoro e la loro dignità.

L’Assemblea non è caduta nella trappola di schierarsi contro i minatori della Carbosulcis e contro gli operai di Alcoa, ma ha saputo distinguere tra la solidarietà agli operai che lottano per il lavoro, e i progetti folli che una classe politica imbelle e corrotta sostiene a suon di soldi pubblici e ingenti risorse, quelli che è ora di impegnare in imprese credibili, sostenibili con l’ambiente ed efficaci in termini di ricadute certe e immediate  di posti di lavoro sui territori. Basta con gli sprechi di denaro pubblico che sono serviti a foraggiare una classe politica (e talvolta personaggi politici e sindacali corrotti!). La risposta dell’Assemlea a tutto ciò è stata chiarissima:A FORAS SA CLASSI SFRUTTADORA, A FORAS SA POLITICA COLLUSA,TRUNCARE SAS CADENAS, LIBERAI SU POLULU SARDU, MERIS IN DOMU NOSTA.

Appuntamento alle prossime riunioni delle Commissioni della Consulta Rivoluzionaria per affinare il programma e per tutti appuntamento alla grande Manifestazione  che nel mese di Ottobre concentrerà su  Cagliari  – davanti al Palazzo del Consiglio – 50 mila persone che, all’unisono,  chiederanno -con tutte le forme pacifiche e democratiche possibili, le dimissioni della Giunta e dell’intero Consiglio Regionale.

Giacomo Meloni

Cagliari,15/09/2012

 


IN CUSTA CHIDA:  rassegna della stampa sarda della settimana

Assemblea della Consulta rivoluzionaria

È il movimento costituito mesi fa da pastori, artigiani, operai, anti-Equitalia, impiegati, studenti e indipendentisti e che, nell’assemblea convocata a Tramatza,  potrebbe decidere di scendere in campo anche come soggetto politico. Lanciata dal Movimento pastori e dagli Artigiani e commercianti liberi del Sulcis, la Consulta ha raccolto l’adesione del gruppo culturale Sardegna virtuosa, di «A Manca» e altri movimenti.

Consiglio, unità a denti stretti

Sono quattro le mozioni del Consiglio regionale, nuove di zecca e approvate all’unanimità, sulla crisi economica sarda. Si aggiungono al già affollato scaffale di documenti simili: il che non autorizza ottimismo sulla loro incisività. Una rispolvera «l’azione politico-istituzionale e di lotta sociale» per l’intera vertenza Sardegna; due sono dedicate alla crisi del Nuorese, chiedendo l’attuazione del Patto per il territorio e un confronto con Terna e governo per impedire la chiusura di Ottana Energia e Ottana Polimeri. L’ultima spezza il silenzio su Vinyls e invoca il ritorno della cassa integrazione per i dipendenti. L’unità nel voto, però, non inganni: il dibattito nell’aula di via Roma ha fatto registrare un «tutti contro tutti» in entrambi gli schieramenti.

La Chiesa si schiera: «Stato inadempiente»

La Pastorale del lavoro sarda si schiera a favore delle lotte dei lavoratori e dei sindacati: «La Vertenza Sardegna va portata al tavolo del presidente del consiglio dei ministri perché questa regione è stata sottoposta a un continuo sfruttamento delle sue ricchezze e del lavoro dei suoi figli, ricevendo in cambio fughe e abbandoni, una volta consumati gli incentivi e le agevolazioni, e territori degradati e malsani».

 

Oristano 5 Stelle vara la costituente

I rappresentanti dei gruppi 5 Stelle (associazioni e meetup) hanno votato per la formazione della Assemblea Costituente, aperta a tutti coloro che vorranno aderire al Movimento. L’incontro, a cui hanno partecipato più di cento membri in rappresentanza di vari gruppi locali e delle realtà associative che si richiamano al M5S, ha votato in modo unitario.

 

«Ripartire dai territori per un vero sviluppo»

«Questa crisi epocale non può essere affrontata vertenza per vertenza, ci vuole un’idea d’insieme che coinvolga tutti. Per questo il sindacato ha deciso di avviare la mobilitazione generale dai territori». Enzo Costa, segretario generale della Cgil sarda, spiega la strategia unitaria messa a punto assieme a Cisl e Uil.

