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Vaccini e No-vax, di Mario Budroni

Posted By cubeddu On 1 ottobre 2021 @ 02:03 In Blog,Politica,Sanità | Comments Disabled

Sommario: 1.  Alcune notizie storiche. 2. . I vantaggi della vaccinazione. 3. Sostenitori e oppositori. 4. Oppositori Ambientalisti. 5.Le pubblicazioni pseudoscientifiche. 6.Oppositori e la politica. 7.Obbligo di vaccinazione in Italia e all’estero. 8. Conclusioni.


1.Alcune notizie storiche. Nel 1796 un medico di campagna, il britannico Edward Jenner, in corso d’epidemia di vaiolo, osservò che i mungitori delle vacche che infettavano le mani da una malattia pustolosa delle stesse non ammalavano di vaiolo. Jenner usò quindi il siero delle pustole delle vacche (da lui chiamato vaccino) per infettare il braccio dei suoi pazienti. Quattro anni dopo, Napoleone organizzava centri di vaccinazione a Parigi; venti anni dopo lo stato pontificio rese obbligatoria la vaccinazione contro il vaiolo e qualche anno dopo la rese facoltativa per le accese proteste della popolazione. L’Inghilterra rese obbligatorio il vaccino cinquanta sette anni dopo la scoperta. Jenner non sapeva che nel siero erano presenti i virus, non conosceva la fisiopatologia dell’infezione e neppure la formazione degli anticorpi. Si arrivò a dare una spiegazione scientifica del fenomeno nell’ultima decade del diciannovesimo secolo. Inoltre le pubbliche amministrazioni sono state in grado di elaborare statistiche attendibili solo negli anni trenta del ventesimo secolo.

2. I vantaggi della vaccinazione. Per capire l’importanza dei vaccini nella storia, basti ricordare l’estinzione del vaiolo che in corso d’epidemia era causa di morte del 30-40% dei malati; tra i vaccinati la mortalità risultava invece del 3% circa. Straordinario anche il risultato contro la poliomielite, che, al suo picco negli anni 1940 e 1950, uccideva o paralizzava più di mezzo milione di persone nel mondo ogni anno. Tuttavia, i vaccini hanno sempre avuto una quota di popolazione che si rifiutava e si opponeva.

3.Sostenitori e oppositori. Al momento della scoperta, si scatenò un’animata discussione tra sostenitori e oppositori. Le motivazioni di questi ultimi furono di carattere ideologico o religioso: l’inserimento di materiale animale nel corpo umano non era accettabile; entravano inoltre in gioco la concezione del male, della “predestinazione” e del diritto di opporsi alla natura. In seguito comparvero oppositori che si convincevano con bias di selezione (selezione arbitraria delle prove); e spesso erano analfabeti funzionali. Sono state importanti anche le pubblicazioni “predatorie” (pubblicazione di articoli scientifici o pseudo-scientifici a pagamento). Infine vorrei ricordare un argomento ancora attuale e utilizzato dagli oppositori della vaccinazione: il sofisma post hoc, ergo propter hoc (dopo di ciò , quindi a causa di ciò). Con convinzione si afferma che qualsiasi malattia si manifesti dopo il vaccino è causata dallo stesso.                                                                             Dopo la seconda guerra mondiale, gli oppositori della vaccinazione sono cresciuti di numero e hanno affinato le argomentazioni. Possiamo distinguere tre tipi principali di oppositori: gli ambientalisti, gli pseudo-scienziati e i politici.