 

Province, riparte la mobilitazione

L’Ups non ci sta ad assistere alla fine delle Province decretata dal referendum regionale prima che dalla riforma del Governo Monti che conserva la metà delle 107 attuali. E annuncia battaglia.

 

Un esercito di 100mila cassintegrati

La Sardegna si salva solo dalla mancanza di infiltrazioni sistematiche della criminalità organizzata. Per il resto, l’elenco delle criticità è infinito.Sono circa 100mila persone, un sardo su sedici, coloro che utilizzano le diverse forme di ammortizzatori sociali (cig ordinaria, straordinaria e in deroga, e mobilità) e di queste, a fine anno si presume che quasi ventimila usufruiscano della cig in deroga, quella che si rilascia alle aziende che non hanno i requisiti, perchè piccolissime. Nessun settore, nessun territorio è immune dalla crisi.

 

Lavoro, i giovani si rivolgono all’estero

Il mercato del lavoro caratterizzato in Sardegna dall’anomalia di avere tanta domanda e nessuna offerta, spinge i giovani sardi, sempre più a cercare il posto di lavoro all’estero. Lo confermano i dati dell’Eures, lo strumento della commissione europea.

 

Fuga dal Sulcis, i giovani se ne vanno

Nei primi quattro mesi del 2012 l’ufficio Anagrafe del Comune di Carbonia ha registrato 170 cancellazioni: una media di quarantadue partenze al mese. La stragrande maggioranza dei nuovi emigranti ha dai 25 ai 35 anni. Ma non solo: in questo scorcio di 2012 è stata sovente registrata la partenza di intere famiglie.

 

In sette mesi il record delle partenze

Scappano. Lontano dalla disperazione, dall’assenza di prospettive per il futuro. Non è la cronaca di qualche decennio fa, ma la realtà di oggi. Nei primi sette mesi di quest’anno ben 292 iglesienti hanno fatto le valigie per andare a cercare fortuna altrove. Nel 2011 hanno lasciato Iglesias 397 persone; nel 2010 sono state 434.

 

Infermieristica, il miraggio di un lavoro

Per chi intraprende la strada dell’università, in testa alle scelte per un futuro lavorativo “veloce” ad arrivare resta il corso di Infermieristica, che anche quest’anno appare come lo sbocco sicuro nel mercato del lavoro.Al test di ammissione a numero programmato dell’Università di Sassari si sono presentati 1645 candidati per 250 posti disponibili.

Alghero, mini-rivoluzione anticasta

A 80 giorni dall’insediamento, quasi in silenzio, il nuovo sindaco guida una mini-rivoluzione anticasta. «Nelle scelte dei dirigenti delle società partecipate non badiamo più a logiche da spoil system o alle appartenenze politiche. Prima valutiamo le competenze e le capacità nel dare risposte alla città» spiega Stefano Lubrano, ex presidente di Confindustria prestato alla politica, oggi a capo della giunta di centrosinistra. Intanto ha già fatto scandalo la nomina ad assessore al Bilancio di una collaboratrice dell’ex sindaco del Pdl, candidata annunciata nella lista dello stesso. Il sindaco nei fatti si tiene in equilibrio fra la destra berlusconiana e pezzi del centro sinistra e della sinistra estrema.

 

Cala la notte su Alcoa. Poche speranze dopo il vertice romano

Il futuro dell’Alcoa resta un grande e drammatico punto interrogativo. L’incontro al Ministero dello sviluppo economico lascia totale incertezza sul destino della fabbrica di Portovesme. Lungo le strade la protesta dei lavoratori letteralmente circondati dalle forze dell’ordine.

 

Cariche, scontri e feriti

Alla fine tornano a casa stanchi, delusi e divisi. La trasferta romana per gli operai dell’Alcoa si conclude nel peggiore dei modi. Con un’assemblea pubblica davanti a decine di telecamere vicino all’ingresso del ministero dello Sviluppo economico.

 

Caccia ai falsi bombaroli

Polizia al lavoro per individuare i responsabili del falso attentato al traliccio a pochi passi dall’Alcoa. C’è del materiale su cui lavorare: i candelotti (che poi si è scoperto contenere mastice, non esplosivo), la scatola metallica con i fili.

 

Riva: «In campo con voi»

Fa «squadra» con gli operai di Alcoa e ne condivide la protesta per il diritto al lavoro. Gigi Riva, Rombo di tuono (come lo ribattezzò Gianni Brera), scende in campo coi lavoratori del Sulcis.

Dal Piemonte proposta basata sull’eolico ad alta quota

Il sistema promosso dalla KiteGen Reasearch per Alcoa prevede di produrre tanta energia elettrica quanto una centrale nucleare solo grazie al vento, utilizzando non le eliche delle turbine ma grandi aquiloni.

Vinyls: protesta sulla torcia

È stata formalizzata la richiesta di acquisto della Vinyls di Porto Torres da parte di una società brasiliana. Ma offerte analoghe in passato sono miseramente naufragate. Intanto, due lavoratori della Vinyls hanno occupato la torcia dell’impianto Vcm nel petrolchimico di Porto Torres.

 

I sindaci del Nuorese pronti alla ribellione

Una rivolta istituzionale che, partendo dalla crisi che ha investito Ottana Polimeri e Ottana Energia, pone all’attenzione del governo e della Ragione i problemi del Nuorese e di un territorio sempre più ai margini dei progetti istituzionali e delle strategie di sviluppo.

 

 

Rinascita da 350 milioni

La Giunta regionale, con la collaborazione anche degli enti locali (Comuni e Provincia), ha avviato ilPiano Sulcis. È certo che non si rinuncerà all’industria nel Sulcis. Per programmare poi lo sviluppo si punta decisamente su due aree strategiche: il recupero e la riconversione delle aree dismesse del polo metallurgico, ma anche la valorizzazione delle vecchie aree minerarie. Il tutto accompagnato dal turismo e la promozione di nuove filiere in campo ittico e agroalimentare.

 

«Trecento milioni da investire in ricerca e innovazione»

L’assessore alla Programmazione Giorgio La Spisa, durante la presentazione della Terza conferenza regionale per la Ricerca e Innovazione , “ha fatto i conti” sulle risorse che la Regione ha destinato per l’innovazione scientifica e tecnologia basata sull’attività di ricerca: «La Sardegna in tre anni ha investito 300 milioni di euro tra fondi comunitari e regionali».

 

Energit, anche un sardo tra i sei possibili acquirenti

Spuntano sei possibili acquirenti, tra cui un imprenditore sardo, per il salvataggio della Energit. La Sardinia Green Island di Alberto Scanu si è detta interessata ad acquisire l’azienda che a luglio ha mandato a casa 63 dipendenti sui quali incombe la scadenza dei termini per la mobilità.

 

Il crollo dell’edilizia vale la crisi delle industrie

Il crollo dell’edilizia in Sardegna? Equivale alla chiusura di sei fabbriche come Alcoa… Non è una boutade ma è la stima dei danni del settore costruzioni fatta dalla Confartigianato. Si registra una perdita del 2,67% tra gli artigiani e del 17,7% tra i dipendenti. I piani casi non hanno funzionato; ora la mano pubblica potrebbe agire almeno per le ristrutturazioni.

 

Spiraglio per salvare Ottana

I massimi vertici di Terna sono pronti al confronto e cercare una soluzione che salvi l’impianto di Ottana, cinquecento posti di lavoro e il sistema industriale della Sardegna centrale.

 

 

Centri per l’impiego: dipendenti salvi, per ora

Un sospiro di sollievo a tempo determinato: i circa 400 lavoratori precari dei centri per l’impiego Csl e Cesil e delle Agenzie di sviluppo salvano il posto, ma solo fino al 31 dicembre. Il Consiglio regionale ha approvato la legge che ripristina lo stanziamento di 12 milioni, necessario per garantire le buste paga di chi garantisce i servizi degli ex uffici di collocamento.