4.Oppositori Ambientalisti. Lo sviluppo della chimica e i progressi dell’immunologia hanno modificato la produzione dei vaccini limitando i componenti microbici della pertosse da tutto l’organismo del batterio ad alcuni antigeni e creando vaccini a sub-unità (Epatite B). Inoltre sono state aggiunte proteine carrier (trasportatrici dell’antigene), adiuvanti e conservanti per aumentare l’efficacia e la sicurezza. Contemporaneamente, negli Stati Uniti, un movimento ambientalista iniziò a denunciare il rischio sulla salute dell’uso eccessivo di sostanze chimiche e inclusero i vaccini in una lista nera insieme ai pesticidi e ai dolcificanti artificiali. Questo fatto ebbe una grossa risonanza tra la popolazione e diede sponda e ispirazione agli oppositori dei vaccini. Quest’argomentazione di quel movimento ambientalista ha spostato la contrapposizione immunità naturali o immunità artificiale orientandola sulla natura industriale dei vaccini, sulla produzione e sperimentazione e sul loro contenuto di sostanze chimiche. Le industrie che producono vaccini sono concentrate per la maggior parte negli Stati Uniti e sono molto potenti dal punto di vista economico e delle influenze politiche. Negli anni le argomentazioni dei movimentisti hanno raggiunto un ulteriore perfezionamento. Non criticano i vaccini in generale ma prendono di mira il solo vaccino MMR (Morbillo-Parotite-Rosolia) affermando che contiene mercurio. Chiaramente era una strategia comunicativa per rendere le argomentazioni più credibili. In seguito è stata la volta del vaccino dell’influenza e HPV (papilloma virus) accusati di contenere un adiuvante basato sull’alluminio. Il fatto interessante in questo contesto è che i giornali e le TV hanno dato voce a questi critici con obiettivo mirato, ma non agli oppositori della vaccinazione in generale.

5.Le pubblicazioni pseudoscientifiche. Nel 1998 un medico inglese, Andrew Wakefielfd pubblicò su Lancet, una delle riviste mediche più prestigiose al mondo, un articolo in cui asseriva che il vaccino MMR era associato ad autismo. L’affermazione era rilevante e grave e innescò una corsa in tutto il mondo occidentale per la verifica di tale ipotesi. Nessuna delle ricerche, di cui una con oltre mezzo milione di pazienti, confermò il dato di Wakefield. I Giapponesi che avevano interrotto la vaccinazione nel 1993 rilevarono negli anni successivi un aumento della malattia. Nel 2010 il General Medical Counseling inglese (ordine dei medici) espelle Wakefield per comportamento disonesto. Nel 2011 il British Medical Journal commissiona un’inchiesta sull’argomento arrivando alla conclusione che la ricerca aveva un profilo fraudolento e che l’autore aveva dichiarato il falso dietro compenso economico.  Nello stesso anno l’editore di Lancet ritira l’articolo dalla rivista.                                                                                                         Un’altra ipotesi fantasiosa afferma che il vaccino orale antipolio sia causa dell’AIDS.  Secondo i no-vax, a fine anni cinquanta, la contaminazione di diversi lotti del vaccino orale antipolio, da SIVcpz, virus degli scimpanzé, ha causato l’epidemia da HIV. Inoltre sostengono che il virus SV40 sia tuttora usato per la preparazione del vaccino antipolio. Diversi ricercatori hanno impostato studi approfonditi e prolungati ma non sono mai arrivati alla conferma di questa ipotesi.

Vorrei infine ricordare un curioso ritorno ai pregiudizi religiosi. Un collaboratore ebreo della rivista Peach Magazine ha scritto che i vaccini contengono “siero di sangue di vacca il cui consumo è vietato secondo la legge alimentare kosher”. I virus per i vaccini sono coltivati su cellule animali ma sono poi purificati da tutte le sostanze estranee.

 

6.Oppositori e la politica. I critici dei vaccini hanno spesso tratto suggerimento e indicazioni dalle ideologie politiche del loro tempo; d’altro canto alcuni politici hanno spesso preso in considerazione la vaccinazione aggiungendola alla lista di questioni cui dedicarsi per recuperare consenso. A tal proposito vorrei ricordare i comportamenti tenuti dai politici italiani durante la pandemia e la campagna di vaccinazione contro il Sars 2-Covid 19. La catena di comando dovrebbe essere: Ministro della Sanità, tecnici del ministero e dell’Istituto Superiore di Sanità e gli Assessorati alla Sanità delle Regioni. Il presidente del consiglio dei Ministri, di fatto, avoca a sé la responsabilità, ogni pochi giorni fa un comunicato in TV, nomina un Comitato Tecnico di fiducia e un commissario per la vaccinazione, esautorando i tecnici del ministero e dell’Istituto Superiore di Sanità. Evidentemente l’operazione produce consenso, se i Presidenti di Regione ne seguono subito l’esempio nominando Comitati Tecnici e spesso entrando in contrasto col Governo centrale. Secondo i no-vax gli interessi economici in gioco rappresenterebbero il presupposto che muove i Governi a promulgare calendari vaccinali obbligatori in seguito ad accordi con case farmaceutiche, per garantire a queste ultime un maggior profitto. Il mercato dei vaccini rappresenta il 2% dell’intero mercato farmaceutico, una somma equivalente, più o meno, alle vendite di un solo farmaco di successo. Negli ultimi anni i vaccini non sono più considerati un business remunerativo a causa del basso guadagno e dei problemi legati alle responsabilità legali. Inoltre bisogna ricordare che la sperimentazione sull’uomo e l’utilizzo dei vaccini avvengono negli ospedali e nelle strutture sanitarie in genere. Per ipotizzare l’immissione in commercio di sostanze dannose bisogna presuppore che gli interessi della classe medica coincidano con quelli delle industrie produttrici di vaccini.