 

Flop iscrizioni, scuole agrarie a rischio

Gli istituti agrari attraversano una crisi profondissima. Le iscrizioni sono in calo: da anni e dappertutto (o quasi). In più di un caso è a rischio la stessa sopravvivenza di aziende e convitti annessi alle sedi.

 

La guerra degli alloggi

Due Case dello studente chiuse per lavori, le preoccupazioni degli universitari che si trovano di fronte al pericolo di dover spendere troppo per avere un alloggio a Cagliari, le rassicurazioni da parte dell’Ersu che nessuno verrà tagliato fuori.

 

Il mistero dello sgombero

Risale allo scorso 27 giugno il misterioso sgombero della struttura di Is Mirrionis, che dopo il sopralluogo dell’ufficio tecnico dell’Ersu era stata evacuata. Solo due giorni dopo lo sgombero, l’Ersu aveva fornito le ragioni ufficiali: in pratica l’acqua aveva raggiunto un livello batterico oltre i limiti di legge, quindi di fatto non era più potabile e potenzialmente pericolosa per chi viveva nella struttura.

 

Lo Stato non paga, in crisi 7 aziende su 10

Sette imprese su dieci sono in sofferenza perché la pubblica amministrazione non le paga per i lavori già fatti. Lo sostiene Rete Imprese, cioè l’associazione delle maggiori organizzazioni del mondo produttivo. In Sardegna la massa di denaro “sottratta” al sistema è una percentuale che dovrebbe aggirarsi attorno al 5% del prodotto interno lordo.

 

Continua la stagione no: anche settembre è in rosso

Crollo delle presenze in alberghi che continuano a tagliare le tariffe. Le origini del collasso sono quasi elementari. Costi dei trasporti fuori controllo e recessione economica devastante. Settembre conferma il trend che è andato avanti per tutta l’estate. Scomparsi i turisti italiani, restano solo gli stranieri a popolare alberghi e le spiagge. Ma sono troppo pochi per fare massa critica.

 

Miele amaro, la produzione cala del 65%

Un’annata amara per il miele sardo. Nel 2012, infatti, la produzione è crollata di almeno il 65% con una media di 7/8 chili per ogni alveare contro i 15/20 chili dell’anno precedente. L’allarme arriva dall’unica Organizzazione dei produttori “Terra antiga”, che riunisce 6 aziende e una cooperativa.

 

La crisi del pomodoro: la stagione si chiude con un crollo del 30%

La produzione cala, i costi aumentano. È una combinazione letale per chi produce pomodori. In più, quest’anno, si è aggiunto un clima a dir poco sfavorevole (troppo caldo), che ha complicato la maturazione dell’ortaggio.

 

Agricoltura, il futuro del biologico

L’Agenzia Laore ha presentato il piano per il biologico. E’ prevista una spesa di 767.000 euro per l’agricoltura biologica di cui 470.000 euro per la promozione del mercato e 297.000 per azioni di assistenza tecnica.

 

Fiera verde dai grandi numeri

Sono state ben cinquantacinque le aziende espositrici alla manifestazione promossa dal Gal Ogliastra e dal Comune di Villagrande, che si è svolta al centro fieristico Su Biviu. Di queste ben ventidue appartengono al settore agroalimentare, dodici al mondo dell’artigianato, undici a quello dell’edilizia sostenibile e dieci al settore turismo e servizi.

 

Forestazione, una pioggia di euro

Cinque milioni e 650 mila euro di fondi per l’aumento del patrimonio boschivo: è la quota dei fondi per le aree interessate da gravi forme di deindustrializzazione e inquinamento che la Giunta regionale ha destinato al Sulcis Iglesiente, offrendo a 21 Comuni la possibilità di creare nuovi posti di lavoro, anche se a tempo.

 

Sbancano Costa Turchese: si indaga

Il mai nato complesso turistico-immobiliare che dovrebbe fare concorrenza alla blasonata Costa Smeralda, continua a dare grattacapi all’Edilizia Alta Italia Srl di Marina Berlusconi. La procura della Repubblica di Tempio ha inviato i suoi ufficiali di polizia giudiziaria per accertare se, all’interno dei 380 ettari tra Murta Maria e Capo Ceraso, siano state realizzate, di recente, infrastrutture viarie.

 

Poligono, il fotovoltaico contestato

Il Comipa, il Comitato misto paritetico Stato-Regione, incontrerà a Cagliari i rappresentanti della Giunta Cappellacci. Sul tavolo di discussione, ancora una volta, la questione il progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico (150 ettari di pannelli e una potenza di 30 milioni di chilowattora) all’interno dell’area interdetta di Capo Teulada.

 

L’analisi conferma: «Il cadmio inquina le acque di Piscinas»

Il rio Irvi, il fiume rosso che dalle miniere dismesse del cantiere di Casargiu, fra Montevecchio e Ingurtosu, sfocia nel mare di Piscinas è fortemente inquinato. Nei campioni prelevati è emersa la presenza di diversi metalli pesanti: arsenico, nichel, cobalto, zinco, manganese, ferro oltre allo stesso cadimio.

 

Nel golfo cozze al petrolio

Le acque della costa tra Capoterra e Sarroch contengono, in alcuni tratti, sostanze inquinanti legate principalmente alla lavorazione del petrolio. Lo riporta una consulenza degli esperti dell’Università di Cagliari e consegnata alla Procura della Repubblica che, da qualche mese, ha avviato un’imponente indagine per verificare la presenza di eventuali tracce di inquinamento ambientale in una delle aree più dense di attività industriali della Sardegna.

 

«Virus del Nilo, niente panico»

«La febbre del Nilo non è un’emergenza sanitaria»: l’assessore Simona De Francisci è molto netta, non intende alimentare allarmi sui nuovi, recenti casi del morbo trasmesso dalle zanzare. Resta la preoccupazione per i due anziani dell’Oristanese ricoverati a Cagliari, ma niente fa temere un’epidemia.

 

Acqua gassata dalle fontanelle

Nell’antica fonte di Mandas è stato realizzato un impianto per l’erogazione di acqua naturale e acqua gassata. L’investimento complessivo sfiora i 100 mila euro. Ogni famiglia ha a disposizione 2000 litri d’acqua all’anno: basta versare 15 euro nelle casse comunali. Il primo cittadino Umbero Oppus gongola e promette: «Stiamo studiando la fattibilità di un progetto simile che però prevede l’erogazione del latte al posto dell’acqua ». In questo caso il risparmio è garantito dalla filiera corta: dal produttore direttamente al consumatore.

 

Nasce il primo social tutto sardo

Qualche settimana fa, Tiscali ha lanciato Indoona 2.0,  che in sardo vuol dire “tutto insieme”, la prima app che integra, da operatore delle telecomunicazioni, tutte le attuali esigenze di comunicazione: quella personale, quella sociale e la condivisione.

 

Soru pagherà 7 milioni

Renato Soru pagherà sette milioni di euro, in tre anni, all’Agenzia delle Entrate: il fondatore di Tiscali ha firmato quella che viene chiamata «adesione alla contestazione», e cioè il pagamento delle imposte dovute e mai pagate nel quinquennio 2005-2009. Tutto ruota attorno a un prestito da 27,5 milioni che Andalas, nel 2004, ha fatto a Tiscali finance, la capogruppo lussemburghese della holding.

 

«Ma il Sant’Elia ha un futuro»

Nessun progetto di demolizione per lo stadio Sant’Elia che d’improvviso è diventato un tema centrale della città per ragioni da capire. La giunta comunale ha approvato una delibera con la quale si lancia un concorso internazionale di idee per la sua riqualificazione.

 

Una corona per la “Roma”

A 69 anni da quel tragico 9 settembre 1943 si è svolta nelle acque del Golfo dell’Asinara la commemorazione dell’affondamento della corazzata Roma. Stavolta con una certezza in più, perchè il 17 giugno scorso il relitto è stato individuato a conclusione di una lunga campagna di ricerche (a circa 16 miglia dalla costa).

 

In classe con mille incognite

Lunedì la campanella suonerà puntuale come ogni anno: alle 8,30 alunni e studenti, 213 mila, e insegnanti sardi, circa 18 mila, popoleranno le scuole dopo la pausa estiva.

 

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