7.Obbligo di vaccinazione in Italia e all’estero. In data 27 luglio 1934, durante il fascismo, con regio decreto n. 1265 fu resa obbligatoria e gratuita la vaccinazione contro il vaiolo. Tale obbligo si protrasse sino alla scomparsa della malattia e la vaccinazione fu sospesa con la Legge n.323/1977.  Sempre durante il regime fascista, con la legge n.891/1939, fu resa obbligatoria e gratuita la vaccinazione contro la difterite per tutti i bambini fino a dieci anni di età. Nei decenni successivi altre vaccini furono introdotti come obbligatori; in particolare l’anti-poliomielitica, l’anti-tetanica e l’anti-epatite B. Infine con il Decreto legge 7 giugno 2017 , n. 73, Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, modificato dalla Legge di conversione 31 luglio 2017, n. 119, riformulava il calendario vaccinale e si rendevano le seguenti vaccinazioni obbligatorie per i minori di età compresa tra zero e sedici anni e per i minori stranieri non accompagnati:

  • Anti-poliomielitica
  • Anti-difterica
  • Anti-tetanica
  • Anti-epatite B
  • Anti-pertosse
  • Anti-Haemophilus influenzae tipo b
  • Anti-morbillo
  • Anti-rosolia
  • Anti-parotite
  • Anti-varicella.

Il mancato adempimento comportava e comporta tuttora una sanzione pecuniaria e la mancata ammissione agli asili nido e alla scuola dell’infanzia.                               Oggi esistono anche dei vaccini raccomandati. Gli obbligatori e i raccomandati seguono un calendario vaccinale ben definito. Altre sono infine consigliate in caso di viaggi all’estero, in particolare in Stati o zone caratterizzate da un’alta endemia per determinate patologie infettive.                                                                                 Oltre che in Italia, l’obbligo per alcuni vaccini è presente in Francia, in Portogallo e in Belgio. In Gran Bretagna e Finlandia sono consigliate e funziona un’offerta attiva da parte del servizio sanitario ed esiste un incentivo economico sia per i medici (rimborso per ogni soggetto vaccinato), sia per la popolazione (rimborso di spese sanitarie solo a chi ha effettuato la vaccinazione). Negli Stati Uniti, in Canada e in Germania le vaccinazioni sono facoltative ma per accedere alla scuola bisogna essere vaccinati.

8.Conclusioni. Nel mondo scientifico nessuno dubita dell’importanza delle vaccinazioni e nessuna pratica medica ha prodotto tanti risultati positivi quanto la vaccinazione. Una certa resistenza ai vaccini è comprensibile poiché si chiede a una persona sana di sottoporsi a un atto medico senza avere un bisogno e un vantaggio immediato. Naturalmente, come ogni atto medico, la vaccinazione presenta un rischio di complicanze che non è superiore a quello dell’uso di farmaci o a quello degli interventi chirurgici. Di solito però una complicanza da vaccino suscita maggior scalpore di altri incidenti di tipo sanitario. L’opposizione ai vaccini, in una quota parte della popolazione, è sempre esistita a partire dalla loro scoperta, tuttavia se il numero degli oppositori cresce eccessivamente, vuol dire che subentrano motivazioni diverse da quelle sanitarie. Spesso si tratta di sfiducia nel potere politico oppure diventa uno strumento per ottenere diritti negati. Per quanto riguarda l’obbligo e la libera scelta dei vaccini, nel mondo occidentale ci sono tradizioni differenti. Sebbene per vie diverse, solitamente questi metodi raggiungono l’obiettivo della copertura necessaria a garantire la popolazione.

 

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